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pula massimo taglialatela
Domani il recupero col Santa Giusta: «Sarà una battaglia»

Il Pula vola, Taglialatela fa il pompiere: «Un esercito di giovani e qualche esperto, sei punti sono un tesoretto utile per la salvezza»

Una società giovane ed estremamente determinata, che nell'arco di pochi anni ha saputo mettere in piedi un progetto importante ed ambizioso; un tecnico preparato, a cui affidare una rosa ricchissima di giovani talenti del posto, con alcuni giocatori più esperti a tracciare la rotta e, aspetto da non sottovalutare, i primi risultati positivissimi che stanno incominciando ad arrivare e che regalano la giusta dose di fiducia e ottimismo all'ambiente. A conti fatti, dunque, in casa Pula hanno tutti i motivi per essere soddisfatti, nonostante la nuova stagione sia ancora alle battute iniziali, con mister Massimo Taglialatela che può già stilare un mini bilancio dopo 180' di gioco. I bianco-rossi, stando ai numeri, sono partiti con il piede pigiato sul pedale dell'acceleratore: dopo il 2 a 1 maturato nell'esordio in casa contro l'Antiochense è arrivato il bis, grazie al rotondo 4 a 2 piazzato nella tana della Virtus San Sperate. La settimana, però, sarà piuttosto densa: giovedì, infatti, è in programma la sfida contro il Santa Giusta, prevista inizialmente per il primo turno e poi rinviata a causa dell'emergenza Covid; domenica prossima, invece, allo “Stadio Le Aie” arriva la Don Bosco Fortitudo, per due banchi di prova di valore assoluto che daranno all'allenatore altre indicazioni utili per proseguire al meglio.

«La mia avventura al Pula è incominciata l'anno scorso — ricorda Massimo Taglialatela — quando ho deciso di sposare il progetto proposto da una società profondamente rinnovata ma allo stesso tempo molto ambiziosa, nata dalle ceneri lasciate dalla precedente dirigenza, che aveva chiaramente ben altre risorse da investire dal punto di vista economico».
I risultati sono a dir poco stupefacenti. «Siamo cresciuti tantissimo per quanto riguarda la scuola calcio e il settore giovanile, di cui sono il responsabile tecnico: ad oggi ci sono più di cento bambini iscritti, niente male per una realtà piccola come Pula. Abbiamo dunque le squadre Giovanissimi, Allievi e Juniores, seguita dal mio vice, che si allena costantemente assieme alla Prima Squadra: una cosa, questa, che ho apprezzato sin dai tempi al Selargius e che reputo molto importante per la crescita dei ragazzi».
L'anno scorso le cose sono andate nel migliore dei modi. «La Juniores ha disputato un ottimo campionato, discorso che vale anche per i grandi, impegnati nel torneo di Seconda Categoria; ci siamo piazzati alle spalle del molto più quotato Pirri, accedendo di fatto ai ripescaggi».

I bianco-rossi si sono presentati ai nastri di partenza per la nuova stagione con qualche perplessità
«Soprattutto perché i ragazzi erano fermi da tanti mesi e in questi casi non puoi mai prevedere in anticipo come andranno le cose dal punto di vista atletico. In più, la squadra è composta principalmente da elementi molto giovani, che arrivano dal paese e dai centri vicini».
Il Pula, dunque, continua a scommettere forte sulla linea verde.
«Mi ritengo molto fortunato, perché non abbiamo bisogno di andare a cercare i nostri fuori-quota altrove: in rosa ci sono sei giocatori classe 2001 e 2002 che provengono, per l'appunto, dalla Juniores». Per quanto riguarda gli obiettivi, mister Taglialatela preferisce mantenere il profilo basso. «Pensiamo a raggiungere la salvezza senza troppi patemi; siamo pur sempre una matricola che calca di nuovo il palcoscenico di Prima Categoria dopo tanto tempo».

Eppure sul mercato ci sono stati diversi movimenti importanti. «D'accordo con la società, abbiamo ritenuto che gli elementi più giovani andassero affiancati da giocatori esperti. I dirigenti si sono rimboccati le maniche e, con grandi sacrifici, sono riusciti ad ingaggiare tre elementi che, almeno stando ai piani, ci daranno una grossa mano. Sto parlando, nello specifico, di Gioele Lecca, un portiere che era stato già a Pula negli anni passati e che va ad affiancare il ragazzo che ha giocato tra i pali nella passata stagione, Fabrizio Picci. Per quanto riguarda la difesa, invece, si è registrato il ritorno di Francesco Vincis. In avanti c'è stato l'innesto di Christian Viani, che non ha assolutamente bisogno di presentazioni perché è una vita, ormai, che gioca ad altissimi livelli: è vero, avrà pure una certa età, però fisicamente è integro e riesce ad allenarsi con continuità; è reduce dall'esperienza con l'Arbus, in Eccellenza, e ci sta regalando una marcia in più dalla tre quarti in su».

In realtà, il Pula aveva concluso anche un'altra operazione importantissima. «Si tratta di Matteo Sarigu, preso dal La Palma: sarebbe stato l'uomo di qualità per il centrocampo, ma per esigenze di lavoro purtroppo non ha potuto rispettare l'impegno preso».
Dai più giovani, intanto, stanno già arrivando le prime ottime conferme. «Ho a che fare con un vero e proprio esercito di ragazzini che scalpitano per giocare (ride); uno dei più in forma, almeno sino a questo momento, è Lorenzo Sotgiu, un classe 2001 che in due uscite ha segnato altrettante reti. Domenica scorsa c'è stato anche l'esordio di Nicolò Martis, un altro Juniores».

I risultati raccolti sino ad ora sono estremamente incoraggianti. «Per quanto riguarda l'esordio in casa, ci tengo a sottolineare il carattere che la squadra ha tirato fuori subito dopo aver subito il pareggio, anche se arrivato con un calcio di rigore piuttosto discutibile, ma non è questo il punto. Temevo che i miei avrebbero potuto accusare il colpo, un calo poteva starci, invece c'è stata una grande reazione, con il gol del sorpasso che è arrivato a 5' dalla fine, nonostante l'ottima gara fatta dall'Antiochense, che per alcuni tratti ha giocato meglio di noi».

A San Sperate i bianco rossi hanno centrato il bis. «A dire il vero però non è stata una grandissima partita: il campo in terra, peraltro piuttosto piccolo, del “Vecchio Comunale”, che io conosco bene considerando che ci ho giocato per 8 anni, non ha agevolato la nostra manovra, ma nonostante tutto c'è stato grande impegno da parte dei miei. Siamo passati in svantaggio su un altro calcio di rigore un po' dubbio, viziato da un fallo precedente, ma non ci siamo persi d'animo: dopo il pareggio abbiamo avuto la forza di portarci addirittura in vantaggio e nel momento in cui loro si sono sbilanciati per recuperare, siamo stati bravi a chiudere il discorso».
Il tecnico può ritenersi assolutamente soddisfatto. «Sono contento per come sta rispondendo la squadra, per il carattere e la voglia che ci mettono in campo. Ma io faccio il pompiere di professione (ride), quindi continuo a fare il mio compito anche negli spogliatoi: sto cercando di tenere tutti con i piedi per terra, spegnendo i facili entusiasmi. Il torneo quest'anno presenta molteplici insidie: un girone con ben 18 squadre e quattro retrocessioni dirette, che sono tantissime. C'è poco da essere spensierati. Per questo chiederò ai miei il massimo della concentrazione e dell'attenzione: ora dobbiamo mettere in cassaforte quanti più punti possibili, un tesoretto che risulterà utile per conquistare il diritto di giocare in Prima Categoria anche nella prossima stagione. Molti pensavano che con l'ingaggio di Viani puntassimo alla Promozione, ed invece le cose non stanno così: due gare vinte non significano nulla, lasciano il tempo che trovano. I conti si faranno al giro di boa, sperando di arrivarci almeno, perchè con tutti questi problemi non puoi mai stare tranquillo».

Il Pula, nel frattempo, sta ritrovando anche l'affetto dei suoi tifosi.
«Sono molto contento per il modo in cui sta rispondendo il paese: la gente è rimasta un po' delusa dal fallimento della precedente dirigenza; erano ormai abituati a palcoscenici importanti come l'Eccellenza, dunque si era un po' perso l'entusiasmo, ed è normale. Ricordo che l'anno scorso, alla prima uscita casalinga, c'erano, esagerando, dieci persone in tutto: qualche fidanzata e qualche moglie dei giocatori in campo. Abbiamo chiuso la stagione con le tribune piene, un dato inequivocabile: per lo scontro diretto con il Pirri c'era una marea di gente, evidentemente hanno apprezzato il lavoro fatto dalla dirigenza, che ha preferito scommettere sui ragazzi del posto. Quest'anno abbiamo un buon seguito anche in trasferta, come successo domenica a San Sperate; per l'esordio in casa, invece, la società ha contato 180 presenti: per fortuna il nostro impianto dispone di una tribuna molto capiente che ci permette di rispettare il distanziamento. Credo che poter sentire l'affetto del pubblico sia molto importante a questi livelli».

Taglialatela poi aggiunge: «A questo punto è doveroso fare un grande ringraziamento, ovviamente anche a nome della società, a tutti i nostri partner commerciali che ci hanno dato il loro supporto in un annata così particolare, nel bel mezzo dell'emergenza Covid. Avevamo paura che potesse venire meno il loro sostegno, e sarebbe stato comprensibile, ma hanno risposto tutti “presente”: ci hanno dato un contributo fondamentale per l'iscrizione al campionato, per comprare le divise e per affrontare le spese legate alle trasferte. È grazie a loro, in definitiva, se siamo riusciti ad ingaggiare qualche giocatore importante. Per il resto, io qui ho trovato una grande famiglia, mi sento a casa».

L'allenatore si concentra sui prossimi due impegni in programma.
«Domani andremo a S. Giusta, ma non so ancora chi convocherò. La partita inizia alle 17.00, noi dovremo partire alle 14.00: i ragazzi, dunque, dovranno rinunciare ad una giornata di lavoro e non so davvero in quanti potranno permetterselo. Sarà una partita molto difficile, mi aspetto un avversario ostico e determinato, che avrà ovviamente molta fame di giocare una partita ufficiale, considerando che sino ad ora sono rimasti fermi a causa del Covid. Dovremo combattere su ogni pallone se vogliamo tornare indietro con qualche punto in tasca».
Domenica invece è il turno della Don Bosco.
«Un'altra bella squadra: anche loro arrivano dalla Seconda, sono stati i grandi protagonisti nel Girone B assieme a Verde Isola e Gialeto, e hanno conquistato la promozione diretta. Si tratta di un'ottima compagine, che gioca molto bene, allenata da un tecnico, Alessandro Zaccolo, che rispetto moltissimo. Ci aspetta un'altra bella battaglia, ma è un discorso che vale anche per le prossime 32 partite, saranno tutte finali, non ci saranno impegni facili, né in casa né tanto meno fuori. In Prima non puoi distrarti un attimo, devi sempre allenarti a mille: se sbagli ti ritrovi in un attimo nelle parti basse; è quello, almeno, che sto cercando di far capire ai miei ragazzi».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2020/2021
Tags:
Prima Categoria
Girone B