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Prima Categoria
«Stagione condizionata da troppi pareggi»

Ultima spiaggia per il Borore, Mureddu: «Lotteremo sino alla fine»

Un vero e proprio miracolo: è quello che servirebbe al Borore in questi ultimi 270 minuti di campionato, considerando la situazione in classifica decisamente critica: i 21 punti ottenuti sino ad ora valgono infatti soltanto il penultimo posto e di conseguenza la retrocessione diretta senza nemmeno passare per lo spareggio play-out.
I ragazzi allenati da Massimo Mureddu sono appesi ad un filo: ottenere il bottino pieno nelle prossime tre partite, a cominciare dal delicatissimo derby contro una Macomerese che ormai ha pochissimo da chiedere a questo campionato, è un imperativo che pesa come un macigno su una squadra che, per stessa ammissione del tecnico, non attraversa ovviamente un momento brillante soprattutto dal punto di vista del morale ma che è pronta a tentare il tutto per tutto e ad onorare questo torneo sino alla fine

 

Mister Mureddu, siete reduci dalla sconfitta casalinga rimediata nella sfida contro la capolista Aritzo, che in questo momento non è esattamente l'avversario più comodo da affrontare per guadagnare punti salvezza.
«Si, per noi in questo momento decisamente critico non è facile trovare le energie necessarie per affrontare la capolista, una squadra ben organizzata che ha in organico elementi di categoria superiore.
Domenica siamo anche partiti bene, tenendo discretamente il campo per 35 minuti, sino alla loro prima rete; è inutile dire che il raddoppio ci ha tagliato le gambe e nella ripresa non c'è stata più storia, le due squadre hanno giocato a bassi ritmi ma noi non siamo stati assolutamente in grado di reagire».

 

Quale è stata la difficoltà più grande che avete incontrato in quest'ultimo periodo? La vittoria manca ormai da undici partite.
«Abbiamo avuto grossissimi problemi a portare a casa il risultato pieno; per tutto il campionato ci siamo arenati con dei pareggi, che non ci permettevano di dare nuova linfa alla nostra classifica.
Nella prima parte del campionato abbiamo disputato delle ottime partite, dove probabilmente meritavamo qualcosa in più: come sai bene due vittorie sono molto meglio di quattro pareggi, la nostra stagione si riassume con questa constatazione; l'astinenza prolungata dai tre punti ci ha un po' tagliato le gambe, anche dal punto di vista del morale».

 

Si aspettava un campionato così difficile?
«Sinceramente, ad inizio campionato eravamo tutti molto fiduciosi, ma il nostro girone comunque è molto equilibrato e difficile, la classifica in questo senso parla chiaro: tutte le squadre mettono in campo un perfetto mix di grinta e tecnica, noi pensavamo di avere tutte le carte in regola per giocarcela alla pari con le nostre avversarie ma nei momenti topici del campionato ci sono venute a mancare, per squalifica e per infortunio, molte pedine fondamentali e questo non ci ha permesso di raggiungere quella continuità di risultati che sarebbe stata utile magari per poterci giocare la salvezza sino all'ultimo.
A conferma di quanto ti ho detto, basti pensare che la Gesturese è riuscita a strappare un pareggio a Bonorva sfatando tutti i pronostici della vigilia; ogni partita è aperta ad ogni tipo di risultato, si possono perdere punti in qualsiasi campo».

 

Dati alla mano, quello del Borore è l'attacco peggiore dell'intero torneo: forse è proprio questo il vostro tallone d'Achille.
«E' un problema che il Borore si porta dietro da un po' di anni, è un aspetto su cui dovremmo necessariamente ragionare, per riuscire finalmente a risolverlo: spesso non siamo riusciti a concretizzare l'enorme lavoro della squadra, ci manca proprio il finalizzatore che ti permette di portare i punti a casa, come succede per le altre squadre; in più occasioni non siamo riusciti proprio a chiudere la partita, subendo poi la rimonta degli avversari.
Il collettivo comunque si è sempre impegnato al massimo, mettendosi a disposizione e lavorando con grande intensità, non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi».

 

La matematica non vi ha ancora condannato, avete dunque ancora qualche chance per guadagnare la salvezza anche se, ad essere onesti, servirà un vero e proprio miracolo.
«Il calendario è decisamente in salita: domenica andremo a Macomer per giocare il derby, che è sempre una partita particolare; noi cercheremo di lottare sino alla fine, ci troviamo ormai con l'acqua alla gola, dobbiamo vincere tutte e tre le partite, sperando che le nostre dirette avversarie perdano qualche punto per strada; cercheremo di onorare il campionato sino alla fine, come abbiamo fatto domenica con l'Aritzo e come faremo tra due turni con il Bonorva; il nostro obbiettivo è comunque provarci sino alla fine».

In questo articolo
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2012/2013
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Girone C