Derby fra 2 giornate ma è anche lotta coi laziali
Selargius e Arzachena vicine alla sfida diretta per non retrocedere ma nel mirino c'è pure il Palestrina
Non c'è da stare allegri ma già lo si era intuita che le squadre sarde di serie D avrebbero faticato non poco per mantenere la categoria. Innanzitutto era palese a dicembre che della pattuglia isolana la candidata numero uno alla retrocessione era il Porto Torres le cui condizioni economiche societarie non potevano non portare a dover chiudere la stagione con una squadra di ragazzini affiancati da qualche buon svincolato sardo che aveva calcato i campi di serie D. Per l'altro posto che porta direttamente in Eccellenza la classifica parla chiaro: Arzachena penultimo con 22 punti e Selargius a 23.
Una sfida fratricida che il prossimo 16 marzo (fra due giornate) avrà un primo e drammatico assaggio nello scontro diretto del Virgilio Porcu che, pronostici alla mano, dovrebbe giocarsi a posizioni invertite. Infatti, domenica prossima l'Arzachena ospita il Porto Torres e non è minimamente preso in esame in casa smeraldina un risultato diverso dalla vittoria mentre il Selargius gioca in casa dell'Anziolavinio che è in piena lotta playoff e ha un rendimento nel girone di ritorno che la colloca alle spalle del solo San Cesareo (17 punti contro i 19 dell'attuale capolista). Sarà già molto tornare in Sardegna imbattuti se poi Porcu e compagni facessero l'impresa allora il finale di stagione avrebbe colori finalmente più rosa.
In ogni caso, non necessariamente smeraldini e granata sarebbero i soli a dover lottare per evitare la retrocessione diretta perché entrambe hanno nel mirino e a non tanta distanza (4 e 3 punti) il Palestrina che sia i ragazzi di Pietro Infantino che quelli di Vincenzo Fadda affronteranno in casa rispettivamente alla quintultima e terzultima giornata. Trascinare al penultimo posto la squadra del capocannoniere del torneo Michele Gallaccio (18 reti) è un'ipotesi tutt'altro che remota anche perché le prossime sfide degli arancio-verde di Salvatore Cangiano sono impegnative: Terracina e San Cesareo fuori, Isola Liri in casa. Da non scartare, invece, un'altra ipotesi ed è quella che continui la discesa del S.Maria Mole Marino dopo la scontata vittoria di domenica scorsa in casa del Porto Torres che l'ha collocato a quota 30. La situazione societaria dei biancazzurri è precaria (via il presidente De Simone che aveva condotto il club per 25 anni), il rendimento dell'ex squadra di Bruno Incarbona - poi sostituito per 4 giornate in panchina dal nuovo presidente munito di patentino Angelo Rinaldi prima della nomina di Sergio La Cava - nel girone di ritorno è estremamente negativo: solo 5 punti - 3 dei quali col Porto Torres - 2 pareggi - giunti in rimonta contro il Selargius e l'Astrea - e ben 5 sconfitte. Molto dipenderà dalle prossime tre partite di Rocchi e compagni contro avversari di centroclassifica come Isola Liri e Sora o in grande ascesa come il Maccarese.
A margine di questi due scenari che, nella migliore delle ipotesi eviterebbe alla pattuglia sarda di perdere subito un altro componente, è capire se nella palude dei playout potrà essere inghiottita. Le ultime 5 giornate dicono che il Budoni si è complicata maledettamente la vita perdendo 5 gare di fila mentre il Latte Dolce - nello stesso lasso di giornate - ha recuperato ben 8 punti alla squadra di Raffaele Cerbone tirandosi per ora fuori dalla zona spareggi. Se i galluresi dovranno immediatamente troncare questo trend negativo a partire dal difficile derby in casa dell'Olbia, il Latte Dolce proverà a misurare questa sua accresciuta dimensione - grazie alle due vittorie di fila per 1-0 - ospitando la Lupa Roma reduce da tre sconfitte di fila in casa che le hanno fatto perdere il primato a vantaggio del San Cesareo.