Gli smeraldini, inseriti nel girone D, puntano alla risalita
L'Arzachena mette la prima: panchina ad Acciaro, Zucchi farà la squadra e restano Bonacquisti e Mannoni
Dalla serie D al girone D di Prima categoria. In poco più di un mese l'Arzachena è passata dalla rinuncia ad iscriversi al campionato di Lega Nazionale Dilettanti ad essere inserita in sovrannumero nel raggruppamento nord del terzultima categoria del calcio dilettantistico. Poteva andare meglio alla nuova società formata da un gruppo di imprenditori locali che ha eletto Francesco “Cecco” Carta, ex giocatore della squadra smeraldina, alla presidenza visto che l'uscente proprietà (gruppo Orlean Invest Holding) aveva fatto richiesta alla Figc Sardegna l'inserimento nel campionato di Eccellenza e, in subordine, nelle categorie immediatamente inferiori. Ma poteva andare anche peggio visto che il rischio di dover riniziare dalla Terza categoria era concreto ma, avendo salvato il numero di matricola, il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale ha potuto optare per un inserimento del club in un gradino del calcio dilettantistico che non fosse l'ultimo.
E, adesso, all'Arzachena non resta che programmare la nuova stagione e i primi passi della nuova dirigenza sembrano quelli giusti accompagnati, tra l'altro, da un rinnovato entusiasmo che sta pervadendo la blasonata piazza che vanta due partecipazioni alla serie C e 20 in serie D. Intanto è stato scelto un tecnico vincente che dovrà cercare immediatamente di far partire la scalata verso le categorie perdute: si tratta di Sandro Acciaro, che due anni fa ha portato l'Ilvamaddalena in serie D primeggiando in Eccellenza e, nella stagione fermata dal Covid ad inizio marzo 2020 aveva vinto anche il campionato di Promozione con i biancocelesti.
Poi si è riusciti a trattenere Antonello Zucchi, direttore dell'area tecnica del club smeraldino da oltre due lustri che, anche quattro anni fa, fu scelto dalla proprietà Volpi dopo la parentesi col diesse Fabrizio De Poli nell'anno della ripartenza in serie D in seguito al salvataggio del club che rischiava di sparire definitivamente dopo la mancata iscrizione in Lega Pro. Il dirigente arzachenese, con alle spalle oramai un enorme esperienza nella costruzione delle squadre - comprese quelle che vinsero lo storico campionato di serie D nel 2016-17 e fecero due salvezze in serie C nel biennio 2017/2019 - ha rifiutato diverse proposte da club sardi e oltre Tirreno per mettersi ancora una volta a disposizione dell'Arzachena.
E i primi movimenti da diesse di Zucchi sono stati di rilievo: l'importantissima conferma del capitano Danilo Bonacquisti, al centro in questi mesi di diverse trattative con club di serie D ma, ancora una volta, fedele ai colori biancoverdi dopo l'arrivo in Costa Smeralda nel 2010. Per il centrocampista di Ferentino due sole escursioni in altre piazze (Selargius nel 2013 e Muravera nel 2019) e il solito gran rendimento in campo confermato anche dai 14 gol realizzati negli ultimi due campionati di serie D conclusi con l'approdo dei biancoverdi di Nappi alle semifinali playoff. È rimasto anche Francesco Mannoni, play classe 1992 originario di Porto Torres cresciuto nelle giovanili del Cagliari, dal 2019 in forza agli smeraldini e anche lui molto richiesto da club sardi di Eccellenza. In serie D vanta non meno di 180 presenze e una ventina di reti.
La squadra verrà presto completata all'interno di un non facile mercato sia degli svincolati (quasi tutti accasati oramai) che tra quelli già tesserati ma ancora in tempo per trasferirsi sino al 15 settembre. Il campionato di Prima categoria inizierà il 24 settembre e il girone D si preannuncia tostissimo con ai nastri di partenza diversi ambiziosi club come il San Giorgio Perfugas di Silvetti e Cherchi, ma anche Campanedda, Ittiri Sprint, Badesi e Valledoria che lo scorso anno sono state messe in fila dall'Alghero, passando per le quattro retrocesse dalla Promozione Oschirese, Thiesi, Buddusò e Ozierese.