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Prima Categoria
«Il terzo posto? E' presto per questi discorsi»

Aritzo, arrivano i primi frutti della cura Miceli: «Squadra nata tre mesi fa, stiamo bruciando le tappe, ma non possiamo abbassare la guardia»

Dopo l'amarissima retrocessione rimediata nella passata stagione, l'Aritzo riparte con un progetto nuovo di zecca, affidato alle mani sapienti ed esperte di mister Bicio Miceli che, in appena tre mesi di lavoro, ha saputo rinnovare profondamente il morale e l'autostima di un ambiente intero, ma soprattutto sta regalando una fisionomia ben precisa, e vincente, alla sua nuova squadra, in grado, in queste prime nove giornate, otto se si esclude il turno di riposo scontato dieci giorni fa, di togliersi già diverse soddisfazioni contro avversarie di assoluto spessore e ben più competitive, almeno sulla carta. Perchè poi il campo sta raccontando una storia diversa, e la vittoria contro il Seulo è l'esempio più lampante della forza e della determinazione dei bianco-verdi, capaci di ripetersi nelle ultime uscite contro Baunese e soprattutto Cannonau Jerzu, due successi che valgono per un clamoroso quanto meritatissimo terzo posto in classifica.


«Ce la giochiamo con tranquillità, partita dopo partita – ammette il tecnico – continuando nel nostro percorso di crescita. Siamo appena nati, assieme da 90 giorni, difficile chiedere di più. Ho a disposizione un ottimo gruppo, che lavora con grande intensità e la giusta professionalità, aspetti tutt'altro che scontati. Anche i giovani presenti in rosa si stanno disimpegnando piuttosto bene, la conferma che in questo campionato, di discreto livello, è giusto sottolinearlo, possiamo dire la nostra». Sino ad ora, sono arrivati 16 punti, frutto di cinque vittorie ed un pareggio: «I passi falsi contro Idolo e Barisardo ci possono stare, è fisiologico, ma non sono assolutamente preoccupato, anzi: se proprio devo essere sincero, spesso ci capita di fornire prestazioni assolutamente convincenti sul piano del gioco». Come è successo, appunto, nell'ultima uscita contro lo Jerzu. «Una squadra che mi è piaciuta tantissimo, ma siamo stati bravi a non concedere praticamente nulla, manco un tiro in porta; una gara praticamente perfetta. Abbiamo affrontato una delle grandi pretendenti alla vittoria finale, almeno stando ai pronostici della vigilia: una rosa di primo livello, supportata da un club che in estate ha fatto investimenti importanti. Mi dispiace per l'esonero di Cannas, ma nel calcio son cose che capitano».

 

Miceli cerca comunque di mantenere alta la concentrazione: «Nessuna illusione, non ce lo possiamo permettere; se pensiamo di essere diventati i più forti, sbagliamo di grosso, e rischiamo così di fare dei passi indietro». Il terzo posto però accende la fantasia dei tifosi: difficile non tenerne conto. «Significa soltanto che anche noi abbiamo le nostre carte da giocare, ma per puntare in alto servirà migliorare ancora nel corso della stagione». Il tecnico ha le idee chiare in questo senso: «Qualche gol in più all'attivo non sarebbe male (quello dell'Aritzo è l'attacco meno prolifico, al pari del Cardedu, tra le prime otto ndr), per il resto invece sta girando tutto per il verso giusto, anche se le prospettive di questo gruppo sono praticamente infinite, visto che siamo partiti da zero».

Nel prossimo turno, è in programma la trasferta contro il Villanovatulo, inchiodata all'ultimo posto in classifica. «In casa sono una buona squadra, forse hanno qualche problema di troppo in trasferta. Dovremo scendere in campo con l'attenzione a mille, proprio come in tutte le altre gare. Questo gioco è un sistema complesso di variabili, bisogna aspettarsi di tutto». Anche l'Aritzo è chiamato ad invertire il proprio trend per quanto riguarda gli impegni lontano da casa: gli unici punti sono arrivati in occasione del confronto a Triei. «E' vero, accusiamo qualche problema di troppo in questo senso, i numeri parlano chiaro. Di fronte al nostro pubblico difficilmente sbagliamo la gara, se si esclude il pareggio dell'esordio con il Sadali, che ci può stare considerando che ancora non c'era la giusta dose di affiatamento tra di noi. Per il resto, il campionato è lunghissimo: sappiamo dove si può crescere, ma è presto ovviamente per tirare le somme». Per quanto riguarda la lotta al vertice però, la situazione sembra già piuttosto chiara: «Barisardo, Seulo ed Ovodda hanno una marcia in più, e si sapeva; noi possiamo diventare la mina vagante, la sorpresa che nessuno si aspettava; staremo a vedere».

 

In questo articolo
Squadre:
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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Girone C