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Seconda categoria
«Non sarà facile, contro di noi danno il massimo»

Il Samassi corre verso il record di vittorie consecutive, Argiolas: «Il primo posto è sicuro, ma c'è voglia di stupire»

Nessuno, tra le diciassette rivali, è riuscito per il momento a mettere i bastoni tra le ruote al Samassi: un dato eclatante, seppur prevedibile, considerando che la fuoriserie messa a disposizione di mister Agus era stata costruita, in realtà, per disputare un campionato ben più competitivo della Seconda Categoria. Il primo posto, con un margine shock di 19 punti di vantaggio nei confronti della diretta inseguitrice, è la conseguenza dello strapotere tecnico – tattico evidenziato in questa prima parte di stagione dalla battistrada, che ha comunque dovuto lottare, più o meno duramente, a seconda del caso, per tenere in piedi questa striscia consecutiva di vittorie, che permette a Gianni Argiolas e soci, di continuare ad inseguire il record italiano detenuto al momento dai toscani dell'F.c. Ponsacco, stabilito il 15 settembre del 2013, con il successo numero 33 senza soluzione di continuità, tra Terza Categoria, Seconda ed Eccellenza.

 

«Il clima è più che sereno – dichiara soddisfatto Argiolas -, non può che essere così, ovvio; il nostro obbiettivo al momento è quello di incrementare la nostra striscia positiva, prolungarla per più tempo possibile mantenendo l'imbattibilità. C'è un record in Italia a cui puntiamo senza mezzi termini: per ora siamo a quota 19, considerando anche le due vittorie ottenute in Eccellenza al termine della scorsa stagione».

 

All'epoca nessuno di voi poteva anche solo immaginare che avreste vissuto un'estate così problematica.
«E' stata dura, soprattutto all'inizio, considerando che in un primo momento si stava programmando, con tante aspettative e ottime premesse, un campionato di Eccellenza: le differenze con la Seconda Categoria sono tantissime, è logico; abbiamo comunque deciso di sposare il progetto proposto dalla società per cercare di riportare il Samassi nella dimensione che merita».

 

Dimostrando in quella circostanza grande attaccamento alla maglia, una cosa che vi fa sicuramente onore. Vi siete tuffati in questa avventura con grande professionalità, non era una cosa scontata, anzi.
«Le motivazioni sono difficili da trovare, soprattutto quando si vince sempre. Devo ammettere che mister Agus è bravissimo in questo, un bel martello, come si dice in gergo, che non ci fa mai abbassare la guardia. Il nostro stimolo più grande è proprio la voglia che tutti abbiamo di continuare a stupire, anche perchè il salto di categoria è abbastanza scontato, inutile nasconderlo; vogliamo centrare questo traguardo in maniera eclatante, se possibile».

 

Le vostre avversarie si stanno impegnando particolarmente per disfarvi i piani: la Virtus Villamar ad esempio, nell'ultima uscita, vi ha costretto agli straordinari.
«Ci sono state altre partite in cui ci è capitato di soffrire più del previsto, soprattutto all'inizio: penso ad esempio alla sfida con il Furtei, giocata in un campo pesantissimo. Probabilmente ci è servito un po' di tempo per metabolizzare i carichi e tutto il lavoro svolto durante la preparazione estiva, il mister è molto esigente da questo punto di vista, e soprattutto per far amalgamare i nuovi arrivi con il resto del gruppo. Per quanto riguarda la gara di domenica, nel primo tempo non ci siamo espressi come al solito, loro invece hanno dato il 200%, come fanno del resto tutte le squadre che affrontiamo.
L'espulsione di Falciani, sino a quel momento il migliore in campo, ci ha complicato ulteriormente le cose, ma è venuto fuori l'orgoglio, la vera forza di questo gruppo, che magari non era ancora emerso con nitidezza, considerando che in passato ci è sempre capitato di vincere con un buon margine.
Le difficoltà ci hanno esaltato, e nonostante l'inferiorità numerica, nel secondo tempo siamo usciti fuori egregiamente».

 

L'esperienza in Seconda Categoria potrà risultare preziosa:
«Una dimensione inedita per me, per Falciani, Tocco e per tanti altri; puntualmente l'avversario gioca alla morte, siamo considerati i più forti e questo rappresenta uno stimolo in più per chi cerca di batterci.
Di solito, tentano di limitare il nostro gioco, anche in maniera dura: ci siamo dovuti calare in questa nuova parte, ma dopo un periodo di adattamento abbiamo preso piuttosto bene le misure al campionato».

In questo articolo
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2014/2015
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Girone C