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Giancarlo Boi, allenatore, Abbasanta
«Per noi saranno tutte finali, contro il Santa Giusta sfida dal sapore particolare»

Abbasanta a caccia della vetta, Boi: «Se vogliamo raggiungere il Borore non possiamo più sbagliare»

Giancarlo Boi si è tuffato nell'avventura targata Abbasanta con il massimo dell'entusiasmo, ma il compito che lo aspetta non è sicuramente dei più semplici: il Borore infatti continua a spingere fortissimo, in vetta alla classifica, con un vantaggio di cinque lunghezze sui bianco-rossi che hanno il compito, da condividere ormai solo con il Santa Giusta, di tenere vivo l'interesse per la vittoria finale in un torneo che ha trovato, un po' a sorpresa a dire il vero, la sua autentica regina. Dopo il mezzo passo falso rappresentato dal 3 a 3 rimediato in casa di un cliente ostico come la San Marco, Puddu e soci sono riusciti a ripartire di slancio nella sfida casalinga contro la Tonarese e ora si preparano al confronto, da dentro o fuori, proprio con i giallo-verdi guidati da mister Cuccu. Per il giovane tecnico, che nei suoi trascorsi alla Tharros ha avuto modo di imparare tantissimo da due allenatori preparati come Andrea Contini e Matteo Serra, un'altra sfida dall'altissimo tasso di difficoltà, con le possibilità di errore ridotte gioco forza ai minimi termini.

«Nell'ultima uscita le cose sono andate piuttosto bene, soprattutto grazie ad un primo tempo giocato con il piglio giusto e la dose di intensità necessaria che peraltro avevo chiesto esplicitamente ai miei. Nonostante fossimo alle prese con qualche assenza per via delle squalifiche, chi è sceso in campo ha dato il massimo, una cosa che non può che lasciarmi fiducioso per il futuro. Il nostro obbiettivo — dichiara senza mezzi termini Boi — è quello di raggiungere il Borore». Per farlo però, i bianco-rossi non possono più sbagliare. «E allo stesso tempo sperare in un passo falso della capolista, per poi giocarci tutte le nostre chance nello scontro diretto in casa. Ci aspettano nove finali, è inutile ribadire che dobbiamo vincerle tutte».


Contro la San Marco invece è arrivato solo un punticino. «Mancavano sei ragazzi: quattro per influenza, uno per infortunio e un altro fuori per le decisioni del Giudice Sportivo. Abbiamo peccato un po' sul piano dell'esperienza, in campo c'erano quattro fuori quota, un 2002, due del 2001 e uno del 2000. Sul 2-0, se fossimo stati al completo, con tutti i titolari, penso non avremmo avuto problemi a portare a casa il risultato. È un episodio che comunque ci ha insegnato tanto».


La prossima sfida in programma con il Santa Giusta è una tappa decisiva per la rincorsa al primo posto. «Penso che sarà una partita equilibratissima, noi andremo chiaramente per cercare di vincere, cosa che ovviamente vorranno fare anche i nostri avversari. Conosco l'allenatore e anche molti dei giocatori in rosa, ci sono 7-8 elementi ex Tharros che sono stati miei compagni di squadra, per me è una sorta di derby». Boi ha voltato pagina dopo la bellissima parentesi con gli oristanesi. «Qui ho trovato una società seria, con tante ambizioni e un gruppo ben nutrito di dirigenti. Ho a disposizione un organico ottimo, che può dare ancora tanto da qui alla fine».


La situazione al suo arrivo però non era delle migliori, soprattutto per quanto riguarda il morale. «I ragazzi non credevano nelle loro potenzialità, una cosa su cui peraltro stiamo ancora lavorando, ma ora posso dire che siamo finalmente sulla buona strada». La capolista intanto continua a navigare con il vento in poppa, sorprendendo un po' tutti: difficile alla vigilia immaginare una situazione del genere. «Devo essere sincero, non conoscevo molto di questo girone, ma parlando con diversi allenatori nessuno si aspettava che il Boreore potesse fare così bene. Si stanno dimostrando all'altezza della posizione che occupano, sono una squadra tosta, che non regala niente a nessuno. Sarà dura per tutti batterli».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2017/2018
Tags:
Prima Categoria
Girone A