«A Monastir ambiente ideale per fare calcio»
Kosmoto, il tecnico Spini traccia la rotta: «Difenderemo coi denti l'Eccellenza conquistata con tanta fatica»
Coi piedi per terra anche in Eccellenza. La Kosmoto Monastir calibra ogni passo, specie ora che è arrivata al massimo campionato regionale dopo aver vinto a Macomer la finale playoff di Promozione ai rigori contro il Tonara. E pensare che nell'aprile del 2011 il club di Marco Carboni festeggiava la salvezza in Seconda categoria dopo aver battuto ai playout la Gs Assemini per 3-1 mentre ora, con tre promozioni negli ultimi quattro anni, non spaventa la rapida scalata nell'olimpo del calcio isolano e il club biancazzurro valuta la salvezza in Eccellenza pari ad un'altra vittoria del campionato. L'allenatore dell'ultima promozione, Riccardo Spini, è molto chiaro su cosa dovrà fare la sua squadra a partire dal prossimo 20 settembre: «Dobbiamo difendere coi denti ciò che abbiamo conquistato con tanta fatica la scorsa stagione».
La Kosmoto Monastir aveva già un'ottima intelaiatura alla quale, grazie alle operazioni di mercato fatte dal portiere-diesse Matteo Zanda, ha aggiunto dei giocatori di valore come l'esterno offensivo Davide Meloni (ex Castiadas e Frassinetti), l'interno di centrocampo Tommaso Puddu (ex Nuorese e Selargius) e il terzino sinistro Giacomo Garau (ex Selargius) che però potrà essere utilizzato fra qualche mese. «Non sappiamo ancora come ci collocheremo nel prossimo campionato - ammette l'ex tecnico di Pula e Serramanna - bene o male tutte le squadre hanno fatto un mercato intelligente e si sono rinforzate. Ora vien difficile capire ora chi potrà rischiare più delle altre visto che ancora non sono state giocate nemmeno le gare di Coppa Italia e il mercato è ancora aperto». Per l'esordio in Coppa Italia contro il La Palma del prossimo 6 settembre si potrebbe vedere una squadra non lontana da quella che ha conquistato l'Eccellenza: «Molto probabilmente scenderemo in campo con 9/11 dei giocatori della scorsa stagione, siamo intervenuti con operazioni giuste anche se a parte Davide Meloni, Stefano Mura e Nicola Curreli (gli ultimi due fuoriquota del '96 e '95, ndr), ancora non sono riuscito a vedere all'opera Tommaso Puddu, che si unirà a noi solo da settembre, mentre Giacomo Garau sta recuperando dall'infortunio e sarà in campo tra qualche mese. Stiamo però valutando diversi giovani, alcuni sono molto interessanti ma per poterli far crescere al meglio bisogna fare punti da subito e non essere con l'acqua alla gola».
Non faranno parte del gruppo alcuni componenti storici del club come Andrea Manca, il capitano Daniele Poddesu e Giorgio Mascia (coi primi due in campo anche nello spareggio playout di 4 anni fa). «Sarà per noi una stagione particolare in ogni caso - continua Spini - perché non ci sono più alcuni giocatori di Monastir, vere colonne, che hanno dato una grande mano alla squadra del proprio paese per portarla fino all'Eccellenza». Il gruppo sta lavorando bene e dalle prime amichevoli col Sant'Elena e nel triangolare contro Cagliari Primavera e Castiadas si sono viste cose buone: «Dal primo giorno di preparazione abbiamo lavorato con la palla e sulla tattica perché ai giocatori avevo dato un programma da seguire prima di Ferragosto in modo che potessimo iniziare avendo rimesso in moto già tutto. Del triangolare sono soddisfatto benché nella prima partita contro il Cagliari Primavera i nostri giovani abbiamo più inseguito gli avversari, ma dovevo schierare la squadra base nella seconda col Castiadas perché ci avviciniamo ai primi impegni ufficiali». Riccardo Spini inizierà la sua terza stagione alla guida del Monastir: «È un ambiente tranquillo, che non mette pressione e ti fa fare calcio nel migliore dei modi. La società cresce facendo il passo non più lungo della gamba e mi piace che curi ogni dettaglio, lo si è visto ad esempio anche nell'occasione della finale playoff della scorsa stagione»