Senes: «A viso aperto con la capolista e Monastir si va per vincere»
Porto Rotondo, brilla la stellina Bulla: «Il gol al Muravera? Che emozione. Crediamo alla salvezza, l'atteggiamento è quello giusto»
All'andata fece gol al Muravera, al ritorno si è ripetuto. Ma se quattro mesi fa Giovanni Bulla segnò uno dei due gol coi quali il Porto Rotondo fu battuto 5-2, questa volta la rete stava per valere la clamorosa vittoria contro la corazzata sarrabese. L'attaccante classe 2002, gettato nella mischia dal tecnico Marini ad inizio ripresa, ha battuto Mereu con un preciso tocco: «Il gol? C'era un po' d'ansia ma è andata bene, ho provato una grande emozione. Provo a segnare in ogni partita e faccio del mio meglio, sono giovane e l'Eccellenza è una categoria difficile. Il mio ruolo è attaccante esterno e mi sto trovando benissimo in prima squadra, spero di continuare così». Il 2-2 nel recupero ha strozzato l'urlo in gol dei galluresi: «Abbiamo provato in tutti i modi a portare a casa la vittoria, continueremo con questo atteggiamento perché ci crediamo in questa salvezza e tutti insieme speriamo di farcela». Volata con Stintino e Tonara per evitare l'ultima retrocessione diretta: «È tosta ma proveremo a fare punti anche in queste ultime due partite, sono molto importanti».
Il momentaneo 1-1 l'ha firmato Alessio Senes che parla così del suo giovane compagno di squadra: «Giovanni è un ragazzo positivo per il gruppo, si allena a tremila e si merita queste soddisfazioni. Sono contento per il gol che ha fatto e spero ne faccia altri». L'exc Calangianus si rammarica per il finale di gara col rigore di Meloni del 2-2: «Prima della partita avremmo firmato per un punto poi, per come si erano messe le cose, il pari ci sta stretto, abbiamo dimostrato di potercela giocare a viso aperto contro la corazzata del Muravera. Le decisioni dell'arbitro ci stanno ma c'è molto rammarico perché stavamo facendo un'impresa e due punti in più in classifica ci avrebbero permesso di agganciare il Tonara e giocare un eventuale playout in casa. D'altra parte ci rimane l'orgoglio di aver ottenuto un punto contro la miglior squadra del campionato e ci dà morale per andare a Monastir e cercare di fare tre punti. L'anno scorso sono andato via da quel campo quasi piangendo (sconfitto nei playout col Calangianus, ndr), questa volta spero di sorridare. Abbiamo dimostrato che la squadra non molla un centimetro, ci vogliamo salvare e c'è la testa giusta, abbiamo ribattuto colpo su colpo alla capolista senza paura».