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Andrea Mura, centrocampista, Atletico Bono
«Ogni categoria ha il suo fascino»

L'Atletico Bono si gode il sorpasso in vetta, Mura: «Ora dipende tutto da noi ma l'Orani è un avversario tosto»

Atletico Bono e Orani stanno dando vita ad uno dei testa a testa più entusiasmanti di tutta la Seconda Categoria, con le due compagini che, domenica dopo domenica, rinnovano puntualmente il duello per la conquista del salto di categoria.
Grazie al 4 a 2 rifilato al Sedilo, tra le mura amiche, nell'ultima uscita del mese di febbraio, Andrea Mura e soci schizzano prepotentemente al primo posto della classifica, complice anche il pari degli avversari diretti, bloccati sul 2 a 2 dal sempre ostico Tuttavista e scivolati, nel frattempo, al secondo gradino del podio, con una lunghezza di ritardo da recuperare. Considerando poi che il big-match tra le due corazzate è ormai in archivio, 1 a 1 il punteggio finale, la battistrada ha il destino nelle proprie mani: la sfida in programma per il prossimo turno, nella tana del Burgos, è una di quelle che non si possono assolutamente sbagliare.

«Domenica scorsa le cose sono andate piuttosto bene per noi — ammette con il pieno di soddisfazione Andrea Mura, che nell'ultima uscita ha siglato anche due reti — abbiamo dimostrato di essere i più forti, però l'Orani non molla di un centimetro, sarà durissima avere la meglio su di loro. A dire il vero, poi, c'è anche il Tuttavista che mi spaventa tanto, considerando soprattutto i giocatori forti su cui possono contare: è una delle compagini che mi ha colpito di più in assoluto, ma noi non siamo da meno, ovviamente».

Gli obiettivi in casa Atletico Bono sono piuttosto chiari.
«I dirigenti e la società hanno fatto molti sacrifici per allestire questa squadra e per non farci mancare niente: ora spetta a noi ripagare la loro fiducia, puntiamo a vincere il campionato, non possiamo nasconderci, del resto».
In questi casi, un pizzico di pressione è da mettere in conto.
«Se dovessimo fallire sappiamo già che sarà soltanto per colpa nostra: l'organico è di primissimo livello. Credo comunque che se le cose non andassero come ci aspettiamo, avremo tutti un'altra chance per riscattarci l'anno prossimo; il progetto del club è solido, puntano a costruire una base che possa durare nel tempo».

Il ruolino di marcia dei bianco-rossi, sino ad ora, è ottimo: 15 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta, il 2 a 0 incassato a Galtellì.
«Forse in quella circostanza avremmo potuto evitare la beffa: abbiamo costruiti diverse occasioni da gol, il risultato finale ci penalizza un po' troppo per quanto fatto vedere in campo, anche se i nostri avversari il giorno hanno disputato davvero una grandissima partita, soprattutto a centrocampo. Non pensavo che una squadra di Seconda potesse risultare tanto valida, con elementi così forti sul piano tecnico e tattico, oltre che per quanto riguarda l'esperienza, penso ad esempio al loro capitano Solinas (ex bandiera della Dorgalese, ndr). Già all'andata, comunque, mi erano piaciuti tantissimo dal punto di vista del gioco».

Anche l'Orani, è giusto sottolinearlo, sta mettendo in piedi una stagione stratosferica. «Si tratta di un torneo molto equilibrato, in cui a parte forse due squadre, te la devi combattere sino all'ultimo secondo contro tutti se vuoi strappare i tre punti».
Contro i verde-azzurri sono arrivati due pareggi.
«Molto meglio la sfida del ritorno rispetto a quella dell'andata: abbiamo avuto tante chance, ma non la lucidità necessaria per trasformarle in gol; tra l'altro non ci è stato concesso un rigore nettissimo al 93', probabilmente l'arbitro ha avuto un po' di paura a prendere una decisione del genere. Loro invece sono andati a segno con un mezzo tiro in porta, un cross, a dirla tutta, ma il calcio è anche questo, lo sappiamo. Peccato perché saremmo potuti essere a +4».
Il punticino di vantaggio, invece, non permette troppi calcoli.
«Non cambia niente, ora dipende tutto da noi, soprattutto se l'Orani dovesse continuare a correre così: si stanno dimostrando davvero un avversario bello tosto».

Il calendario ora riserva la trasferta di Burgos: all'andata si impose il Bono per 2 a 1.
«Si tratta di un derby molto sentito dalle due fazioni: loro non sono male e in casa, c'è da scommetterci, daranno il massimo. Se scendiamo in campo con il giusto approccio e se ci esprimiamo come sappiamo, però, non ce ne sarà per nessuno: questa compagine avrebbe potuto tranquillamente fare un'ottima figura anche in Prima Categoria».

Mura, che in carriera ha giocato in D con Selargius e Porto Torres, in Eccellenza con Fertilia, Taloro, Lanusei e Castiadas, si è ambientato decisamente in fretta in una dimensione delicata come quella della Seconda.
«Pensavo che il gioco sarebbe stato più duro, più violento, ed invece ogni domenica trovi giocatori fortissimi, che si fanno valere anche sul piano tecnico e tattico. A dire la verità ci rispettano molto, in ogni campo: sono contentissimo di aver fatto questa scelta, credo proprio che ogni categoria abbia il suo fascino. Per il resto, qui a Bono ho trovato persone splendide, a partire dai dirigenti sino ad arrivare al mister».

Ora non resta altro da fare che completare l'opera.
«La cosa più importante sarà rimanere uniti e remare verso lo stesso obiettivo: senza stimoli, senza motivazioni e soprattutto senza la giusta convinzione nei tuoi mezzi non riesci mica. In squadra ci sono tanti ragazzi che sanno come si vincono i campionati: penso a Cossu, Onali, Usai, che potranno mettere la loro esperienza, maturata anche in palcoscenici importanti come la Serie D o l'Eccellenza, al servizio dei più giovani: molti tra l'altro, pur essendo del 2002 e del 2003 stanno già mettendo in mostra ottime doti e l'Atletico Bono, del resto, punta molto su di loro».

In questo articolo
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2019/2020
Tags:
Seconda Categoria
Girone F