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Pino Tortora, allenatore, Torres
Il mister: «Coriacei e umili come me». Il presidente: «Cuore e tecnica»

La Torres raggiunge il primo obiettivo, Tortora: «Per un popolo calcistico che vuole risorgere». Sechi: «Il passaggio al turno nazionale fondamentale per la serie D»

Ha finito sotto la tribuna dei tifosi rossoblù, ha chiesto il silenzio per intonare "Lu Carraioru di Ruseddu", la canzone che rappresenta l’anima sassarese che si rifà agli acquaioli che con i loro barilotti e l’asinello portavano con fatica l'acqua chiara, pulita e non salmastra del Rosello fin dentro la città. Pino Tortora, portato in spalla dal portiere Tore Pinna, ha voluto festeggiare così la vittoria della Torres contro l'Atletico Uri nella finale playoff: «Una canzone che mi piace moltissimo e canto quando le gare vanno bene perché rappresenta il mio modo di essere e della mia squadra, combattiva, coriacea che lavora, si sacrifica ed è umile. Queste vittorie te le godi dopo anni, ancora non mi sembra vero». Il primo obiettivo da quando è arrivato in rossoblù è stato raggiunto: «Me l'aveva chiesto la società ma anche la città, viste le sofferenze degli ultimi anni, un popolo calcistico che vuole risorgere e tornare ai fasti che furono. Sono contento per i tifosi, i ragazzi ce l'hanno messa tutta ma in tutto il campionato loro ci hanno dato quella spinta di cui aveva bisogno una squadra non fortissima». Già per aver raggiunto gli spareggi nazionali la Torres potrebbe chiedere il ripescaggio: «Già così dovremmo essere in serie D per una serie di punteggi e la vittoria del titolo regionale della Juniores. Ovviamente ci giocheremo le gare perché vogliamo confrontarci a livello nazionale, ci proveremo».

 

Salvatore Sechi si gode il successo che avvicina la Torres alla serie D. «Il passaggio al turno nazionale era per noi fondamentale - osserva il presidente - perché ci dà molte possibilità in più in caso di richiesta di ripescaggio. Non dico che siamo in serie D ma qualche buona chance ce l'abbiamo, noi cercheremo comunque di fare la nostra figura sul campo. E finalmente torneremo al Vanni Sanna, aspettiamo i tifosi nella nostra casa e sarà l'occasione per un'altra grande festa sportiva». I complimenti alla squadra, al match-winner Minutolo e al mister Tortora riconfermato già prima di raggiungere l'obiettivo: «I ragazzi hanno messo in campo qualcosa in più come il giorno prima la Juniores. Nel calcio, oltre alla tecnica, il cuore e le motivazioni sono importantissime. Minutolo ha promesso il gol tutto il campionato, lo lo stavamo aspettando e l'ha fatto al momento giusto e nella partita giusta. Come presidente ho qualche piccola strategia in tasca, Tortora si meritava la riconferma perché ha fatto un lavoro straordinario ed è una persona speciale». Un pensiero all'Atletico Uri: «Un grande avversario, ha messo sempre in difficoltà la Torres, è una squadra molto tecnica e ben messa in campo, un avversario che meritava il massimo rispetto». La scelta di Sorso aveva una duplice motivazione visto gli ottimi precedenti: «C'era un piccola percentuale di scaramanzia ma sapevamo che la struttura de "La Piramide" poteva reggere molto bene al numero di tifosi presenti. Spero che questo impianto sia la culla dei successi futuri del Sorso che ha un passato calcistico importante». 

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Playoff