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Murru non si accontenta: «Salvezza dell'Azzurra è il traguardo minimo»
«Possiamo fare di più, già dall'anno prossimo»

Murru non si accontenta: «Salvezza dell'Azzurra è il traguardo minimo»

L'appetito vien mangiando: si potrebbe riassumere così la stagione dell'Azzurra Monserrato vista dal Presidente della società, Roberto Murru, che si gode la salvezza ottenuta con due giornate d'anticipo, un risultato eccezionale per una squadra che ha disputato il torneo di Seconda Categoria grazie al ripescaggio, ma che rilancia già la sfida in vista della prossima stagione: l'organico è assolutamente competitivo e grazie a qualche innesto l'Azzurra potrà togliersi tante altre soddisfazioni, senza doversi porsi nessun limite di sorta.

 

Presidente, l'Azzurra Monserrato è salva con due giornate d'anticipo: per una matricola si tratta di un risultato eccezionale, non crede?
«Si trattava sicuramente del nostro obbiettivo principale, anche se, secondo me, c'erano le potenzialità per fare ancora meglio; è andata così, non ci lamentiamo, ma avremmo potuto toglierci qualche soddisfazione in più.
Ovviamente, non dico che l'Azzurra avrebbe potuto competere con le prime della classe, perchè il divario c'è e si è visto tutto, ma potevamo arrivare secondo me tra le prime cinque; forse abbiamo puntato un po' troppo basso, accontentandoci della salvezza, che in effetti era il nostro traguardo minimo; ci rifaremo l'anno prossimo».

 

Si aspettava un campionato così difficile, monopolizzato letteralmente da Halley Assemini e Capoterra?
«Si sono attrezzate con l'intento di disputare una stagione da protagonisti, hanno dimostrato di meritare i risultati che hanno raggiunto.
Negli scontri con loro, soprattutto in casa, abbiamo fatto vedere ottime cose, strappando due pareggi importantissimi: 5 a 5 con il Capoterra e 1 a 1 con l'Halley; siamo tra le poche squadre che sono riuscite a rubare qualche punto, un motivo d'orgoglio in più che ci fa ben sperare per il futuro».

 

Siete partiti decisamente bene per poi accusare un piccolo calo nella parte centrale della stagione, almeno dal punto di vista dei risultati.
«Abbiamo pagato principalmente due cose: la prima è che, essendo stati ripescati dalla Terza Categoria, non c'è stato il tempo sufficiente per poter fare una discreta preparazione atletica, recuperando in corsa; questo ci ha permesso di partire più forte, visto che risultavamo meno imballati, ma poi lo abbiamo pagato quando le altre squadre sono cresciute sul piano fisico.
Alcune scelte prese dalla società, tra novembre e dicembre, hanno forse destabilizzato ulteriormente l'ambiente; il direttivo ha probabilmente commesso qualche errore quest'anno, ma sono tutti aspetti che ci permettono di incrementare il nostro bagaglio di esperienza in vista del futuro prossimo».

 

C'è qualcosa che le è piaciuto particolarmente della sua squadra quest'anno?
«Sono arrivate ottime risposte per quanto riguarda l'inserimento dei nuovi giovani, a partire da Luca Sirigu, passando per Matteo Sarrone, Mirko Perra, volto già noto in questa categoria, sino ad arrivare a Simone Loddo: sono le pedine su cui punteremo anche in futuro per allestire una squadra competitiva.
Ripartiremo da questo gruppo, anche se ci saranno delle novità: stiamo già contattando, con il direttore sportivo Stefano Siddi in prima linea, alcuni giovani davvero molto interessanti in vista della prossima stagione, che vedrà ancora protagonista, in panchina, il confermatissimo mister Marcello Salis; puntiamo ad avere un piano ben preciso già dal mese di giugno per avere il tempo necessario per prepararci al meglio».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
13 Ritorno
Girone A