Il ds Manunta: «Tutti uniti per far ripartire il club dalla Terza»
Sorso, chiarite le posizioni e prevale il buon senso, il presidente Fenu: «Ritirerò la richiesta di riammissione, grande rispetto verso la Figc»
La notte porta consiglio e, alla società del Sorso, restituisce quell'unione di intenti che ha portato il club romangino a sfiorare la serie D attraverso le sfide dei playoff nazionali. Ma dalla sconfitta nei minuti di recupero della sfida contro il Pomezia dello scorso 26 maggio, che non ha permesso alla squadra di Scotto di accedere alla finalissima, si è creato un corto circuito che ha portato addirittura alla rinuncia alla partecipazione non solo al campionato di Eccellenza ma anche a quelli delle categorie inferiori. Una decisione presa ad inizio agosto da Beniamino Manunta, che del club è stato presidente, allenatore e, ultimamente, direttore sportivo, e che si è sempre assunto la responsabilità di una scelta così forte (leggi qui). Una decisione che l'attuale presidente Pier Mario Fenu ha provato a contrastare tentando di ingaggiare una battaglia con la Federazione regionale alla quale ha chiesto, nei giorni scorsi, la riammissione al campionato di competenza o, in subordine, a quello di Promozione (leggi qui).
Ma, dopo una notte e con la mente più fredda, in seno alla società del Sorso prevale il buon senso e l'incontro avuto tra il diesse Manunta, il presidente Fenu e i maggiori sostenitori del club dal punto di vista economico Antonello Zappino (ex presidente fino a due campionati fa) e Fabio Polo (vice-presidente), porta a chiarire le diverse posizioni e a far tornare quell'unità di intenti almeno per gestire l'attuale momento senza più il calcio giocato ai massimi livelli. Un passo indietro lo fa Pier Mario Fenu che rinuncia ad andare allo scontro con il Comitato Regionale: «Presa visione di tutta la la documentazione circa il tentativo di iscrizione prima e la rinuncia poi al campionato di Eccellenza, ritirerò la richiesta di riammissione della società. Non vogliamo creare ulteriori fastidi alla Federazione che deve poter gestire al meglio i diversi campionati con alle porte le prime gare ufficiali. Tutto il Sorso calcio nutre grande rispetto verso il presidente Cadoni e i componenti del consiglio direttivo per l'egregio lavoro sinora svolto».
A Beniamino Manunta resta il dispiacere nell'aver staccato la spina alla società: «Non c'erano le condizioni economiche per formare una squadra per l'Eccellenza e quelle logistiche per gli allenamenti e le gare ufficiali lontano dalla Piramide. Siamo con la coscienza a posto anche con la Federazione avendo evitato di falsare il campionato principe del calcio sardo. Per quanto sia stata dolorosa questa decisione ricordo che abbiamo chiesto aiuto a tutti e tutte le porte da noi bussate sono rimaste chiuse, né si è fatto avanti nessuno per rilevare a costo zero la società nonostante i numerosi appelli. D'altronde non si può pretendere che ci si giochino i risparmi personali o si continui a chiedere ulteriori sacrifici a chi ha già messo tanti denari in questi due anni. Ora, a seguito dei chiarimenti che abbiamo avuto in seno alla dirigenza, posso confermare che il Sorso calcio non muore ma ripartirà dalla Terza categoria, non c'è niente di male visto che lo fanno altre grosse piazze come Castelsardo e Alghero. Con la ritrovata serenità e il massimo rispetto tra noi dirigenti, vogliamo ripartire con l'intento di far tornare il Sorso dove merita per storia e blasone».