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Olbia, poker nella pioggia e una promozione "D" personalità
Battuto 4-0 il Calangianus, ciao Eccellenza

Olbia, poker nella pioggia e una promozione "D" personalità

Missione compiuta e grande festa, sugli spalti, in campo, negli spogliatoi e dopo coi tifosi. L'Olbia ha battuto 4-0 il Calangianus nell'anticipo della 27esima giornata e ha vinto aritmeticamente il campionato di Eccellenza. Bastava un punto alla squadra di Mauro Giorico che, seppur priva di Siazzu e Aloia, è scesa in campo decisa a far sua l'intera posta. Gara archiviata in 22' con le reti di Tedde e la doppietta di Pozzebon, ad inizio ripresa il poker firmato da Melino. Grande gioia per la dirigenza olbiese capitanata da Pino Scanu che tre anni fa fece ripartire club dopo il fallimento e l'addio alla Lega Pro. Il Calangianus si è opposto finché ha potuto ma è stato travolto dalla grande voglia della capolista di archiviare subito la pratica, poi nella seconda parte dell'incontro i giallorossi di Tore Mamia sono riusciti ad evitare la goleada.

Primo tempo. Bruno Nespoli pieno nonostante una costante pioggia avesse fatto temere il peggio. La città ha risposto benissimo alla chiamata con la storia e ha potuto accompagnare la squadra in questo ritorno ad un campionato nazionale. Grande il tifo degli ultra che hanno cantato a squarciagola per tutti i 90' sfidando l'acqua e tanti gli applausi dei tifosi che hanno gremito la tribuna anche nella parte non coperta. Non c'erano le stelle ma la luce artificiale ha illuminato comunque l'atto finale dell'impresa di Di Gennaro e compagni partiti a spron battuto fin dal fischio d'inizio. Pressing alto dei bianchi vicini al gol al 9' con Pozzebon che colpisce il palo dopo che Tedde aveva rubato palla a Ledda e costretto alla respinta l'ex Nesta. Vantaggio rinviato al 16' quando Tedde, imbeccato da Di Gennaro, approfitta della corta respinta di Porto e infila in diagonale Nesta. Grande gioia per l'ex torresino che festeggia la rete col compagno La Rosa, partito in panchina. Sulle ali dell'entusiasmo l'Olbia raddoppia e triplica nel giro di 2'. Protagonista Pozzebon, autore di una grande gara, che devia sottoporta il cross basso di Tedde. Il centravanti romano poi scaglia in porta di potenza la respinta di Nesta sul gran tiro dai 25 metri di Tedde. Il portiere calangianese deve fare i conti col terreno viscido che rende impossibile bloccare i missili che i bianchi scagliano da tutte le posizioni. Nel finale del tempo l'Olbia vicino al gol con ancora con Tedde, Capuano, Di Gennaro e Pozzebon che manda fuori di testa il bel cross su calcio piazzato di Pala.

 

Secondo tempo. Subito il poker dei bianchi dopo appena 5'. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pala, Pozzebon devia in porta da distanza ravvicinata, Nesta respinge da campione ma non evita la capitolazione sul tap-in di Melino. Il Calangianus è inerme e incapace di impensierire il portiere Manis che ingaggia una lotta con l'acqua che non cessa di cadere. Una uscita di testa e qualche rinvio perché i giallorossi non pungono mai e passano tutta la ripresa ad evitare altri guai. Mister Giorico inizia la girandola dei cambi che porta in campo La Rosa, autore di una decina di tiri da fuori area alla ricerca del gol personale, di Lartey e dell'esordiente Murgia, classe 1997, e un grande avvenire davanti a sé viste le premesse della gara di ieri: buon dribbling, ottime sponde e bella personalità. La gara scivola via in attesa del fischio finale. Poi scoppia la festa con tanto di invasione di campo dei tifosi che spogliano i giocatori alla ricerca del ricordo storico. Negli spogliatoi gavettoni per tutti e bottigile di spumante stappate per omaggiare il campionato vinto dalla squadra più forte. La festa si è poi trasferita nella sede degli ultrà con giocatori (che indossavano la maglia celebrativa con la scritta "Olbia D personalità"), tecnici e dirigenti accolti da canti e cori e piatti di malloreddus e salsiccia cucinata sempre sotto la pioggia che ha voluto bagnare fino alla fine l'ingresso in serie D dell'Olbia. Per il futuro c'è tempo.

OLBIA 1905: Manis, Malesa, Loddo, Pala, Di Gennaro, Melino, Capuano (28' st A. Murgia), Piras (20' st Lartey), Pozzebon, Tedde, Masia (6' st La Rosa). A disp. Melis, Varrucciu, S. Spano, Scanu. All. Mauro Giorico.

CALANGIANUS: Nesta, Melis, Carrucciu, Ledda, Porto; Sias (35' st M. Spano), Gori, Fraschini, Magri; Sanna, Milia (16' st Inzaina). A disp. Ugnutu, Tusacciu, Romano, N. Murgia, Piseddu. All. Marino Onofrio (Tore Mamia squalificato).

ARBITRO: Deriu di Sassari.

RETI: 16' pt Tedde, 20' pt Pozzebon, 22' pt Pozzebon, 5' st Melino.

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Sardegna
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