La Fortitudo rovina la festa al Capoterra, l'Isola di S. Antioco ringrazia e aggancia la vetta con un super Cimmino

Sembra il finale di un romanzo giallo scritto da un autore di successo: Capoterra e Isola di S. Antioco si trovano appaiati al primo posto, con il bottino record di settantacinque punti, a novanta minuti dal termine della stagione, che potrebbero anche non bastare, perchè se l'equilibrio dovesse resistere ancora ci sarà bisogno di un ulteriore match per lo spareggio. Campionato ancora vivo dunque, grazie soprattutto alla Fortitudo di Guspini, che infligge un pari per 1 a 1 alla capolista, che passa in vantaggio con Pinna alla mezz'ora ma poi subisce la doccia fredda nella ripresa con Tedde che rovina la domenica agli sfidanti.
Di contro, l'Isola di S. Antioco non sbaglia l'appuntamento con una delle vittorie più importanti della stagione, in casa, per 4 a 1 ai danni del Musei: partono meglio gli ospiti, con il gol di Contini, ma Cimmino si scatena e sigla una tripletta tra primo e secondo tempo. Ciliegina sulla torta, allo scadere, piazzata da Carboni.
Successo esterno per l'Antiochense, 1 a 0 all'Audax griffato da Serpi nella ripresa. Per Paulis e soci il campionato si chiude con un ottimo terzo posto.
Tennistico 6 a 1 del Santadi, che demolisce a domicilio il Perdaxius grazie alle reti di Ciccu, Trogu, scatenato con una tripletta, e Balia. Completa il quadro un autogol. Di Porceddu l'unico punto dei locali.
Stesso punteggio per il Gonnesa, in casa, che non lascia scampo alla Mineraria: vantaggio realizzato da Tomasi, poi Collu e Pintus realizzano una doppietta a testa. Chiude i giochi Demontis. Di Floris l'unico gol degli avversari.
L'Is Urigus fa la voce grossa tra le mura amiche battendo con un netto 5 a 2 la Don Bosco: locali in gol con Sulas, due volte, Sias, Cogotti e Piano. Sogus e Dessì per gli sfidanti.
Successo di misura, per 1 a 0, per il Villacidro, vittorioso contro il Buggerru: gol vittoria di Lussu, in avvio.
L'Olimpia batte il Bindua nel confronto tra ultime, per 2 a 1: uno-due firmato da Lecca e Onnis, Galizia tiene viva la sfida, ma non basta.