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Seconda categoria
Serpi: «Squadra in ripresa, manteniamo l'umiltà»

Santadi: la calma dopo la tempesta

Nel calcio, per vincere, spesso non è sufficiente essere i più forti, o avere la rosa più competitiva; delle volte ciò che fa la differenza è la capacità di soffrire e superare i momenti difficili che si incontrano nell'arco di un campionato.
Il Santadi quest'anno ha vissuto due momenti ben distinti e diametralmente opposti: nelle prime nove giornate la squadra allenata da mister Tiziano Serpi è stata tra le migliori, con nove risultati utili consecutivi, di cui ben sette vittorie; a partire dallo sfortunatissimo confronto con l'Atletico Villaperuccio sono iniziati i problemi e di conseguenza, sono arrivate le sconfitte, ben cinque in sei gare, causate prevalentemente dagli infortuni e alle tante, troppe assenze, pesanti soprattutto per un organico comunque limitato come quello allestito dal Presidente Elio Sundas.
Nonostante tutto il Santadi ha saputo reagire, grazie alla forza del collettivo e alla determinazione del proprio tecnico: il secondo posto al momento, dopo la bella vittoria ottenuta in trasferta sul campo del San Sperate, dista soltanto 2 lunghezze; la squadra ha totalizzato, nelle ultime tre giornate disputate, ben sette punti ed è pronta ad affrontare la corazzata Tratalias nel big match della quarta giornata di ritorno; una gara che potrebbe cambiare radicalmente il campionato delle due formazioni.

 

Mister Serpi, il 5 a 1 con cui avete superato domenica il San Sperate racconta di una squadra che sta decisamente recuperando la condizione e la convinzione nei propri mezzi, dopo un periodo sicuramente non facile.
«Stiamo recuperando uno stato accettabile di forma, è stata una bella vittoria, arrivata al termine di una partita giocata benissimo da parte nostra.
C'è stata una buona reazione dopo un momento difficile, ora stiamo abbastanza bene a livello atletico e psicologico.
Abbiamo recuperato elementi importanti come il portiere, il nostro capitano Luca Bardi o come l'attaccante Checco Piredda; abbiamo lavorato molto bene durante le feste e stiamo cercando di lasciarci alle spalle quel momento di crisi che abbiamo attraversato, principalmente a causa di alcune pedine importantissime che non potevamo avere a disposizione.
Purtroppo la rosa del Santadi è molto ristretta, ci capita quindi di andare in difficoltà per ogni più piccola assenza.
Fortunatamente siamo riusciti a rimanere compatti ed umili; ci è dispiaciuto solo fare qualche brutta figura di troppo che onestamente avremmo voluto evitare, come ad esempio contro Iglesias e Fermassenti, ma molte volte quando le cose iniziano ad andare male vanno male per davvero e su più fronti; l'emergenza diventa per così dire difficilmente gestibile; conta poi che ci è capitato di perdere troppi punti su situazioni paradossali: quando vuoi sistemare le cose magari ti butti all'attacco in maniera se vuoi anche irrazionale e subisci il gol in contropiede che ti fa perdere la partita; c'è da dire che ci sta capitando di prendere troppe reti ultimamente; un po' di esperienza in più ci avrebbe aiutato probabilmente a non commettere questi errori.
Nella prima parte di stagione ci siamo comportati molto bene con nove risultati utili consecutivi, di cui sette vittorie; il derby con il Villaperuccio è stata un po' la svolta negativa della nostra stagione, con l'infortunio abbastanza grave al portiere; in quell'occasione il gioco è stato fermo quasi 25 minuti, abbiamo subito un rigore contro e dopo quell'episodio siamo entrati in confusione, perdendo 1 a 0.
L'unico problema è, come ti dicevo prima, una rosa un po' corta, una situazione difficile soprattutto perchè non abbiamo a disposizione un settore giovanile, ma per un campionato di Seconda Categoria va bene così, non possiamo lamentarci, non si possono avere a disposizione organici stratosferici, la nostra missione è quella di divertirci il più possibile, poi ovviamente fa piacere vincere, perchè comunque la squadra è composta da ottimi elementi, ragazzi validissimi anche dal punto di vista umano che si allenano con grande intensità e grande professionalità.
Diciamo che è stato un calo fisiologico, causato da molteplici fattori, in un certo senso è stato quasi inevitabile che le cose andassero così, soprattutto con gli infortuni che abbiamo avuto.
Considera che Mattia Diana, acquistato dall'Atletico Narcao, ha fatto un allenamento e poi si è dovuto fermare: è un giocatore che può fare la differenza, che nei miei piani avrebbe dovuto sostituire un ragazzo che ci ha lasciato per andare in Inghilterra a lavorare; Fabrizio Anedda, invece, si è fratturato il braccio alla seconda giornata; sono tutti episodi che non si possono prevedere ma che possono compromettere un'intera stagione.
Io alleno da più di 20 anni, ma sinceramente non mi era mai capitato di affrontare una situazione così grave, con elementi costretti a saltare gran parte della stagione per traumi così importanti: dopo infortuni del genere, soprattutto per un dilettante, è difficile poi riacquistare uno stato di forma decente; sono tutti contrattempi comunque che fanno parte del gioco, dobbiamo metterli in conto ed accettarli».

 

Nonostante tutto il Santadi è riuscito a riprendersi in maniera brillante: al momento siete a due punti dal secondo posto occupato dal Tratalias, e domenica c'è lo scontro diretto; che partita si aspetta?
«Noi siamo tranquilli, non abbiamo particolari assilli od obbiettivi. Andiamo a giocarci il prossimo match e tutti quelli che ci separano dalla fine del torneo con grande serenità; l'unico rammarico è appunto non avere qualche giocatore in più a disposizione, l'emergenza in questo senso non si è ancora risolta del tutto ma non ci sentiamo assolutamente battuti.
A livello atletico e psicologico stiamo molto bene, anche se c'è da dire che la serenità non ci è mai mancata».

 

C'è qualche errore particolare che non dovete commettere domenica, alla luce anche di questa crisi che vi state finalmente lasciando alle spalle?
«Errori se ne commettono tanti, in ogni partita.
Io penso che loro siano più forti di noi, ho avuto modo di seguirli diverse volte e mi son reso conto che hanno giocatori di categoria superiore, parlo di Riep, Floris, Pinna, Becciu, Fenu, Carrus; sono tutti in grado di risolvere la partita con una invenzione in qualsiasi momento.
Noi dovremo essere bravi a stare il più uniti, compatti e concentrati possibile; la nostra forza è quella del collettivo, anche noi abbiamo buoni interpreti ma onestamente non possiamo competere su questo piano.
Il Tratalias ha l'ambizione di salire di categoria e il loro Presidente ha allestito una squadra assolutamente competitiva per questo scopo; nel mercato invernale si sono ulteriormente rinforzati e non sarà per niente facile batterli, anche se hanno perso, probabilmente in maniera immeritata, il confronto con il Bugerru; il nostro discorso è diverso: per noi è già un'impresa riuscire ad ottenere i risultati attuali operando in una realtà come Santadi; il dottor Elio Sundas, il nostro Presidente, sta facendo già il massimo; non abbiamo niente da rimproverarci al momento.
Non sto dicendo che ci stiamo arrendendo prima di giocare la partita, anzi; la nostra intenzione è quella di dare filo da torcere agli avversari, cercando di offrire un bello spettacolo per i tifosi, e a Tratalias sono in tanti, che verranno ad assistere alla gara: questo è l'augurio più bello che possiamo farci.
Sicuramente non faremo nessun dramma se dovessimo perdere, ma penseremo alla partita successiva cercando di riscattarci».

 

Pensa che la Fermassenti, che comanda la classifica con 40 punti, sia definitivamente in fuga o è ancora troppo presto per dirlo?
«Non saprei dirti; la Fermassenti sta vivendo un anno magico, dove gli riesce tutto.
Non hanno attraversato grosse crisi, sono sempre stati continui, anche se penso che tutte le squadre nell'arco di una stagione si trovano davanti ad un calo fisiologico nel rendimento e quindi nei risultati; dipende da come sapranno affrontare queste eventuali difficoltà, ma per il momento si stanno comportando molto bene: vincono molte partite di misura è questo è uno dei sintomi più chiari della loro forza e della loro determinazione; si tratta di un capolavoro, che non può comunque prescindere dall'assoluto valore dei giocatori che hanno in organico, come Carrus, ex Sant'Antioco; meritano la posizione che occupano al momento per quanto stanno facendo vedere domenica dopo domenica».

In questo articolo
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2012/2013
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Girone B