Nel livellato girone C, tutti sognano il salto
Il Cuglieri di Motzo guarda oltre la salvezza
Tra gli elementi di spicco del girone C di prima categoria non si può non annoverare Filippo Motzo, difensore del Cuglieri. Classe '87, all’età di 15 anni l'esordio in prima categoria, l’anno successivo un'esperienza nel settore giovanile della Torres (serie C1) per poi arrivare l’anno dopo alla Tharros, alla juniores prima e alla prima squadra poi, in Eccellenza. L'esordio nella parte finale del campionato. L’anno successivo, con Mister Cuccu, vive una tranquilla salvezza. Motzo cresce calcisticamente e tra Pula, Quartu 2000 e Muravera vince anche il campionato di promozione. Lo fa, nel Sarrabus, con Antonio Prastaro allenatore. Ma nell'autunno del 2010 dopo un intervento al ginocchio e vista la necessità di avere maggior tempo da dedicare allo studio (facolta d'informatica dell’università di Cagliari), accetta con molto entusiasmo la proposta della squadra del suo paese. È un dolce ritorno, visto che dopo alcuni anni di Seconda, il Cuglieri vuole salire in Prima. E dopo una cavalcata trionfale, grazie ad un grande gruppo gestito perfettamente dal tecnico Fenu, il salto è fatto. Il merito va anche al presidente Angelo Sias, un secondo padre per i ragazzi e al sempre presente direttivo.
"In quest’annata - esordisce Filippo - puntiamo ad una salvezza tranquilla che speriamo di raggiungere quanto prima". Alla squadra della passata stagione, composta da una buona base locale, si è aggiunto Tullio Ledda, fortissimo atleta ex Fertilia, e qualche giovane. L’obbligo dei fuoriquota impone un'ottica di gestione volta all'inserimento graduale dei meno esperti. Perché il girone C è bizzarro, fortemente equilibrato. In 14 punti ci sono tutte le 16 squadre. Con le settime, Cuglieri e Lulese a quota 35. Attanagliate dal patema dei playout, perché a 6 punti dalla quartultima Tharros, ferma a 31 a soli 3 punti dal fanalino di coda Brunellese, ma anche non lontane dalla zona che conta. I playoff distano solo il tanto di due vittorie. Sei punti, la terza piazza che varrebbe oro se acciuffata. Anche sul filo di lana, quando nessuno se lo aspettava. Considerato che a fine campionato la terza del girone C incontrerà la seconda del girone D.
Il livellamento lo si respira subito: "Un campionato con un equilibrio forse mai visto prima nei campionati dilettanti - continua Filippo - a conti fatti l'ultima in classifica è ancora in corsa per un posto nei play-off". Magari solo un miracolo potrebbe permettere alla Brunellese quel traguardo, ma l'equilibrio esiste realmente. "Sarà un campionato in cui sicuramente tutti i verdetti verranno emessi all'ultima giornata a meno di clamorosi ribaltoni". Per quanto riguarda il Cuglieri nelle ultime 4 gare andrà ad incontrare a partire da domenica, il Macomer squadra con una classifica relativamente tranquilla ma con un organico molto buono e poi riceverà in casa Orani e Tharros impegnate nella corsa salvezza. Nell'intermezzo la trasferta di Posada che si sta giocando il salto in promozione. Insomma tutti attenti a questo mese di passione, che ha regalato anche qualche bella gara. Specialmente per la presenza di giocatori che potrebbero calcare le categorie superiori. "Devo dire - prosegue il cuglieritano - che nel campionato ho visto diversi giocatori che potrebbero giocare anche in Eccellenza. Conosco bene quel livello". Il Siniscola nel girone di andata è stata la squadra che più ha messo sotto il Cuglieri: "Ha un buon gioco e degli attaccanti molto rapidi, mentre nel girone di ritorno siamo riusciti a batterli in casa dove abbiamo costruito un autentico fortino incassando una sola sconfitta ad opera della Lulese". Questo è stato possibile grazie a un attacco che ha bilanciato le reti incassate. Una differenza reti, uguale a zero, quella del Cuglieri. Con 44 fatti e altrettanti subiti. Da notare che si sta davanti solo con la continuità dei risultati. Vincendo in casa e facendo risultato anche in trasferta. Parola d'ordine: fare punti! Come sta riuscendo allo Sporting. "La squadra di Siniscola - conclude Filippo - dirà comunque la sua fino all’ultimo nella lotta promozione. Un ottimo traguardo per una neopromossa. Così come la Bittese, squadra molto quadrata".
Parole di Filippo Motzo, un ragazzo che vive lo sport, il calcio, con grande passione, appassionato di computer, mette l'accento su una riflessione importante: "Vivo il calcio come un divertimento ma con grande serietà e impegno". E di impegno, in queste quattro gare che mancano al termine, ce ne vorrà tanto. Perché il Cuglieri possa sognare il doppio salto, fregando al fotofinish le contendenti e sparigliando un equilibrio che la Primavera, appena entrata, già da domenica emetterà i primi verdetti. Tulai