«Vecchio Borgo su un altro pianeta, ma Villasor, Villagrande e Gemini stanno facendo benissimo»
Il Sestu riprende a vincere, Cossa: «Domenica abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo, nelle difficoltà questo gruppo si esalta»
Ritorno alla vittoria per il Sestu, mancava addirittura dal quattro dicembre scorso, che domenica in casa ha battuto l'ostico Jerzu e ha ripreso così la sua marcia, consolidando il terzo posto in classifica, con 21 punti, al pari della Gemini Pirri. La matricola guidata da mister Andrea Cossa, riconfermatissimo dopo il perentorio salto di categoria, è diventata rapidamente una delle realtà più interessanti dell'intero girone, come confermano, soltanto per citarne qualcuno, il pari strappato in casa del fortissimo Villasor, o la sconfitta di misura, più che onorevole, contro la corazzata Vecchio Borgo Sant'Elia, che sta praticamente giocando un campionato in parallelo, lasciando soltanto le briciole alle rivali.
Nel prossimo turno i bianco-blu, che devono ancora recuperare il match con la Baunese, sono attesi dalla delicatissima trasferta contro il Cardedu: per il tecnico ci saranno da risolvere alcuni problemi di formazione che hanno inciso in maniera sostanziale sulle ultime prestazioni.
«Domenica, l'ho detto anche ai ragazzi, abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo; stiamo attraversando un periodo particolare, in cui siamo in grossa difficoltà dal punto di vista prettamente numerico. Nell'ultima uscita ad esempio ho fatto esordire Pecoraro, che ha firmato con noi il venerdì precedente alla partita: è stato costretto a scendere in campo assieme ai suoi nuovi compagni senza neppure un allenamento; questo descrive bene il momento, soprattutto per quanto riguarda i fuori quota. Ne approfitto per ringraziare pubblicamente il mio collega Guido Fenza per avermelo consigliato; tra l'altro si è procurato il calcio di rigore del pareggio, quindi ha ampiamente ripagato la nostra fiducia».
La partita contro i bianco-verdi è stata accesa e decisamente combattuta. «Peccato solo per l'arbitraggio purtroppo non all'altezza, che ha scontentato sia noi che i nostri avversari. Siamo stati bravi a tenere testa ad una squadra quadrata e molto combattiva, vero e proprio marchio di fabbrica delle ogliastrine; siamo passati sotto in seguito ad un calcio di rigore che secondo me non c'era, ma a parte questo non ricordo altre conclusioni nello specchio della porta. Noi qualcosa in più l'abbiamo fatta, tirando fuori gli attributi nella fase più delicata: il gruppo è riuscito a mantenere la tranquillità, sapevo che alla lunga l'avremmo spuntata».
Ora sotto con la trasferta nella tana del Cardedu. «Ci presenteremo con il coltello tra i denti, con la chiara intenzione di dare continuità alla prestazione di domenica scorsa. Loro non possono permettersi passi falsi, occupano una situazione in classifica particolare e vorranno allontanarsi dalla zona calda, sarà una battaglia durissima. Torneremo a casa con dei punti soltanto se tireremo fuori i giusti attributi, proprio come successo nell'ultima uscita». L'emergenza in infermeria è ancora altissima. «Perderò addirittura un altro elemento, speriamo bene per il futuro. Comunque di fronte alle difficoltà ci esaltiamo, mi aspetto grandi risposte».
Nonostante il lungo digiuno dalle vittorie, il Sestu ha chiuso il girone di andata con il pieno di applausi e complimenti, dopo aver ben figurato contro le compagini migliori del torneo, capolista inclusa. «Contro il Sant'Elia c'è stata una buona prova da parte nostra, non abbiamo demeritato. Hanno vinto loro, ma siamo stati in partita sino alla fine; il risultato ci può stare, perché ciò che conta in questi casi è l'atteggiamento».
Discorso diverso merita l'ultima sconfitta, in ordine cronologico, rimediata in casa dell'Uragano Pirri. «Negli ultimi 10' ho dovuto schierare un portiere in campo, come giocatore di movimento, eravamo davvero contatissimi. Tutto sommato una buona gara, con diverse occasioni soprattutto nel primo tempo, peccato che non siamo riusciti a trovare il vantaggio; nella ripresa loro sono stati decisamente più concreti, non posso che ribadire i miei complimenti».
Per il Sestu si tratta del classico anno di transizione. «Siamo partiti con la chiara volontà di riconfermare in blocco la squadra dello scorso anno, innestando, oltre a Cardia, diversi fuori quota molto validi. Purtroppo, con il passare del tempo, sono arrivati gli infortuni; qualche ragazzo poi ha dovuto abbandonare il progetto per motivi di lavoro.
Il portiere, come se non bastasse, ha subito un grave incidente stradale; l'arrivo di Ledda, peraltro un ottimo giocatore, è stato provvidenziale in questo senso. Io ripeto ai miei di tenere duro, non c'è altra soluzione al momento. La qualità del gioco, a voler essere sinceri, non è eccelsa, ma come recupereremo qualche pedina cresceremo nuovamente anche su questo aspetto».
La lotta per il titolo sembra ormai un affare privato dei cagliaritani guidati da mister Murgia. «Sono la squadra più forte, e lo stanno dimostrando con i fatti. Ho visto molto bene anche il Villasor del mio amico Ruggero e il Villagrande, giocano entrambe molto bene ma forse hanno un organico leggermente meno competitivo, senza dimenticare la Gemini Pirri, un'altra bellissima realtà. Il Vecchio Borgo però può contare su campioni di categoria superiore che riescono a decidere le partite con una giocata; nei momenti di difficoltà è una risorsa che pesa».