«Possiamo fare bene anche in Prima Categoria»
Mister Puddu avvisa i suoi: «Orione, serve più cinismo»
L'entusiasmo in casa Orione è tanto, soprattutto dopo aver ottenuto tre punti pesantissimi nella sfida interna contro un ostico Girasole, squadra compatta, arcigna, determinata e caparbia: i ragazzi allenati da Paolo Puddu hanno confermato, per l'ennesima volta, di avere tutte le carte in regola per poter disputare un campionato tranquillo.
Ci sono, è normale, ancora diversi punti in cui sarà necessario migliorare, in vista del futuro prossimo, per risultare ancora più competitivi, soprattutto se si considera che l'Orione l'anno scorso militava nel campionato di Seconda Categoria: in questo senso, le prossime sfide contro Johannes, Ferrini Quartu e Cardedu saranno degli importanti momenti di crescita, oltre che dei banchi di prova sicuramente attendibili per capire il reale valore della compagine selargina.
Mister Puddu, siete reduci dalla vittoria sul Girasole: tre punti importanti e sofferti, forse anche troppo, visto che gli avversari hanno giocato gran parte della gara in inferiorità numerica.
«Ci siamo sicuramente espressi bene nella prima parte del match, dove avremmo potuto magari chiudere il discorso e fare meglio dal punto di vista del risultato.
Anche per quanto riguarda il secondo tempo l'analisi è simile: non siamo riusciti a sferrare il colpo del ko e gli avversari, bisogna dare loro il giusto merito, sono riusciti a rientrare in partita e a metterci in grossa difficoltà; sotto l'aspetto agonistico e della determinazione si sono dimostrati una squadra che non è seconda a nessuno, da questo punto di vista noi invece paghiamo ancora molto; è già capitato in altre circostanze di non riuscire a gestire la gara, a risultato quasi raggiunto, e di lasciare per strada punti preziosi; dobbiamo ancora crescere molto, in questo senso.
Stiamo lavorando proprio per riuscire a chiudere prima gli incontri e riuscire ad incrementare il numero di reti, anche se per il momento non mi posso assolutamente lamentare, visto che abbiamo segnato tanto; probabilmente dovremo riuscire a concedere meno in difesa e diventare più scaltri, furbi e smaliziati».
Quale è stato il problema più grande che avete incontrato nel salto dalla Seconda alla Prima Categoria?
«Le squadre giocano con un ritmo molto più alto, c'è più organizzazione tattica, ci sono meno errori individuali e di reparto; tutte le giocate devono essere fatte con più rapidità; l'esperienza, in questo senso, fa una grossa differenza.
Per quanto ci riguarda, stiamo cercando di sopperire alla mancanza di una punta centrale che è l'arma ideale per scardinare le difese chiuse e ben schierate; al momento stiamo cercando un po' di aggirare il problema concentrandoci su altri aspetti e altre caratteristiche, quelle che in definitiva sono emerse abbastanza bene domenica».
Avete totalizzato sedici punti dopo 12 giornate: si aspettava qualcosa in più oppure si ritiene soddisfatto?
«E' chiaro che quando si inizia un campionato si parte con tante incognite: noi abbiamo affrontato questa avventura in maniera serena, cercando per prima cosa di prendere confidenza con la categoria e con le sue difficoltà, cercando di capire quali potessero essere le nostre reali potenzialità
E' un torneo livellato, ci sono diverse squadre che hanno buoni organici ma al momento non è venuta fuori la cosiddetta 'ammazza-campionato'; c'è un livello agonistico importante ma sono convinto che anche noi possiamo fare la nostra parte; sarà importante imparare a gestire meglio le situazioni ma continuiamo il nostro lavoro serenamente, consapevoli di avere una discreta forza e tutte le potenzialità per disputare un campionato relativamente tranquillo.
Ci sono dieci o dodici squadre che si equivalgono, la differenza la faranno grinta, determinazione, concentrazione».
A proposito di grinta e determinazione, è proverbiale quella delle compagini ogliastrine: state trovando particolari difficoltà in questo senso?
«Conosciamo le loro caratteristiche, non sono sicuramente facili da gestire.
Fanno dell'attacco alla palla una delle loro armi migliori, insieme alle improvvise verticalizzazioni e alla grande profondità che riescono a dare alla manovra; si chiudono molto bene e cercano poi di offendere con i loro forti attaccanti: è così per l'Idolo, è così per il Girasole, per lo Jerzu e via dicendo.
Noi ci troviamo particolarmente in difficoltà quando riescono a mettere pressione al portatore di palla, ma allo stesso tempo riusciamo a metterli in difficoltà e ribaltare un po' la situazione quando riusciamo ad esprimerci al meglio, con dei buoni fraseggi, con azioni manovrate e corali.
Molto dipende anche dal modo con cui i ragazzi affrontano l'impegno e soprattutto moltissimo dipende dal modo in cui l'arbitro gestisce le varie situazioni: quando l'arbitro perde un po' il controllo del match ci capita spesso e volentieri di soccombere; è un elemento non trascurabile, soprattutto perchè il gioco del calcio è deciso frequentemente da episodi e le varie interpretazioni possono risultare fondamentali».
Tornando al match di domenica contro il Girasole, che partita è stata da questo punto di vista?
«La partita secondo me, in alcune sue fasi, non è stata gestita in maniera ottimale, come non sono state gestite in maniera ideale alcuni episodi nelle trasferte a Villasimius o contro la San Paolo.
Secondo me comunque le decisioni arbitrali non sono state decisive, anche perchè il direttore di gara ha interpretato tutto sommato correttamente gli episodi chiave del match.
Probabilmente qualche fallo non è stato sanzionato, e mi riferisco anche, ovviamente, a scorrettezze commesse dai miei ragazzi, ma non penso che questi episodi abbiano influito sul risultato.
Sicuramente è stata una partita molto accesa; il direttore di gara avrebbe potuto tranquillamente espellere diversi giocatori, anche tra le fila dell'Orione, sia chiaro; probabilmente se fossimo stati noi la squadra in trasferta saremmo usciti sconfitti dal confronto; queste cose nel calcio esistono e sono sempre esistite ma penso che alla fine dei giochi si compensino tranquillamente.
I punti che ci mancano li abbiamo persi esclusivamente a causa dei nostri limiti e dei nostri difetti, non vorrei essere male interpretato, ci tengo a chiarirlo».
Nelle prossime tre giornate affronterete Johannes, Ferrini Quartu e Cardedu: il girone d'andata si conclude con il botto.
«Abbiamo ancora in mente le due partite, giocate peraltro molto bene, contro Kosmoto Monastir e Girasole; sicuramente ripartiremo dalle buone cose fatte vedere in quelle due circostanze.
Tra queste due vittorie c'è stata anche la sconfitta, probabilmente immeritata, rimediata contro il Club San Paolo, dove peraltro non siamo andati malissimo, soprattutto nel primo tempo
Alla luce delle ultimissime esperienze, siamo consapevoli che tutte le partite presentato dei rischi e delle insidie, tuttavia contiamo di affrontare al meglio queste ultime tre sfide del girone d'andata, dove incontreremo delle squadre che devono fare punti e cercheranno quindi in tutti i modi di fare risultato.
Stiamo pian piano maturando sotto il profilo dell'esperienza, siamo riusciti a rialzarci dopo le sconfitte e questo non può che essere un vantaggio; nelle ultime 4 partite dell'anno faremo di tutto per aumentare il margine dalla zona retrocessione».