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Ottava
«Bene Puggioni e l'attacco, forti in difesa e centrocampo»

L'Ottava si riaffaccia in Prima, Fiori: «Cavalcata formidabile, in testa dall'inizio alla fine. Ragazzi impeccabili, questo successo lo dedichiamo a Nicola»

L'Ottava si aggiudica prepotentemente la vittoria del campionato, dopo l'amarissima retrocessione rimediata nella passata stagione, al termine di un'annata a dir poco stratosferica, con il primo posto blindato dalla prima all'ultima giornata. Il girone di andata è stato praticamente perfetto, una cavalcata inarrestabile che ha fruttato ben dodici vittorie e appena tre pareggi ed ha permesso, soprattutto, di scavare un solco profondissimo in classifica rispetto a tutte le rivali principali.
Nella seconda parte del torneo, invece, i rosso-blu hanno allentato un po' la presa, concedendosi il lusso di perdere tre incontri, ma il titolo a dire il vero non è mai stato in discussione ed il vantaggio finale di sette lunghezze nei confronti delle dirette inseguitrici Ploaghe e Florinas parla chiaro in questo senso. Missione portata a termine con il massimo dei voti, dunque, per mister Alessandro Fiori e i suoi ragazzi, che erano animati, tra l'altro, da una motivazione particolare.



Alessandro Fiori«Speravamo tanto di vincere questo campionato — dichiara Alessandro Fiori con il pieno di soddisfazione —, anche perché, in effetti, la squadra era davvero molto competitiva. La stagione probabilmente è andata addirittura meglio rispetto alle più rosee aspettative: siamo stati in testa dalla prima all'ultima giornata, una cosa che ci ha sorpreso, non pensavamo assolutamente di riuscire a fare così bene».
Anche perché la concorrenza non mancava di certo. «Ploaghe, Florinas, Monte Alma, l'Audax e la stessa San Paolo avevano tutti i numeri per piazzarsi al vertice ma a fare la differenza credo sia stata la nostra grande continuità, che ci ha permesso di mantenere un buon margine di vantaggio, un aspetto fondamentale per lavorare con serenità. I ragazzi sono stati impeccabili: ho avuto a disposizione un gruppo di persone serie e professionali, si sono allenati duramente per tutto l'anno con l'unico intento di riscattare immediatamente la retrocessione rimediata nella passata stagione agli spareggi play-out contro il Codrongianos e conquistare nuovamente la Prima Categoria».
Tra gli aspetti più positivi spicca il rendimento della difesa, la meno battuta del torneo con appena 20 centri al passivo. «I numeri fotografano alla perfezione il nostro cammino: non abbiamo mai stravinto le partite con punteggi esagerati, ma non è stato affatto facile per nessuno farci gol». Organizzazione e carattere sono state le armi in più. «Il pacchetto arretrato era di altissimo livello, con i centrocampisti che sono stati determinanti in fase di non possesso: di solito vinci il campionato quando riesci a concedere poco agli avversari, ma c'è da dire che anche in avanti siamo andati benissimo». Puggioni ha realizzato ben 22 reti. «Non ha vinto la classifica dei capocannonieri ma è stato uno dei giocatori che ha fatto meglio nel nostro girone; siamo molto contenti per lui. Purtroppo ha avuto diversi problemi legati al lavoro: spesso non riusciva ad allenarsi con regolarità e si presentava alle gare giusto un'ora prima del fischio d'inizio. Ha dimostrato di tenere davvero tanto a questa maglia, è ritornato da noi dopo la parentesi con il Malaspina perché voleva aiutarci a tutti i costi a conquistare la promozione».

Il girone di andata è stato praticamente perfetto. «Non abbiamo lasciato niente per strada, o quasi: un rendimento strepitoso. Nel ritorno invece abbiamo dovuto fare i conti con qualche assenza di troppo, a causa di infortuni o motivi personali vari ed eventuali: ogni domenica dovevo fare a meno di 5-6 elementi, era impossibile schierare la stessa formazione per due turni di seguito; si tratta comunque di una piccola flessione che nell'arco di un campionato ci può stare. Dal mese di marzo in poi, per fortuna, siamo tornati ai nostri livelli abituali».
Il 2 a 1 strappato in casa del Monte Alma ha messo definitivamente le ali ai rosso-blu. «Quella vittoria ci ha dato davvero una bella spinta verso la vittoria finale; se avessimo perso, il Ploaghe si sarebbe portato a sole due lunghezze dalla vetta, ed invece l'abbiamo spuntata noi, seppur con un uomo in meno per buona parte del match. Siamo stati bravi e pazienti a difendere il pareggio, anche se c'è da dire che loro hanno sfiorato il raddoppio più volte; nel finale poi è arrivato il gol del sorpasso, che a conti fatti è risultato fondamentale».

Il tecnico è stato bravissimo, inoltre, nella gestione dello spogliatoio. «Avevo a che fare con giocatori di spessore, dal carattere molto forte; a volte può capitare che nascano delle incomprensioni ed invece è andato tutto liscio: i ragazzi hanno sposato in pieno la causa, non c'è mai stato nessun problema tra di noi, anzi. Ho avuto a disposizione un gruppo fantastico, i meriti più grandi vanno a loro».
Con il titolo ormai in tasca è arrivato il momento di pianificare il futuro.
«Le prime mosse in questo senso spettano alla società: i dirigenti dovranno incontrarsi per capire come impostare la prossima stagione, io mi prenderò quindici giorni di riposo, poi ci siederemo attorno ad un tavolo e vedremo se le intenzioni convergono. Da parte mia ovviamente c'è la massima disponibilità a proseguire con questa avventura, qui mi sento come se fossi a casa mia: con il presidente Antonio Sanna c'è un ottimo rapporto e lui fa tanti sacrifici per il club, discorso che vale anche per tutte le altre persone che fanno parte del direttivo».
Fiori chiude con una dedica e un pensiero particolare. «Vorrei ringraziare innanzitutto mia moglie e mio figlio: quando fai l'allenatore, inevitabilmente, ti porti a casa le preoccupazioni e i patemi d'animo ma loro sono stati bravissimi a sopportarmi. Un pensiero speciale, però, va a Nicola Della Morte, venuto a mancare prematuramente in quella notte maledetta di un anno fa. Sicuramente ha fatto il tifo per noi da lassù; ci ha dato la forza per correre e lottare, il suo desiderio era appunto quello di riportare l'Ottava in Prima Categoria e noi abbiamo voluto fargli a tutti i costi questo regalo. I ragazzi erano motivatissimi, nelle partite ufficiali, negli allenamenti, nelle amichevoli. Questo successo è tutto per lui».

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2018/2019