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Seconda categoria
«Contro l'Uri sconfitta immeritata»

Lanteri SS, Giuliano Robbi è pronto al duello finale: «Situazione complicata, puntiamo ai play-out»

La Lanteri SS non può più sbagliare: a quattro giornate dal termine, dopo aver incassato soltanto un punto nelle ultime 5 gare, la squadra allenata da Giuliano Robbi, dirigente della società da oltre dieci anni e chiamato nelle scorse settimane a sostituire in panchina l'ex tecnico Scardaccio, deve assolutamente ottenere il massimo dei punti in palio per guadagnarsi la permanenza in Seconda Categoria.
La situazione in classifica non è delle più semplici, con il Campanedda ultimo in classifica a sole due lunghezze di distanza e con la Monserrato, terzultimo, che ha soltanto un punto in più: la strada sembra dunque in salita, anche se nulla ancora è definitivamente compromesso; a partire dalla prossima, decisiva sfida contro il Siligo, quindi, la Lanteri dovrà dare una netta risposta sul piano del gioco ma soprattutto su quello della grinta, della personalità e della determinazione.

 

Domenica, contro l'Atletico Uri, avete incassato l'ennesima sconfitta, la quarta nelle ultime cinque gare: per voi non si tratta di un periodo sicuramente fortunato.
«E' da un po' di tempo che le cose non ci girano particolarmente bene, e domenica è stata una conferma, in questo senso: a prescindere dal fatto che la sconfitta sia più o meno meritata, è stata una partita priva di emozioni, non ci sono state grande occasioni ne da una parte e ne dall'altra; il risultato più giusto probabilmente sarebbe stato il pareggio, secondo me.
La gara è stata decisa da un calcio di rigore, il contatto c'è stato, ma inizialmente l'arbitro ha assegnato un calcio di punizione a due all'interno dell'area, cosa che secondo me non ha senso di esistere, visto che comunque c'è stato un fallo e non una semplice azione di gioco pericoloso; stava per commettere un errore madornale, in sostanza il rigore era giusto.
Forse la sconfitta è esagerata per come si era messa la partita: l'Atletico Uri è primo in classifica meritatamente, ma probabilmente contro di noi hanno ottenuto più del dovuto.
Ci sta capitando molto spesso, ultimamente, di lasciare troppi punti per strada: riusciamo a passare in vantaggio, giochiamo bene ma per un motivo o per un altro non riusciamo a portare a casa la vittoria; il Cargeghe due settimane fa ha trovato un gol da 40 metri, con la palla che, con il vento a favore, si è insaccata all'incrocio, dopo due minuti siamo rimasti in dieci a causa della reazione sconsiderata di un nostro giocatore e abbiamo perso 3 a 1; questo è un po' l'andamento delle ultime giornate.
Io ho preso la squadra ormai da poco meno di due mesi e abbiamo ottenuto due pareggi e quattro sconfitte: in un certo senso ci stiamo meritando questa posizione in classifica; molto dipende dal fatto che non abbiamo questa grossissima squadra, soldi da investire non ce ne sono e ci dobbiamo accontentare, per così dire, di quello che passa il convento.
Siamo partiti con ambizioni diverse, ho rilevato la squadra per necessità, perchè prendere qualcuno in corsa che non conoscesse l'ambiente sarebbe stato controproducente; ad inizio campionato avevamo una rosa discreta, purtroppo poi abbiamo dovuto fare i conti con varie defezioni, alcune legate ad infortuni, che hanno peraltro colpito sei titolari.
Nelle ultime gare si stanno intravvedendo dei miglioramenti, sia sul piano tecnico-tattico che su quello fisico e atletico: le prestazioni sono incoraggianti, ma mancano i risultati, che in questo momento sono la cosa più importante: se non fai punti, non ti salvi, c'è poco da fare.
La nostra situazione si è complicata notevolmente, considerando che il Campanedda domenica ha vinto e si è portata a soli due punti da noi: stiamo rischiando di retrocedere direttamente, senza manco passare per i play-out; in un confronto secco, in uno spareggio, secondo me possiamo giocarcela, ma dobbiamo cercare di evitare di arrivare ultimi».

 

Alla tredicesima giornata occupavate una posizione tranquilla a metà classifica, con 17 punti: le cose non stavano andando affatto male; poi c'è stato un progressivo calo, soprattutto nei risultati.
Da cosa è dipeso?
«Non siamo più riusciti a vincere; anche mister Scardaccio ha provato in tutti i modi ad invertire la rotta, cercando delle alternative, ma non è stato molto fortunato.
Le nostre disavventure sono incominciate proprio in quel momento: abbiamo perso due titolari per pubalgia, un problema che si stanno trascinando ancora oggi e che ha compromesso in definitiva tutta la loro stagione, e due per strappi muscolari molto seri; dopodiché alcuni ragazzi hanno preferito lasciare la squadra perchè non trovavano il giusto spazio.
Ci siamo trovati con un gruppo di 16 elementi, a cui ultimamente sono stati aggiunti due allievi; c'è stato qualche screzio all'interno dello spogliatoio, che ha portato il mister a rassegnare le dimissioni: la squadra probabilmente non lo stava più seguendo ed è stata una conseguenza inevitabile.
Non siamo riusciti a porre rimedio a tutti questi problemi, e i risultati ne hanno risentito: l'ultima nostra vittoria risale al girone d'andata; abbiamo fatto 4 punti in 10 partite, qualcosa di scandaloso; continuando con questi ritmi si retrocede.
Per queste ultime quattro gare probabilmente tessereremo due giocatori d'esperienza che cercheranno di darci una mano a raccogliere quanti più punti possibile: puntiamo ai play-out ma se le cose dovessero andare bene potremmo salvarci anche senza giocare lo spareggio, considerando che ci saranno diversi scontri diretti; al momento comunque la considero una cosa remota».

 

La sfida contro il Siligo sarà una sorta di spareggio anticipato.
«Ci giochiamo la prima finale; per noi si tratta di un passaggio fondamentale per la salvezza, anche se molto dipenderà dal risultato della sfida tra Monserrato e Campanedda; resta il fatto che quello del Siligo è un campo difficilissimo, dove nelle ultime cinque - sei partite sono cadute squadre eccellenti come la capolista Atletico Uri, ad esempio; mi aspetto una partita abbastanza calda, che noi cercheremo in tutti i modi di vincere, per accorciare le distanze proprio nei loro confronti e coinvolgerli nella lotta salvezza; se dovessimo perdere, invece, il Siligo sarebbe quasi salvo matematicamente.
Noi abbiamo la possibilità di giocarci le nostre carte, i due nuovi arrivi daranno maggiore compattezza in difesa e un po' più di qualità e geometrie in mezzo al campo; fare risultato è alla nostra portata, non abbiamo del resto molte altre alternative.
Queste due settimane di pausa ci serviranno per ricaricare le pile e recuperare qualche infortunato: andremo a Siligo, penso, con la miglior formazione della stagione, ma sarà comunque una partita complicatissima».

 

All'andata siete riusciti a vincere per 2 a 0: cosa dovrà fare la sua squadra per ripetersi?
«Secondo me dobbiamo essere bravi a mantenere la calma; troveremo un clima infuocato, ci saranno i loro tifosi al completo, come è accaduto l'anno scorso all'ultima giornata.
Il Siligo è una squadra di guerrieri, sono molto tenaci; dovremo cercare di non cadere nelle eventuali provocazioni.
Sarà importante anche la personalità e l'esperienza dell'arbitro, è un aspetto fondamentale per poterci giocare l'incontro alla pari; mi aspetto comunque che i miei scendano in campo con grande carattere e orgoglio. All'andata abbiamo dimostrato di essere, anche se di poco, superiori al Siligo; loro sono una buona squadra, mi hanno fatto un'ottima impressione e ho saputo che nel frattempo, comunque, hanno recuperato qualche giocatore importante; per noi sarà ancora più difficile superarli».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
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Girone G