«Possiamo costruire molte più occasioni»
Orione 96, Puddu non fa drammi: «Un pareggio che ci servirà per crescere»
In pochi si aspettavano una frenata da parte del lanciatissimo Orione 96, che nell'ultimo turno, in casa, contro lo Jerzu, è stato costretto ad accontentarsi di un punto, interrompendo così una cavalcata da applausi che aveva prodotto quattro vittorie consecutive, con relativo primo posto in classifica.
Mister Paolo Puddu però mantiene la calma e analizza con grande lucidità il messo passo falso rimediato dai suoi, scivolati ora a due lunghezze dalla vetta:
«Non ci siamo solo noi, in campo scendono anche i nostri avversari che, ormai l'abbiamo capito, danno il massimo sia sul piano tecnico che soprattutto delle motivazioni. Lo Jerzu ha disputato un'ottima gara: ben schierati, hanno corso per tutti i 90' e lottato su ogni pallone; in organico hanno diversi giocatori di grandissimo talento, e sono stati in grado di rispondere colpo su colpo alle nostre iniziative».
Applausi agli ogliastrini dunque, ma l'Orione ci ha messo sicuramente del suo.
«Non abbiamo rischiato tantissimo, anzi: siamo stati puniti in una delle rare occasioni che abbiamo concesso.
La mia squadra era un po' sottotono, macchinosa, impacciata: senza dubbio, abbiamo creato meno rispetto alle uscite precedenti, nonostante questo siamo stati in grado di costruire 4-5 palle gol nitidissime; se avessimo vinto non avremmo rubato assolutamente niente, anzi».
Niente drammi, dunque.
«Per stavolta non ci è andata bene, ma nel calcio gli episodi si compensano: nella precedente sfida probabilmente abbiamo incassato più di quanto meritassimo effettivamente».
Le grandi squadre sanno trarre enormi vantaggi anche dagli episodi meno fortunati: Puddu si augura che i suoi ragazzi siano in grado di reagire nel migliore dei modi.
«Se vogliamo crescere, dobbiamo tenere in grande considerazione questi piccoli, grandi segnali: capire dove si può migliorare, e concentrarci durante la settimana per risolvere questi aspetti specifici».
I vostri numeri in questo senso parlano chiaro: dietro siete praticamente perfetti (la difesa migliore del torneo con 2 reti al passivo ndr), davanti invece, un po' meno.
«Secondo me questa squadra ha le potenzialità per costruire molte più opportunità, in generale, a prescindere dal numero di reti che poi vengono segnate.
E' un discorso che riguarda il collettivo: per quanto riguarda la fase difensiva non ci sono problemi; ora dobbiamo trasferire gli stessi meccanismi, la stessa coesione, alla manovra d'attacco. Una volta che riusciremo a risolvere questa mancanza, potremmo ritenerci soddisfatti».
Dopo 4 giornate al vertice, per voi è giunto il momento di inseguire: pensa che questo possa rappresentare un problema per voi?
«L'obbiettivo è quello di crescere tutti assieme, e proporre possibilmente un buon gioco. Non mi interessa fare altri discorsi al momento, dobbiamo concentrarci esclusivamente su noi stessi. Se poi gli avversari saranno stati più bravi, ne prenderemo atto.
A tutti piace stare in vetta piuttosto che inseguire; vorrà dire che cercheremo di tornare al comando della classifica nel più breve tempo possibile, anche se il primo posto ora vale poco, conta soltanto alla fine del campionato».
Il match casalingo contro il Triei vi offre la possibilità di riscattarvi immediatamente.
«Mi aspetto molto: sono curioso di vedere se i miei giocatori riusciranno ad archiviare la sfida sfortunata di domenica scorsa, e a presentarsi in campo con il pieno di entusiasmo e di motivazioni».
Anche perchè non potete permettervi il lusso di perdere altro terreno: il Barisardo sta correndo come un treno.
«Il campionato è uno dei più impegnativi che io ricordi, c'è grande equilibrio, ogni partita sarà una battaglia. Spero di recuperare qualche acciaccato già a partire dalle prossime giornate, i conti li faremo in seguito».
In molti indicano l'Orione come la candidata principale alla vittoria finale.
«Ci assumiamo questa responsabilità, anche se non siamo di certo gli unici che hanno operato nel mercato estivo con l'intento di rafforzarsi. C'è grande consapevolezza della forza e dei mezzi di questa squadra, ora dobbiamo dimostrare, sul campo, quanto valiamo, con serenità e grande senso di responsabilità».