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Giancarlo Boi, allenatore, Freccia Parte Montis
«Sfida al Perdaxius? Di sicuro non ci tremeranno le gambe»

La Freccia Parte Montis corre forte, Boi: «Finora una gran stagione ma voliamo bassi, prima la salvezza e poi si vedrà»

Finisce bene e incomincia altrettanto bene. Dopo aver chiuso l'andata col 2 a 0 rifilato al domicilio del Segariu, il girone di ritorno della Freccia Parte Montis parte vincendo 2 a 1, ancora in esterna, con la Don Bosco Fortitudo. E la classifica dei gialloblù è decisamente ricca, con 29 punti come il quotato Gonnosfanadiga, e a tre lunghezze di distanza dal secondo posto della coppia Arbus-Perdaxius, con i sulcitani che renderanno la visita ai mogoresi proprio nel prossimo turno di campionato. 

La compagine guidata, per l'ennesima stagione, da mister Giancarlo Boi (nella foto di Marta Magni Images), si gode il quarto posto dopo 16 partite e corre forte verso l'obiettivo principale di una salvezza tranquilla anche se poi, considerando l'alto rendimento mostrato sinora in campo da capitan Cruccas e soci, non è da escludere che si possa puntare anche a traguardi ben più ambiziosi.

«Contro la Don Bosco Fortitudo le cose ci sono andate piuttosto bene – ammette mister Boi ma devo subito ricordare che noi preferiamo volare basso e giochiamo sempre per mettere da parte i punti che ci servono per conquistare la salvezza. La seconda vittoria di fila ci ha permesso di fare un netto passo in avanti in questo senso».
Il tecnico non può che essere soddisfatto, anche se per aggiudicarsi il bottino in palio è stato necessario sudare le proverbiali sette camicie. Boi analizza nel dettaglio la prestazione fornita dai suoi.
«I nostri avversari sono partiti molto forte, aggredendo i nostri portatori di palla con un pressing asfissiante e noi ci abbiamo impiegato un quarto d'ora prima di assestarci bene in campo; poi al 25' ci siamo portati in vantaggio grazie al gol di Uliana, che è stato bravo a farsi trovare pronto per ribadire in fondo al sacco la sfera dopo il palo colpito da Mandis. Da quel momento in poi abbiamo preso il controllo delle operazioni ma, a causa di una scaramuccia scoppiata in campo, c'è stata l'espulsione a carico di un nostro centrocampista. Nella ripresa, come è normale, i nostri avversari hanno avuto la possibilità di prendere in mano il pallino del gioco, ma a dire la verità noi non stavamo soffrendo particolarmente. Poi è arrivato l'episodio del calcio di rigore che ci è costato il pareggio; da quel momento in poi è scattata la molla: avevamo voglia di portare a casa i tre punti e ci abbiamo creduto sino alla fine, con il gol del definitivo sorpasso che è nato da un tiro di Stefano Bianco, con la deviazione decisiva di un giocatore avversario. La vittoria, in sostanza, è frutto della nostra determinazione».

La classifica è assolutamente positiva ma il tecnico non si scompone.
«Come capita ogni stagione, del resto, il club ha deciso di rivoluzionare un po' la rosa rispetto all'anno scorso, e questa strategia si sposa perfettamente con le mie idee. La dirigenza mi mette puntualmente a disposizione un gruppo formato da tantissimi giovani, proprio per questo non possiamo dimenticarci che il nostro primo obiettivo è la salvezza, da raggiungere, magari, senza troppi patemi».

L'allenatore dei gialloblù poi precisa:
«Mando puntualmente in campo diversi ragazzi del 2007 e del 2008; i grandi del gruppo, per così dire, sono nati nel 2002 e nel 2003, a parte Cruccas, il nostro capitano, che è del '98. Gli altri sono tutti del 2000, la maggior parte sono nati nel 2004. Io mi trovo molto bene a lavorare qui a Mogoro, perché la società ha sempre l'intenzione di valorizzare i talenti che arrivano dal proprio settore giovanile: ci teniamo davvero tanto a far crescere e a mettere in evidenza il prodotto locale, e le uniche eccezioni sono rappresentate da quei pochi giocatori che arrivano comunque dai paesi limitrofi e che vanno ad occupare quei ruoli in cui, magari, siamo più carenti. In rosa ci sono tre-quattro ragazzi di Terralba e due di Oristano. Noi non possiamo investire chissà quali cifre sul mercato, dunque cerchiamo di puntare su calciatori che abbiano fame di riscatto e voglia di rimettersi in gioco dopo alcune esperienze non proprio fortunatissime».

Mister Boi traccia la rotta da seguire.
«Ci concentriamo su una partita alla volta: al momento la nostra stagione sta andando alla grande, posso dire questo, ma la cosa più importante è che ci stiamo divertendo parecchio, un aspetto che nel mondo del calcio dilettantistico dovrebbe essere la priorità assoluta. I ragazzi lavorano sodo, si impegnano al massimo e hanno creato davvero un ambiente fantastico. Soprattutto lo zoccolo duro, composto dai ragazzi locali, ci tiene particolarmente a questo progetto e chiunque arrivi da fuori si integra immediatamente con il resto dei compagni, in breve tempo e nel migliore dei modi. Questo è un vantaggio per noi e, ovviamente, è una cosa che ci aiuta a bruciare le tappe. Stiamo bene assieme, e questo vale dentro e fuori dal campo; in più la società non ci fa mai mancare nulla e ci mette nelle condizioni migliori per esprimere tutto il nostro potenziale».

Boi divide i meriti in parti uguali:
«Ho la possibilità di lavorare assieme ad uno staff di primissimo livello, partendo da Giacomo Mannai, che era un mio giocatore sino all'anno scorso e che dunque conosce bene le mie idee calcistiche e, inoltre, conosce i pregi e i difetti dei ragazzi; mi aiuta a preparare gli allenamenti curando ogni dettaglio, sempre con l'intento di lavorare al meglio e possibilmente cercando di divertirci. Il mio vice è Nicola Ladu, un ragazzo che ha giocato per pochi anni, considerando che ha 28-29 anni, ma conosce benissimo la realtà di Mogoro. Come preparatore dei portieri c'è Giacomo Murru, anche lui con dieci anni alle spalle qui a Mogoro, un altra di quelle persone che conosce alla perfezione l'ambiente. Tra tutti noi si è creata una grandissima sintonia, che poi è una delle cose più importanti se vuoi fare bene».

Nel prossimo turno, intanto, la Freccia Parte Montis riceverà la visita del Perdaxius secondo in classifica.
«Di sicuro non ci tremano le gambe – dichiara Boi – abbiamo la possibilità di giocare senza assilli né tensioni, come succede quando hai a che fare con una rosa composta da giovani, e questo, alla fine, potrebbe fare la differenza. Loro comunque sono un'ottima squadra: all'andata mi hanno davvero impressionato per quanto riguarda l'organizzazione tattica; sono una compagine temibile, molto cinica e concreta, ma noi non possiamo tirarci indietro. Il martedì, alla ripresa degli allenamenti, di solito si analizza il risultato del turno precedente, ma poi ci si concentra esclusivamente sull'impegno della domenica successiva. L'importante è combattere. Dico sempre ai miei giocatori, e loro l'hanno capito piuttosto bene, che per me è fondamentale uscire dal campo a testa alta, a prescindere dal risultato che matura al termine dei 90'».

La Freccia Parte Montis ha realizzato sino a questo punto della stagione 31 reti e ne ha incassate 17.

«Mi piacerebbe subire qualche gol in meno, perché davanti gli errori che commettiamo sono dovuti, più che altro, alla giovane età che ti condiziona nel momento decisivo e ti porta, magari, a non concretizzare tutte le occasioni che riesci a costruire. Per il resto, lavoriamo costantemente sulla fase difensiva, e posso dire che molti di quei 17 gol, almeno 6-7, sono arrivati per mancanza di esperienza in alcune situazioni chiave. Potevamo evitare di commettere qualche fallo ingenuo in area che poi ha portato al calcio di rigore, come è capitato proprio con la Don Bosco, ad esempio. Ma queste situazioni ci stanno, fanno parte del nostro percorso di crescita. Ora pensiamo solo a fare altri 8-10 punti, che ci garantiranno la salvezza, poi magari potremmo anche concentrarci su nuovi obiettivi».
 

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2024/2025
Tags:
Prima Categoria
Girone B