Finisce 0-0 l'andata della semifinale playoff
Al Latte Dolce è mancato solo il gol, il Fregene si salva con super Assogna
C'era un foltissimo pubblico, un bel sole e un grande gioco ma è mancato solo il gol. Il Latte Dolce ha fatto di tutto per vincere la gara d'andata della semifinale di playoff nazionale ma non è andato oltre lo 0-0 contro il Fregene, un risultato che potrebbe apparire sconveniente ma che risulta essere il migliore se la mancata vittoria doveva arrivare. Fra sette giorni si potrà passare anche con un pareggio con gol. A Sassari c'erano dunque tutti gli ingredienti per vivere una grande giornata di calcio ma, purtroppo per i gialloblù, c'era anche il portiere della squadra avversaria, alla fine il migliore in campo e decisivo per neutralizzare le diverse occasioni create dai ragazzi di Pierluigi Scotto. E quando Assogna non ci è arrivato coi sui guantoni a fermare Usai, Mura e Derudas ci si è messa di mezzo la traversa a negare la gioia del gol sul tiro di Cocco. Una gara giocata costantemente all'attacco come dimostra il conto dei corner: 11-0.
Una vittoria il Latte Dolce l'ha comunque ottenuta e cioè quella di aver dimostrato anche contro il Fregene di Gay (ex Budoni) e del bomber argentino Garat che il gioco che da anni gli ha dato mister Scotto si fonda su basi solide. E, quando è accompagnato dall'entusiasmo e dalla fame di un gruppo di giocatori che vuole affermarsi, diventa anche arrembante. L'hanno capito i laziali, specie negli ultimi 20' di gioco, quando i sassaresi continuavano a spingere sull'acceleratore mentre il Fregene entrava in riserva. Il tecnico Scotto ha anche fatto di necessità virtù adeguandosi immediatamente alle regole che consentono l'utilizzo di due soli fuoriquota dal 1', così come accade nel resto d'Italia, Lazio compresa. E, così, ha schierato il difensore Andrea Chessa (1995) e il regista Alessandro Masala (1996) che giocherebbero a prescindere dall'obbligatorietà della norma. Poi si è voluta sfruttare l'esperienza di Magliona (classe 1974) in porta e non toccare il tridente Usai-Delizos-Mura che tanto bene ha fatto nelle ultime uscite di campionato. E non si è neanche vista ruggine nei muscoli di Cocco e compagni che non giocavano una gara ufficiale da quasi un mese, cioè dal 6-0 contro il Muravera di fine aprile.
Il discorso qualificazione resta comunque apertissimo, il Latte Dolce sa che il Fregene che incontrerà domenica prossima sarà molto meno prudente di quello visto a Sassari. Il club laziale è una matricola che è partita con l'ambizione di agguantare la serie D, la proprietà (la famiglia Ciaccia) ha vissuto campionati professionistici con la Cisco Roma e farà di tutto per vincere la sfida di ritorno. Il che vuol dire anche prestare il fianco alle ripartenze dei gialloblù che, in questa stagione, hanno sempre dimostrato di giocarsela a viso aperto in tutti i campi. E lo faranno anche a Fregene convinti che la gara di domenica a Sassari non sia stata l'ultima della stagione. La finale è un traguardo a portata di mano della squadra di Scotto che deve comunque fare sempre la prestazione per ottenere il risultato e, per farlo, occorrono gambe e testa, qualità che non mancano ai ragazzi terribili di Pierluigi Scotto.
LATTE DOLCE: Magliona, Chessa, Cocco, Derudas, Delrio, Nieddu, Masala (33' st Bazzoni), Ruggiu (33' st Satta), Delizos, Usai, Mura. A disp. Canalis, Masia, Pedoni, Dore, Murru. All. Pierluigi Scotto.
FREGENE: Assogna, Battistelli (1' st Neroni), Perelli, Bensaya (41' st Polito), Leccese (30' st Cardinali) Quadrini, Sebastiani, Lezcano, Garat, Gay, Laurato. A disp. Izzo, Tafi, Farrugia, Germoni. All. Pierluigi Vigna.
ARBITRO: Perissinotto di San Donà del Piave.
NOTE: Ammoniti: Cocco, Delrio, Bensaya. Angoli: 11-0. Recupero: 2' + 4'. Spettatori: oltre 400.