Perra lancia il Selargius: «Battiamo la Viribus e mezza salvezza è in tasca»

Il Selargius ringrazia. In un angolino nascosto però, le mani un po’ se le starà mangiando. Perché, se è vero che un punto in trasferta non è mai da buttar via (specialmente se te la giochi in 10 contro 11 per tutto il secondo tempo), è altrettanto vero che per i granata di occasione persa, dopo la gara in casa del Cynthia, non si può non parlare. Soprattutto vista la sconfitta dell’Astrea, la squadra più vicina in classifica, che i ragazzi di Virgilio Perra stanno cercando di lasciarsi dietro, evitando così i temuti playout.

Un buon punto con l'uomo in meno - Ma il mister granata il bicchiere cerca di vederlo mezzo pieno: «La sconfitta dell’Astrea poteva essere messa in conto, anche perché giocava in trasferta – afferma Perra – Noi, alla fine abbiamo ottenuto un buon risultato e tenuto giù in classifica, oltre loro, anche il Cynthia. In 11 contro 11 – spiega – abbiamo dimostrato che avremmo potuto anche vincere. Dopo il secondo tempo, giocato in inferiorità numerica, è chiaro che lo 0-0 ci va bene. Non dimentichiamoci che i nostri avversari, in ogni partita, creano almeno 4-5 palle gol nitide; contro di noi, invece, non ci sono riusciti e questo vuol dire che anche dopo l’espulsione di Federico Melis ci siamo difesi molto bene».

Ennesima espulsione ma giustificata - Un’emergenza non di certo nuova, se si pensa ai numerosi cartellini rossi rimediati in questa stagione dai granata. «Federico è stato espulso per somma di ammonizioni – puntualizza però il tecnico – a causa di due falli di gioco che ci potevano stare. Questo vuol dire che il ragazzo ha temperamento anche fuori casa. L’arbitro poi, è stato abbastanza fiscale, ma questo tipo di espulsioni possono – tra virgolette – anche andare bene». Tempo per guardare indietro però, non ce n’è.

Con la Viribus Unitis si gioca alle 11 - Domenica, infatti, al “Virgilio Porcu” arriva la Viribus Unitis. Alle 11 del mattino «come contro il Castiadas. Chissà che non ci porti bene… Anche perché andremo ad affrontare una squadra che sta in alto in classifica e che sta lottando per i playoff. In rosa loro hanno inoltre due-tre giocatori bravi, di categoria superiore, come Sibilli che ha giocato in C1 o come Ottobre che non ci sarà perché è squalificato. Fuori casa sappiamo però che hanno stentato. Inoltre, la sconfitta dell’andata (per 2-1, maturata al 95’ dopo essere andati in vantaggio, ndr) ci brucia ancora. Ed i tre punti vorrebbero dire una mezza salvezza».

In casa va sempre tutto storto - Tanto importanti che, per motivare i suoi, Perra le prova tutte: «In casa iniziamo sempre con buoni propositi – sostiene il tecnico – poi ci gira sempre male, sarà che sbagliamo l’approccio. Tant’è che abbiamo ormai giocatori che qui partono rassegnati alla sconfitta. Domenica, prima della partita, mi tratterrò negli spogliatoi a parlare con i ragazzi giusto tre minuti, il tempo di comunicare la formazione e poco più. Poi possono fare quello che vogliono, so già che la sconfitta è in preventivo. Sto cercando chiaramente di spronarli – ammette alla fine il tecnico con un sorriso – speriamo che contro i campani sarà la volta buona».

Gli auguri alla neopromossa Sant’Elia - Chi invece il suo obiettivo l’ha già centrato è il Sant’Elia che il Selargius, dopo la promozione in Serie D, l’anno prossimo potrebbe trovarsi di fronte nel derby: «È un bel risultato perché innanzitutto è una squadra di Cagliari con programmi e prospettive – sostiene Perra – La categoria certo, è diversa dall’Eccellenza ma il presidente Cardia ha dimostrato in questi anni di saperci fare. Poi parla di strutture e di organizzazione e nel futuro sopravvivranno solo queste squadre. Qualche sarda inoltre quest’anno purtroppo retrocederà. Comunque, sperando di salvarci, sarà un bel derby».

Silvia Dell'Orto