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Claudio Cordeddu, allenatore, Monastir
«Ringrazio il presidente Carboni, ho potuto allenare in Eccellenza»

Monastir, Cordeddu incassa l'esonero: «Mi dispiace ma sono sereno, ho dato il massimo. La squadra può salvarsi come ha fatto l'anno scorso»

È giovane, preparato e conosce le regole del gioco. Il Monastir perde quattro gare di fila, il vantaggio sulla zona playout si erode fino ad un punto e decide per l'esonero del tecnico (leggi l'articolo). Claudio Cordeddu incassa con amarezza la decisione del club e resta sereno: «Sono ovviamente dispiaciuto per esser stato sollevato dall'incarico ma nel mondo del calcio si sa comandano i risultati, se da metà dicembre in sei gare avevamo conquistato 12 punti con una media da squadra playoff nelle ultime 4 gare c'è stato il blackout, e il destino di noi tecnici è legato ai risultati. Ringrazio il Monastir per l'opportunità che mi ha concesso, quella di allenare in una categoria importante come l'Eccellenza, togliendomi grosse soddisfazioni che sono quelle di aver raggiunto la salvezza sebbene all'ultima giornata, e quest'anno di ottenere risultati importanti come battere la Torres, un club blasonato che non so se in carriera rincontrerò più. Ringrazio in particolar modo il presidente Marco Carboni, persona eccezionale e squisita, e Matteo Zanda un vero capitano, poi tutti coloro che hanno vestito la maglia del Monastir. Tra questi voglio citare Emiliano Melis, fin da quando ero nel settore giovanile del Selargius era il mio sogno poterlo schierare in campo, è arrivato quest'anno e sono stato felice di poter allenare una persona eccezionale, un professionista vero che avrebbe meritato più di quello che gli ha riservato la carriera. Domenica si è fratturato il polso e gli auguro una pronta guarigione. Un sentito ringraziamento va al mio staff, il preparatore dei portieri Andrea Vadilonga e i collaboratori tecnici Paolo Piludu e Glauco Mulas, persone stupende».

 

Il tecnico parla anche dell'obiettivo che stava inseguendo il Monastir: «Ero e rimango fiducioso che la stagione si chiuda con la salvezza, anche se ora c'è un solo punto di vantaggio sulla zona-playout. L'obiettivo che mi era stato chiesto era, come la scorsa stagione, di mantenere la categoria». Vista la campagna acquisti di dicembre, con gli arrivi di Chessa, Todde, Cocco e Cacciuto, si pensava ad una salvezza liscia. «I risultati di dicembre e gennaio sono stati molto incoraggianti e, probabilmente, nella testa di ognuno di noi ci si era illusi di poter arrivare anche a dar fastidio chi lottava in zona playoff. Un traguardo che forse puoi programmare ad inizio stagione e non col mercato di dicembre, un paio di gare puoi anche steccarle ma 4 sconfitte di fila sono tante per il valore dell'organico. Un vero e proprio blackout». Cordeddu analizza le quattro sconfitte: «La prima. in casa della Ferrini, è stata una gara aperta a tutti i risultati e lì non ho visto assolutamente dei segnali di cedimento. La gara che ha dato messaggi negativi è stata quella col Guspini, hanno vinto 3-0 con grandissimo merito e mai ci hanno permesso di stare in partita. Sul piano mentale quella sconfitta ha inciso per le gare successive. Devo dire che con l'Atletico Uri abbiamo cambiato qualcosina per via della forza degli avversari ma nonostante il punteggio dica altro abbiamo giocato bene. All'interno della squadra c'è un gruppo di giocatori con esperienza, si sapeva benissimo che dopo aver perso tre gare di fila, diventava fondamentale la gara di domenica col Tonara. Abbiamo fatto un primo tempo ottimo, andando in vantaggio e subendo il pari immeritatamente prima del riposo, nella ripresa ci sono stati gli altri due gol su palla inattiva. Anche la scorsa stagione passammo un periodo simile poi nelle ultime tre gare facemmo 7 punti per la salvezza. Sono tranquillo con me stesso e convinto di aver dato il massimo per le mie possibilità, ho la coscienza a posto e la vita continua».

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2017/2018
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