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Il Castiadas parte bene, Mannu: «In tanti a lottare per la vittoria del campionato». Sias: «Gruppo da amalgamare»
Le interviste a tecnico e attaccante dei sarrabesi

Il Castiadas parte bene, Mannu: «In tanti a lottare per la vittoria del campionato». Sias: «Gruppo da amalgamare»

Due partite ufficiali e due vittorie per il Castiadas che parte in prima fila per la vittoria del campionato di Eccellenza. Il club sarrabese è retrocesso dalla serie D dopo il playout col Lanusei e vuole recuperare subito la categoria perduta, il patron Cenzo Zaccheddu, il presidente Pierpaolo Piu e il vice Mauro Vargiolu hanno allestito una gran organico che si è completato con gli ultimi arrivi di Antonio Borrotzu (capocannoniere dell'ultima stagione con 30 gol) e Davide Carrus, all'attivo 430 partite nei professionisti. Le due di Coppa Italia contro il La Palma hanno evidenziato il potenziale dei sarrabesi che sabato scorso, nell'anticipo, hanno battuto ancora i cagliaritani con il gol su punizione di Cristian Sias.   

 

Graziano Mannu«Avevamo sulla carta due gare difficile e sul campo lo sono state ancor di più, il La Palma è stata costruita per stazionare nelle parti alti della classifica. Superare il primo turno di Coppa Italia è sempre difficile. Davide Carrus non lo scopriamo noi, ha grande qualità e le ha fatte vedere in quei 25' in cui ha giocato, adesso conoscerà più il gruppo. Noi favoriti? Siamo una squadra organizzata e composta da giocatori importanti con una società solida alle spalle ma questo si può dire anche del Tortolì, Calangianus, Atletico Uri, non c'è solo il Castiadas per lottare alla vittoria finale, per noi è importante disputare un bel campionato e stare lassù in alto fino alla fine e poi le ultime gare saranno determinanti per stabilire chi sarà a primeggiare, mi auguro che questa possa essere proprio il Castiadas». Sulla rosa ampia: «C'è tanto da scegliere ed è un bene perché ci saranno occasioni in cui qualche giocatore non sarà in condizione e verrà sostituito da un compagno altrettanto valido, questo ci dà la possibilità di avere una squadra forte ed equilibrata per poter lottare contro avversari agguerriti. Vedo nei ragazzi tanta voglia di migliorare e di emergere, sudare e soffrire per conquistarsi un posto». Sulla qualità dell'Eccellenza: L'anno scorso ci sono state tre squadre che hanno lottato per vincere, quest'anno credo che saranno sei o sette a poter dire la loro fino alla fine, i valori alla fine verranno fuori ma ci sarà da lottare su tutti i campi a cominciare da quello di Tergu».


 

Cristian Sias: «Puntiamo ad un campionato di vertice però bisogna fare i conti con le avversarie, i giocatori ci sono ma il problema è amalgamarsi, formare un gruppo, uno scheletro di squadra e un'ossatura vincente, ci sono tante componenti, noi ce la metteremo tutta, insieme con il mister Mannu e la società, poi tireremo le somme. La società non ci ha chiesto di andare in serie D ma si sa che si vuole fare questo passo e ci proveremo tutti insieme, ci vorrà tutta la volontà e i sacrifici possibili ed immaginabili perché quando si prendono gli impegni bisogna sempre mantenerli. Siamo un gruppo che si deve ancora amalgamare, abbiamo vinto due gare in Coppa Italia e le vittorie fanno sempre bene». L'esordio a Tergu: «Non guardo le altre squadre, perciò non saprei dire che avversario ci aspetta, quando vado a giocare penso solo alla mia di squadra e non mi interessa chi avrò di fronte perché tanto a giocare a pallone siamo tutti bravi, giocatori scarsi non ce ne sono, l'inizio non dev'essere facile però andremo lì e cercheremo di vincere per forza». L'addio al San Teodoro: «Cambio squadra ogni anno e non è un problema, i campi sono tutti uguali, non sono rimasto perché vivo al momento e non programmo niente, dopo che vinci pensi di essere una persona importante, si è finito il 13 giugno e nessuno mi ha fatto sapere niente e io non ho aspettato. Avrei comunque cambiato aria per problemi personali e faccio un grosso in bocca al lupo al San Teodoro ma anche al Castiadas».




Davide Carrus
«A 37 anni metto di fronte a tutto la famiglia e il suo benessere. La mia prima scelta, rimanendo nel Cagliaritano, era Castiadas, mi ero informato e me ne avevano parlato tutti bene. C'è stata molta disponibilità da parte della società nei miei confronti, ho trovato una grande organizzazione e ora sono contento di poter dare il mio contributo. L'impatto? È stato positivo, i ragazzi sono tutti disponibili e siamo una bella squadra. Mi hanno fatto tutti una buona impressione, dagli under agli over tutti hanno ottime qualità. Vincere un campionato non è mai facile ci vuole tanta motivazione e molte componenti che devono incastrarsi l'un l'altra. Siamo consapevoli di essere una buona squadra ma come noi ci sono tante altre avversarie che cercano di vincere il campionato, noi daremo il massimo e vedremo alla fine cosa faremo».

In questo articolo
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Stagione:
2015/2016
Tags:
Sardegna