La Lega: senza stadi a norma domande inutili
Torres, c'è uno spiraglio per il ripescaggio in serie C ma l'ostacolo è il Vanni Sanna
È passata quasi una settimana dalla sconfitta a Forlì che ha sancito la retrocessione sul campo dopo ventitré anni in Serie D della Torres. Il tonfo clamoroso in Romagna non è ancora andato giù ai tifosi rossoblù che sul web non mancano di lanciare accuse dirette a giocatori e società. Però, c’è una speranza per il club sassarese di evitare il ritorno tra i dilettanti: i ripescaggi. Le speranze sono legate alle difficoltà finanziarie di alcune società, come Nocerina che, è stata cancellata dalla giustizia sportiva. Ai campani si è aggiunta anche l’Ischia, con la compagine siciliana che è sul punto di dire addio definitivamente alla categoria, liberando un altro posto. Martedì, dopo il Consiglio Federale in Lega, il presidente Mario Macalli ha reso noti i criteri che le squadre aventi intenzione di presentare domanda di ripescaggio dovranno rispettare. Macalli ha ribadito quali siano i criteri: «Il primo è il bacino di utenza, il secondo sono gli incassi certificati e il terzo è la storia, quindi non è detto che una squadra che non vada in finale non possa essere ripescata. Aggiungiamo che le squadre che non hanno i campi a norma è inutile che facciamo richiesta di ripescaggio, altrimenti non si va da nessuna parte». Anche dal punto di vista delle garanzie ci sono delle novità: «È stata abolita la fideiussone suppletiva, quindi le società che volessero fare ripescaggio non debbono spendere quei seicentomila euro che servivano oltre ai seicentomila euro di prammatica. Queste sono le regole per chi vuole essere ripescato».
La Torres ha più che una buona possibilità di esser ripescata: prima di tutto ha un buon piazzamento in classifica avendo anche disputato le semifinali dei playoff (50%), ha una lunga tradizione nei campionati professionistici (25%), ed ha inoltre una buona posizione nella graduatoria relativa al pubblico, che va dalla stagione 2008/2009 a quella 2012/2013 (25%). L’unico nodo da sciogliere è quello dell’inagibilità dello stadio “Vanni Sanna”, che è stato reso accessibile per questa stagione solo sotto deroga e con alcuni settori chiusi. Ora non resta che attendere la conclusione di tutte le gare playoff e risolvere la questione stadio per inoltrare la domanda di ripescaggio, ma senza il problema dell’impianto di gioco, e visto anche la rinuncia di alcune società che sicuramente aumenteranno con il passare del tempo, la Torres avrebbe di nuovo un piede in Lega Pro.
Pietro Piga