«Dobbiamo continuare a lavorare sodo»
La Decimo 07 tenta la fuga, Bartoli: «Il difficile viene adesso»
Sognare è lecito, soprattutto dopo una vittoria importante come quella messa a segno dalla Decimo 07 nell'ultimo turno, su uno dei campi più difficili dell'intero girone, nella tana del Su Planu, che sin qui sta disputando un campionato di altissimo livello.
Sognare è lecito anche per tutti i tifosi della compagine decimese: l'euforia è al massimo per una squadra che con i tre punti messi in cassaforte domenica tenta la prima vera fuga del campionato, a quattro giornate dalla fine del girone d'andata.
Per mister Damiano Bartoli, mai come ora è importante mantenere i piedi ben saldi per terra: da parte del tecnico c'è la convinzione di aver strappato un successo importantissimo per il morale e l'autostima, ma il campionato sarà, paradossalmente, ancora più duro rispetto al passato: chiunque affronterà la capolista, lo farà con rinnovata determinazione e con grandissima grinta, a cominciare dalla Fulgor Senorbì di mister Illario, che cercherà in tutti i modi di intralciare la corsa della Decimo 07.
Venite dalla vittoria contro il Su Planu: si tratta di tre punti assolutamente identici a tutti gli altri sin qui conquistati o hanno un valore particolare?
«No, devo dire di no.
E' lo stesso discorso che ho fatto ai ragazzi: è una vittoria come tutte le altre, al di la del fatto che il Su Planu è stata la squadra più forte che abbiamo incontrato sino a questo momento, soprattutto se consideriamo gli elementi che la compongono; è logico che battere un avversario del genere ti da qualche soddisfazione in più, ma per il resto non dobbiamo illuderci e non dobbiamo cambiare gli obbiettivi che abbiamo in questa stagione.
La vittoria di domenica potrebbe anche essere insignificante se non riusciamo a dare continuità a quanto stiamo facendo, soprattutto nell'immediato futuro: abbiamo vinto una partita, guadagnando tre punti importanti contro un'avversaria diretta, aumentato il vantaggio nei confronti di qualche altra squadra ma fondamentalmente in questo momento è ancora tutto troppo relativo.
Se pensiamo di aver fatto qualcosa di particolare, o ancora peggio, di eccezionale, stiamo sbagliando approccio e atteggiamento».
Pensa che la prestazione offerta domenica possa essere un tassello in più nell'economia della vostra autostima e della consapevolezza nei vostri mezzi o non è cambiato niente da questo punto di vista?
«Autostima e convinzione crescono, ovviamente, con il passare delle giornate, con i risultati e soprattutto con il lavoro che si fa settimanalmente.
Questa vittoria serve ovviamente a dare delle risposte di questo tipo; ci offre delle indicazioni e delle conferme sia sul lavoro svolto sino ad ora e sia su come migliorare per il futuro, visto che qualche errore, e lo abbiamo visto domenica, continuiamo a fare.
Il campionato è ancora lungo, comunque, e il suo esito non dipenderà comunque solo da noi».
Il campionato vi riserva un finale decisamente impegnativo: alla tredicesima incontrate il Pabillonis in trasferta, la settimana dopo ospitate il Guspini.
C'è il rischio magari di sottovalutare l'impegno di domenica contro la Fulgor?
«Se noi pensiamo che il risultato di domenica sia stato eccezionale, rischiamo seriamente di non affrontare in maniera adeguate tutte le altre gare che mancano da qui alla fine.
Dovremo essere bravi a dare subito continuità alla vittoria di domenica scorsa già dal prossimo turno, pensando ad una tappa alla volta.
La partita del Su Planu avrà un significato particolare se riusciremo ad affrontare tutti gli impegni con la stessa determinazione e con la stessa intensità, visto che i risultati in definitiva sono il frutto di questi due aspetti.
I ragazzi, devo essere sincero, da questo punto di vista sono ormai maturi: sono sicuro che scenderanno in campo con la giusta mentalità e la giusta convinzione, per dare il meglio.
A Barumini abbiamo avuto la conferma, e spero che la lezione ci sia servita, che se si gioca con scarsa concentrazione si rischia seriamente di tornare a casa a mani vuote.
Al momento, meritatamente e fortunatamente, ci troviamo in testa alla classifica: tutte le squadre che andremo ad affrontare giocheranno con uno stimolo in più, è normale; è un aspetto di cui dobbiamo assolutamente tener conto.
Le avversarie si batteranno con più grinta, da questo punto di vista essere primi non è un vantaggio (ride), anche se ci fa piacere perchè è un piccolo premio per il nostro impegno.
Le insidie sono e saranno tantissimi, dobbiamo sempre tenerlo ben presente».
Intanto cresce, anche giustamente, l'entusiasmo dell'ambiente e di tutti i tifosi in generale: pensa che questo possa essere d'aiuto per voi o magari è un aspetto che soprattutto in questo momento può risultare controproducente.
«Nel calcio si vive di momenti e sensazioni, è giusto quindi che i tifosi e tutti coloro che sono vicini alla squadra si godano questi risultati; spero comunque che rimangano vicini alla squadra, con la stessa passione e lo stesso calore, anche nel caso in cui le cose non dovessero andare così bene.
Il nostro è un gruppo particolare, molto affiatato; i ragazzi si frequentano anche fuori dal campo, e gran parte della comunità ci sta vicina e ci regala quella serenità indispensabile per raggiungere risultati; non abbiamo pressioni particolari o l'assillo di dover vincere per forza, per noi non può che essere un vantaggio.
Siamo contenti di quanto stiamo facendo, soprattutto perchè riusciamo a migliorare anche nel settore giovanile, che ci sta dando enormi soddisfazioni: ogni domenica ci sono dei ragazzi molto promettenti dalle categorie inferiori come la Juniores o gli Allievi che ci danno una mano e che si stanno ritagliando già il loro spazio».
La Decimo 07 da costantemente l'impressione di avere al suo arco una molteplicità impressionante di elementi che possono risolvere la partita in qualsiasi momento: Impera, Perra, Mingoia, Sanna, giusto per citarne alcuni; sono loro il vostro valore aggiunto al momento?
«Il calcio perfetto penso non esista da nessuna parte, nemmeno tra i professionisti, conseguentemente ci capita, come ti dicevo prima, di commettere ancora qualche errore.
Detto questo, è un vantaggio avere molte possibilità dal punto di vista tattico, sia in attacco, che a centrocampo, che in difesa; noi lavoriamo affinché la squadra possa esprimersi bene a prescindere della singola giocata individuale, che ha comunque la sua importanza, è chiaro.
Sappiamo di avere dei limiti e cerchiamo di superarli con il lavoro sul campo, con l'organizzazione e con la disciplina tattica.
Tutti gli elementi della rosa riescono a inserirsi benissimo in questo discorso: la conferma arriva dal fatto che nelle ultime 4-5 domeniche ho cambiato formazione, con importanti variazioni in tutti i reparti, senza particolari problemi.
Al momento non paghiamo queste alternanze, e ciò significa che chiunque scende in campo sa come comportarsi e soprattutto riesce a dare il massimo per la squadra».