Il tecnico: «Loro costruiti per vincere ma possiamo fare bene»
Olbia, Mignani non teme la Cremonese: «Andiamo a dimostrare di che pasta siamo fatti»
La fantastica rimonta con la Giana Erminio ha dato entusiasmo e consapevolezza di avere una certa forza ma l'Olbia è ora attesa da una trasferta quasi proibitiva. La Cremonese è un club blasonato che ha conosciuto la massima serie, è allenata da un tecnico esperto come Attilio Tesser (ex Cagliari), punta alla cadetteria ed è la terza forza del girone che ha perso solo una volta in 8 partite. Il tecnico dei bianchi Michele Mignani spiega cosa si aspetta dalla gara dello "Zini". «Con la Cremonese andiamo a dimostrare di che pasta siamo fatti - dice il mister durante la conferenza pre-gara riportata dal sito ufficiale del club - È una squadra che ha un passato importante, allestita per provare a vincere il campionato, con una allenatore di grande esperienza e con un curriculum importante e giocatori di grande valore tecnico e caratteriale. Affrontiamo il gigante con tanta voglia di andare a rompere le scatole, in campo si azzera tutto e si gioca sempre 11 contro 11. Dobbiamo avere rispetto, ma non temere nessun avversario. Per noi deve essere uno stimolo in più per dimostrare che possiamo fare bene contro chiunque».
L'Olbia al Nespoli ha un rendimento anche superiore alla stessa Cremonese che, tra le mura amiche, ha subito l'unica sconfitta stagionale ma Mignani non riesce a spiegare perché in trasferta la sua squadra ha conquistato solo uno degli undici punti in classifica: «È indubbio però che le statistiche e la storia dicono che in casa si facciano sempre più punti. Il nostro approccio alla gara è sempre lo stesso, non prepariamo le partite in trasferta per difenderci. Penso sia difficile cambiare filosofia e identità. Noi siamo così, non siamo capaci di partire difendendoci. Non è nemmeno un'idea che io sposo, perché sono convinto che ci siano più possibilità di perdere se ci si difende dal primo minuto piuttosto che se si prova a giocarla». Il fatto che il tecnico dei bianchi non rinunci al modulo col trequartista - benché Andrea Cossu sia indisponibile per squalifica - ha una spiegazione naturale: «Il 4-3-1-2 non è il solo modulo che mi piace, ma va da sé che avendo la fortuna di disporre di un giocatore come Cossu, lo schema di gioco è obbligato. Sicuramente prediligo giocare con due attaccanti, perché sono convinto che con certi movimenti si possa dare maggiore fastidio alla difesa avversaria. Mi piace molto giocare anche con l'uomo tra le linee e questo a prescindere dal modulo. Nel 3-5-2 e nel 4-4-2 mezzala ed esterno possono avanzare a seconda delle esigenze. Credo che l'uomo tra i reparti possa essere determinante e non per forza debba essere un giocatore creativo. Ricordo che qualche anno fa Boateng al Milan e Perrotta alla Roma interpretarono molto bene il ruolo». Oltre a Cossu l'Olbia non potrà disporre di Kouko, che si è infortunato in settimana e va ad allungare la lista degli indisponibili della quale fanno parte anche Pisano, Muroni e Feola.