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Umberto Festa, attaccante, Villasimius
«Ora sto segnando ma gioco per la squadra»

Il Villasimius vuole la Promozione, Festa: «Prendiamoci i tre punti ogni domenica senza attendere passi falsi dell'Atletico»

Molto spesso non basta avere grandi nomi in squadra per vincere un campionato, anche perché i successi vanno conquistati sul campo, con sacrificio, sudore e, possibilmente, belle prestazioni. In questo senso la stagione del Villasimius sta proseguendo nel migliore dei modi: mister Piccarreta ha a disposizione un organico di primissimo livello e i 43 punti conquistati nelle prime 17 uscite parlano chiaro, così come le 56 reti all'attivo, miglior attacco del torneo, e i 12 gol appena al passivo, per la difesa meno battuta in assoluto. Numeri da capogiro, è vero, ma nonostante lo strapotere mostrato spesso e volentieri dai giallo-azzurri, la lotta per il salto in Promozione è appesa ad un filo, perché l'Atletico Cagliari, appaiata nel primo gradino del podio, proprio non ne vuole sapere di mollare la presa, dando così vita ad uno dei testa a testa più esaltanti degli ultimi anni.

Anche e soprattutto per questo, nel mercato di dicembre il Villasimius ha lavorato sodo per rafforzarsi e risultare ancora più competitivo e l'ingaggio, tra gli altri, di Umberto Festa, con il fortissimo attaccante che ha disputato la prima parte della stagione con la casacca della Villacidrese, si sta rivelando una mossa azzeccatissima. Spetta proprio alla punta quartese tracciare la rotta in vista delle prossime 13 uscite, partendo però dalla goleada rifilata al Quartu 2000 (ex di turno, tra l'altro) nell'ultimissima uscita.

«È andata più che bene, difficile pensare il contrario dopo un risultato così largo — dichiara Umberto Festa — anche se c'è da dire che a loro mancavano tanti senior e si sono presentati in campo con una formazione piena zeppa di giovanissimi. Noi abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere».

Il testa a testa con l'Atletico Cagliari continua ad accalappiare tutte le attenzioni.
«La domenica ti precipiti a guardare la classifica per vedere se è cambiato qualcosa, ma noi sappiamo bene che dobbiamo concentrarci esclusivamente sul nostro cammino e cercare di prendere i tre punti, giornata dopo giornata; se sbagliamo non ci sono alibi né giustificazioni, non possiamo aspettare che siano gli altri a fare un passo falso. A fine campionato tireremo le somme, sperando di essere ancora là in alto».

Il 2019 si è chiuso con il pari per 1 a 1 rimediato nel big-match contro il Città di Selargius.
«Un punto preziosissimo, conquistato contro una compagine composta da buonissimi giocatori, non ne abbiamo fatto un dramma, anzi, un pareggio contro di loro vale oro e sono sicuro che alla fine peserà tantissimo. Durante le feste, poi, siamo riusciti ad allenarci al massimo, significa che non abbiamo avuto strascichi a livello mentale. Ora speriamo solo di continuare così».

 

Festa si è inserito rapidamente in un organico di primissimo livello: in avanti, l'affiatamento con Marco Boi è a dir poco eccellente. «Ho la fortuna di giocare con un compagno di reparto che ha già messo a segno qualcosa come 26 gol, e siamo solo alla seconda giornata di ritorno; qualsiasi giocatore, è chiaro, vorrebbe avere un partner così in forma. Io mi trovo benissimo e per fortuna sto incominciando a trovare la via della rete con buona continuità, anche se gioco per il bene della squadra e non per i miei obiettivi personali, non ho assilli particolari in questo senso».

Anche con mister Andrea Piccarreta è scoccata subito l'intesa.
«In passato abbiamo giocato assieme nella stessa squadra, ora invece lo riscopro nel ruolo di allenatore. Ho ritrovato una grandissima persona, oltre che un tecnico determinato e preparatissimo; sa bene quello che vuole e riesce a trasmettere perfettamente la sua filosofia a noi giocatori».
L'attaccante ritorna sui motivi che l'hanno spinto ad accettare la proposta dei giallo-azzurri.
«Mi hanno garantito un lavoro, credo che sia questo che ha fatto la differenza per la mia scelta, in sostanza. In più puntano senza mezzi termini alla Promozione, a me queste sfide piacciono tantissimo: vogliono ritornare nel più breve tempo possibile a calcare i palcoscenici più importanti del calcio isolano, come la cittadina di Villasimius si merita. I dirigenti sono delle persone serie e oneste, una società di primissimo livello».

Il calendario ora riserva la delicatissima sfida interna contro il Gerrei; l'imperativo è chiaro: vietato abbassare la guardia.
«Nel girone di ritorno tutte le partite sono più difficili, soprattutto quelle contro le compagini impegnate nella corsa alla salvezza; quando incontrano la prima della classe tutti lottano alla morte, ci aspetta un'altra battaglia, è poco ma sicuro. Proprio per questo dico che non ci possiamo rilassare, sarebbe un errore pensare di avere i tre punti in tasca, in automatico, solo perché affrontiamo la penultima o la terzultima. Invece noi dobbiamo scendere in campo come se di fronte avessimo l'Atletico Cagliari».
Il confronto diretto è in programma per il 19 aprile.
«Potrebbe anche non essere decisivo, mi auguro di arrivare al big-match con qualche punticino in più rispetto a loro, a dirla tutta. Potrebbero anche rimanere aggrappati a noi sino all'ultimo, in questi casi chi sbaglia per primo poi paga, anche perché più andiamo avanti con le giornate e meno tempo c'è per rimediare e recuperare. Se una delle due riesce a prendere un minimo di vantaggio diventa tutto più complicato per chi insegue».
Festa, dall'alto della sua esperienza, ha la ricetta giusta per queste situazioni così delicate.
«Bisogna lavorare duro durante la settimana se vuoi fare bene la domenica, non ci sono segreti in questo senso. I campionati non si vincono con i grandi nomi, in passato ci sono state tante corazzate che hanno fallito nonostante fossero composte da calciatori di spessore. Non dimentichiamoci poi che nel calcio è necessario anche un pizzico di fortuna».
L'ultimo pensiero vola verso i suoi ex compagni della Villacidrese.
«Con loro mi sono trovato davvero benissimo, se non fosse stato per una mera questione lavorativa non me ne sarei mai andato, ho trovato delle persone fantastiche, a cui mi sento ancora molto legato. Ogni domenica la prima cosa che faccio è informarmi sul loro risultato».

In questo articolo
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2019/2020
Tags:
Prima Categoria
Girone A