«La Coppa di Promozione? Una crescita per i nostri giovani»
Vecchio Borgo, Murgia: «Insegniamo i valori dello sport ai ragazzi di Sant'Elia»
Il Vecchio Borgo è una delle cinque squadre di Prima categoria che il Comitato Regionale ha inserito per arricchire l'offerta della Coppa Italia di Promozione. La squadra di Sant'Elia ha esordito giovedì nella sfida contro il Castiadas, persa 3-1 dopo un primo tempo giocato ad armi pari e chiuso con lo 0-0. Ora la qualificazione si deciderà nell'ultima gara col Selargius, che passerà il turno anche con un pareggio.
Il tecnico dei cagliaritani Miro Murgia si prende il massimo da queste gare ufficiali: «Per noi è una novità partecipare alla Coppa Italia di Promozione e diventa un allenamento importante contro squadre di altra categoria. Un bel banco di prova che ci permette di essere messi sotto pressione, l'occasione per i miei ragazzi di fare ulteriore esperienza e di farmi vedere le loro qualità. La nostra squadra è molto giovane e sono contento della prestazione fatta col Castiadas. Nel primo tempo li abbiamo contenuti avendo anche qualche occasione, nella ripresa per loro sono entrati giocatori di spessore che hanno fatto gol di pregevole qualità e la loro forza è venuta giustamente fuori».
Il Vecchio Borgo passa dal girone B, chiuso alle spalle della Gialeto, a quello A con l'esordio ad Ulassai per domenica 24: «Quest'anno il cambio girone ci riporta in quello più familiare per la Prima categoria, con un livello altissimo grazie alla presenza di ogliastrine come Baunese e Jerzu, di una neopromossa come l'Uta che arriva da due promozioni consecutive, del Quartu 2000 e del Sestu che, con Madau in panchina, punterà in alto. Noi proveremo a valorizzare i giovani e a dar fastidio a qualcuna di loro. Anche l'anno scorso siamo partiti in sordina chiudendo al secondo posto con un grande lavoro, lo stesso faremo quest'anno ma per puntare a vincere il campionato bisogna fare come le altre, cioè avere soldi da investire per costruire una squadra forte». La vittoria del Vecchio Borgo è quella di offrire un'opportunità di sport ai ragazzi di Sant'Elia: «Una volta che siamo riusciti ad avere il nostro campo abbiamo ricreato una categoria molto importante come la Juniores, coinvolgendo i ragazzi di una fascia di età tra i 16 e 18 anni che è quella più a rischio, insegnare loro i valori dello sport e l'importanza di appartenere ad un gruppo. Da noi, inoltre, da due anni la scuola calcio è gratuita, così come il camp estivo. Con piacere lavoriamo nel sociale nel nostro quartiere».