Nuvoli e Falco, il Pula elimina il Carloforte

Continua la scalata al vertice del Pula di Giampaolo Zaccheddu capace di vincere otto delle ultime nove partite giocate. Nell'anticipo della 3ª giornata di ritorno i biancorossi hanno superato in casa il Carloforte per 2-0 consolidando il quarto posto a quota 33 e staccando ora di quattro punti i tabarchini di Poncellini.

La gara si mette subito bene per il Pula grazie allo strepitoso gol al 16' di Nuvoli. L'ex attaccante del Castelsardo semina una serie di avversari con dribbling delizioni e poi supera Pisano con un pallonetto sull'uscita del portiere carlofortino. Gli ospiti, dopo un tentativo dell'eterno Murru (ex del Pula ai tempi di Giorgio Asuni in Eccellenza) che impegna in diagonale Amedeo, potrebbero pareggiare i conti con Mileddu (finora 12 gol), atteso protagonista del match insieme con il capocannonere del torneo e trascinatore del Pula, Nunzio Falco con 13 reti. Entrata di Usai su Guarino e l'arbitro Curreli fischia il calcio di rigore: si incarica del tiro Mileddu, già tre centri dal dischetto in questa stagione, ma la palla è alta sulla trasversale della porta difesa da Amedeo.

Il Carloforte trova il pareggio a fine primo tempo con il colpo di testa di Mura ma il gol viene annullato per fuorigioco del centrocampista (altro ex della gara), che verrà poi espulso al 39' della ripresa, scatenando le proteste della panchina tabarchina.

Nella ripresa, i ragazzi cercano costantemente il pari che sfiorano con Murru e Mileddu ma si espongono ai contropiedi del Pula. In uno dei capovolgimenti di fronte dei biancorossi di casa il neo-entrato Manis al 35' si procura un calcio di rigore che l'ex olbiese Falco puntualmente realizza. La partita si chiude con un salvataggio di Gomez su Mileddu e l'espulsione di Delogu che era entrato al posto di Picciau. Con questi tre punti il Pula minaccia il trio di testa: il Sant'Elena è ora a 1 punto, il Villacidro a 3 e la capolista Siliqua a 4, tutt'e tre dovranno vincere rispettivamente contro Gemini, Porto Corallo e Arbus per rintuzzare l'attacco dei ragazzi di Zaccheddu.