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Monastir, Scotto torna in pista: «Scelta coraggiosa? Sono un artigiano del calcio e ho tanto entusiasmo. A Tonara sarà subito battaglia»
«Che proposta dovevo aspettare? Mi hanno voluto»

Monastir, Scotto torna in pista: «Scelta coraggiosa? Sono un artigiano del calcio e ho tanto entusiasmo. A Tonara sarà subito battaglia»

Riparte dall'Eccellenza e da Monastir, da quasi 200 chilometri da casa ma per il sassarese Pierluigi Scotto era importante ritrovare il campo, una società con un progetto, una struttura adeguata al campionato e una squadra che possa recepire il suo credo calcistico. Nell'incontro che ha avuto con il presidente Marco Carboni, il vice Alfredo Deidda e il portiere-direttore sportivo Matteo Zanda l'ex allenatore dell'Olbia e del Latte Dolce ha ottenuto le risposte che voleva: «Sono un artigiano del calcio, ho voglia di fare e lavorare, nella vita nessuno ti regala niente e non c'è mai nulla di facile. Ho incontrato delle persone squisite e in gamba, la Kosmoto è una società che negli ultimi anni ha fatto molto ponderando i passi e lo ha fatto anche grazie al lavoro di chi mi ha preceduto. Con Riccardo Spini ci conosciamo e lo chiamerò al più presto».Il Presidente Marco Carboni si accorda con Pierluigi Scotto

 

 

Alla Kosmoto porterà le sue conoscenze di calcio e l'entusiasmo di chi è fermo da oltre un anno ma mai si è fermato. «Non sono arrugginito - precisa Scotto - mentalmente mi sono sempre allenato, non sono mai rimasto fermo, sebbene ho passato tanto tempo al parco col mio cane, Jamal. Ho guardato gare di Promozione, non solo quelle dell'Usinese dove gioca mio figlio Simone, di serie D ho visto le partite della Torres (dove gioca l'altro figlio Gigi, ndr), in Eccellenza spesso ho seguito il Latte Dolce in casa, mi piace vedere l'atteggiamento tattico delle squadre». E se la scelta della società campidanese di prendere un allenatore fuori dal giro dei "soliti nomi" può aver spiazzato e sorpreso la tifoseria biancoceleste, dall'altra parte l'aver accettato la proposta di guidare una squadra di Eccellenza, in una posizione di medio o bassa classifica, nonostante avesse un certo mercato anche in serie D non è stata considerata una pazzia. «Ma dovevo restare ad aspettare quale proposta? Qui c'è una società che mi ha voluto fortemente e l'ha dimostrato venendo fino a casa a fare la trattativa. Hanno entusiasmo quanto ne ho io. In tantissimi mi hanno sostenuto, ho ricevuto una marea di sms da parte di colleghi, giocatori, dirigenti e amici, anche l'Olbia ha scritto una nota che mi ha fatto piacere. E in famiglia sono contenti nel vedermi contento della scelta. Che per certi versi può sembrare coraggiosa, ma io sono molto carico e a mille conscio che ci sarà tanto da lavorare». Mister Scotto è già sul pezzo: «Abbiamo un calendario pauroso, domenica la trasferta a Tonara e poi, dopo la pausa, in 4 giorni giocheremo a San Teodoro e riceveremo in casa la Ferrini». Il lavoro dei prossimi tre giorni sarà focalizzato sulla gara in casa dei barbaricini: «Non voglio buttare adesso troppi concetti, faremo un lavoro introduttivo su cose che hanno già fatto ma sin da subito chiederò grande grinta, compattezza e motivazione. Quando ho guidato la Lanteri di Sassari in Seconda categoria ci allenavamo con a fianco la squadra di rugby, io porterò lo spirito di gruppo che c'è in quello sport. Bisogna andare a Tonara a fare battaglia perché non siamo messi bene in classifica». Subito punti e poi la sosta per andare più in profondità con gli allenamenti: «Avrò modo di spiegare i miei concetti sulla fase difensiva e come attaccare, lavoreremo nello specifico sui singoli reparti. Con me non ci sarà mai, neanche a fine campionato, una partitella scapoli e ammogliati, l'allenamento serve per migliorarci e va fatto con grande intensità perché poi te la ritrovi in campo». 

 

Una buona parte della squadra la conosce già: «Ho visto anche la gara che fece il Monastir contro il Latte Dolce. Zanda poi lo incontrai quand'era alla Nuorese, Fanni lo vidi al Sanluri e Caddeo è stato avversario nel Porto Torres. Poi Porcu, in coppia con Lantieri, era nel Castiadas di Piras, mentre Damiano mi fece gol quando giocava a Villacidro. Meloni mi impressionò molto nel Porto Corallo e Puddu fece una bella stagione nella Nuorese di Mereu. Garau ha un gran piede, col Selargius mi ha dato un bel dispiacere quando allenavo il Latte Dolce in serie D, spero di averlo in campo dopo la sosta. Anche Cois l'ho seguito negli anni passati alla Frassinetti. Mi hanno poi parlato bene dei giovani. Sin dall'inizio sarà difficile far vedere il calcio che piace a me, cresceremo pian piano tutti insieme, intanto voglio il fuoco in ogni tackle».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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