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Pani e Cardia, prove di festa: «Manca solo la matematica ma per il Sant'Elia il più è fatto»
Tecnico e presidente: «Il turnover arma vincente»

Pani e Cardia, prove di festa: «Manca solo la matematica ma per il Sant'Elia il più è fatto»

Il 3-1 a Muravera, in casa della vice-capolista, era l’ultimo sigillo da apporre a questa vittoria del campionato ormai imminente. Il Progetto Sant’Elia, quando mancano sei giornate al termine, ha 13 punti di vantaggio sugli stessi sarrabesi e sulla Torres. I cagliaritani hanno spazzato via ogni avversario e tramortito le speranze di chi, di volta in volta, ha tentato di mettere in discussione le leadership dei biancoblù.

 

Per Pani e Cardia manca solo la matematica per la promozione - Il tecnico Max Pani, imbattuto da 21 gare, è costretto ad ammettere che ormai il più è fatto: «Il 3-1 al Muravera non ci proietta matematicamente in serie D però ci dà una grossa spinta, tutto ci fa ben sperare per portare a casa questa promozione». Il presidente Franco Cardia ha stampato sul viso il sorriso di chi ha in pugno il campionato anche se le parole sono più orientate a bloccare ogni facile entusiasmo: «Mancano sei partite, dobbiamo continuare a stare concentrati sino a quando non avremo la certezza matematica della promozione».  La voglia di festeggiare subito è tanta ma mister Pani ha la soluzione, vecchia ma sempre efficace: «Il nostro spirito non deve cambiare neanche ora, ho sempre chiesto massimo impegno e di non guardare la classifica o gli avversari, ma solo a noi stessi. Dobbiamo cercare sempre il gioco, le soluzioni e il divertimento. Io sono contento perché alla fine i ragazzi mettono in pratica il mio pensiero e con la loro qualità stanno riuscendo meritatamente ad essere primi in classifica».

 

L'espulsione di Ezeadi decisiva per la rimonta - La gara di Muravera si era messa male dopo il vantaggio di Ezeadi al 5’ poi è cambiata del tutto dopo l’espulsione al 55’ dello stesso mediano nigeriano, fino a quel momento, il migliore della squadra di Senigagliesi. «È chiaro che siamo stati agevolati dall’espulsione di Ezeadi – ammette Pani – Il Muravera è un’ottima squadra che gioca bene al calcio ed è entrato in campo col piglio giusto. Nel primo tempo noi andavamo un pochino a rilento anche se abbiamo sempre cercato la via del gol, poi abbiamo cambiato marcia e c’è stata poca storia anche perché in dieci uomini loro non sono stati più pericolosi». Il presidente Cardia non ha mai tremato, nemmeno sullo svantaggio: «È stata una bellissima rete giunta su un nostro errore però non mi sono preoccupato più di tanto anche perché c’erano da giocare altri 85’, poi conosco la forza dei ragazzi, infatti la partita è cambiata totalmente al secondo tempo un po’ come era successo a Tortolì».

 

La capolista non perde mai la testa - Perché la capolista è andata altre volte in svantaggio, come a Olbia, Samassi e, appunto, Tortolì, ma ha mantenuto sempre la lucidità giusta per non soccombere. «Noi non dobbiamo mai perdere la testa, la mia squadra sa che quando capita di andare in svantaggio deve sempre continuare a giocare. Il Muravera dopo il gol e, soprattutto, con l’uomo in meno si è chiusa e ripartiva in contropiede, trovare spazi per giocare la palla in profondità era difficile, noi dovevamo cercare le fasce e poi sui cross che sono arrivati abbiamo segnato i tre gol». I cross deliziosi sono partiti dai piedi di Dessì e Manunza e le deviazioni vincenti dalle teste di Chessa, Bergese e Ibba. «Siamo molto forti sulle palle alte – rileva il patron – direi devastanti. Bergese si è ripetuto come in altre occasioni, Chessa è sempre all’altezza, Ibba poi è micidiale, è stato un po’ sfortunato in questi mesi però può decidere le gare da solo».  

 

Il turnover è l’arma vincente. «Ho tutti giocatori – dice Pani – sia quelli che partono dall’inizio che quelli che vengono con me in panchina, in grado di darmi la possibilità di cambiare tattica e volto alla gara, i ragazzi rispondono sempre alla grande». Il presidente annuisce: «Il turnover non cambia i valori in campo, a Muravera Ibba e Manunza sono entrati al posto di Cherchi e Atzori, sono tutti fortissimi e per me è una bella soddisfazione». Cardia poi si spinge oltre nei giudizi: «Tutti comunque hanno giocato il secondo tempo ad un livello molto alto però devo fare un apprezzamento particolare nei confronti di Cristian Dessì che ha corso tutta la partita e ha dato il massimo». E il 17enne Migoni? «Una bella scoperta  – continua Cardia – Da diversi mesi è la spina nel fianco delle difese avversarie, è la nostra mascotte ed è molto protetto anche dai senatori del gruppo».

 

L’entusiasmo del quartiere e la conferma di Pani - Un campionato di vertice che sta scatenando un intero quartiere. «C’è molto entusiasmo – dice Cardia – e la cosa mi sta meravigliando, con tutti i problemi che ha la borgata di Sant’Elia forse questo traguardo storico e inaspettato è vissuto come un riscatto». Una serie D da programmare per bene, magari ripartendo dal tecnico finora imbattuto. «Massimiliano Pani sta facendo molto bene – chiude il presidente –  probabilmente continuerà ad allenare questa squadra perché c’è uno spogliatoio che lo stima. Dovremo parlare però ci stiamo già organizzando per la serie D».

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
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Franco Cardia