Sul Macomer: «Affrontiamo la squadra più in forma»
Atletico Cabras, Nulchis non si scompone: «Vittoria importante, ma per ora conta poco»
I risultati parlano chiaro, e descrivono perfettamente la grandissima stagione disputata sino a questo momento dall'Atletico Cabras: una striscia di dodici risultati utili consecutivi non si ottiene sicuramente per caso, soprattutto nel girone più equilibrato di tutta la Prima Categoria, in cui in un fazzoletto di sei punti sono racchiuse ben sette squadre.
Se la sconfitta rimediata, decisamente a sorpresa, nella trasferta di Nuoro contro l'Ichnos, la seconda della stagione, rappresenta forse il punto più basso, la vittoria in trasferta strappata con personalità alla neo capolista Fanum rappresenta uno dei momenti più esaltanti.
Mister Nulchis, possiamo dire che il successo di domenica rappresenta in un certo senso l'apice del vostro cammino?
«In realtà mi auguro che sia un punto di partenza e non di arrivo: per noi adesso comincia un altro campionato; andare a vincere in casa della capolista, redeuce dall'ottima prestazione con il Posada, in cui hanno mostrato per l'ennesima volta tutto il loro valore, è un risultato esaltante.
Siamo stati bravi a non deprimerci dopo la sconfitta di Nuoro, ora dobbiamo mantenere i piedi ben saldi a terra e continuare a lavorare come abbiamo fatto sino a questo momento, concentrandoci su una partita alla volta».
Una bella prova di forza per voi, che vale, tra le altre cose, il secondo posto in classifica: il campionato ora assume significati diversi.
«Non cambia niente: ho un gruppo di ragazzi che, oltre ad avere la giusta convinzione dei loro mezzi, cosa che ci permette di affrontare le partite senza avere alcun timore reverenziale nei confronti dell'avversario, hanno l'esperienza giusta, la maturità e l'intelligenza per capire che quella di domenica è soltanto una tappa.
Ci siamo levati una bella soddisfazione, è stata decisamente una domenica piacevole, ma dobbiamo guardare avanti, nello specifico al Macomer, che nelle ultime otto partite ha ottenuto sette vittorie, per cui sappiamo benissimo che affrontiamo la squadra più in forma del torneo».
Domenica l'Atletico Cabras ha offerto un saggio sulle sue grandi qualità anche dal punto di vista tattico: una partita preparata alla perfezione, e il campo vi ha dato ragione.
«Il primo tempo è stato molto equilibrato, noi siamo partiti con un atteggiamento molto prudente, per cercare poi di sfruttare le nostre ripartenze.
Sapevo che mister Dessolis schiera una difesa molto alta e quindi concede un po' di spazio dietro; invece si sono chiusi piuttosto bene, e la qualità del gioco ne ha inevitabilmente risentito.
Abbiamo preso il gol in una situazione di palla inattiva, secondo me viziata da un fallo in attacco: questa decisione arbitrale ci ha un po' innervosito, la reazione non è stata immediata, eravamo poco lucidi.
Siamo rientrati negli spogliatoi convinti di poter riprendere la partita, e devo complimentarmi con i miei soprattutto perchè non hanno perso la testa per alcune decisioni arbitrali discutibili.
Nel secondo tempo la musica è cambiata, con le due squadre che si sono allungate: la Fanum avrebbe potuto chiudere la gara in due circostanze; se non fosse stato per i grandi interventi di Fanni la partita sarebbe andata diversamente.
Noi ci abbiamo sempre creduto: il pareggio è stato meritato, perché ci siamo costruiti diverse occasioni».
Poi le cose si sono messe molto bene per voi.
«Loro sono rimasti con l'uomo in meno e questo ci ha dato una spinta in più, volevamo fortemente questa vittoria e ci siamo riusciti.
Hanno pagato particolarmente l'assenza di Spina, il loro capitano, che per me è l'anima di una squadra comunque fortissima, almeno dal centrocampo in su, visto che ha a disposizione elementi come Fabrizio Lai, Talanas, Antonello Lai, Angioi; dietro invece concedono sempre qualcosa, anche se hanno un centrale difensivo fuori quota molto valido e promettente».
Per quanto riguarda i problemi di organico, anche Lei ha il suo bel da fare.
«E' un momento molto difficile da questo punto di vista: tre settimane fa, per la gara contro l'Ichnos, avevo otto giocatori squalificati, stiamo venendo fuori da questa situazione e lo stiamo facendo molto bene.
Il gruppo sta dando risposte importanti, ti basti pensare che Matteo Musu, ad esempio, domenica è sceso in campo con uno stiramento, a conferma del grande attaccamento di questi ragazzi al progetto e alla società».
Accennavamo alla trasferta di Nuoro: in quell'occasione avete trovato un avversario decisamente agguerrito.
«Non ho niente da rimproverare ai miei ragazzi, fatico addirittura fatica a definirla una partita di calcio.
Il campo era veramente al limite della praticabilità, oltre a questo non abbiamo trovato una buona accoglienza, per usare un eufemismo: c'era nei nostri confronti un atteggiamento intimidatorio da parte di tutti: dirigenti, giocatori, pubblico.
E' stata una gara maschia, siamo consapevoli che le squadre che lottano per la salvezza devono usare ogni mezzo a propria disposizione».
Come stanno reagendo i vostri tifosi al grande momento che state attraversando?
«Giocare a Oristano ci penalizza un po' dal punto di vista del pubblico, anche se comunque si tratta di una struttura nuova, impeccabile per molti aspetti; devo ringraziare la società per questo.
Certo, sarebbe fantastico riuscire a coinvolgere più persone, considerando che a Cabras il calcio di un certo livello manca ormai da diverso tempo, ma devo ammettere che il sostegno sino a questo momento non ci è mai mancato».