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Bergese, il cuore è a Sant'Elia: «Potevo andare in Liguria ma questa è casa mia»
L'argentino: «In D possiamo arrivare ai playoff»

Bergese, il cuore è a Sant'Elia: «Potevo andare in Liguria ma questa è casa mia»

Al freddo di Santa Fe ma con addosso il calore della famiglia. Hugo Bergese si riposa nella sua Argentina dopo la stagione intensa ma speciale col Progetto Sant'Elia. Il ritorno a casa è stato preceduto dall'intesa con il club cagliaritano per la prossima stagione in serie D. «Abbiamo trovato l'accordo settimana scorsa – conferma Hugo – e sono contentissimo di rimanere a Sant'Elia e a Cagliari perché mi trovo benissimo». Campionato da incorniciare, 9 reti quasi tutte decisive, per il mancino dal colpo di testa micidiale. Ha sbloccato la gara della festa-promozione contro il Carbonia, ha avviato la rimonta contro il Fertilia, ha segnato il gol del sorpasso a Muravera, ha evitato il ko a Samassi, ha partecipato alla goleada col Sant'Elena ed è stato decisivo contro Atletico, Nuorese e Taloro. «Spero di segnare anche in serie D – dice Bergese – ma non pongo una cifra ora, certo è che se ne facessi ancora 9 sarebbe bellissimo».

 

Hugo BergeseHugo, si pensava che l’accordo con te non arrivasse perché avevi altre richieste

«È vero, ho valutato altre offerte che avevo dalla Liguria ma ho pensato molto con la mia famiglia, ho valutato tantissimo e ho deciso di rimanere al Sant'Elia. Sono felicissimo della mia scelta»

Ci sarà ancora l'allenatore Pani e poi di sicuro Atzori, Frongia e Chessa, sei dispiaciuto che Toro e qualche altro compagno non rimanga al Sant’Elia?

«Prima di tutto sono contento per il mister perché sa tantissimo di calcio, mi dispiace per i compagni che non ritroverò ma è una cosa normale che succede tutti gli anni. In ogni caso, sono contentissimo di avere conosciuto e vissuto un anno con quel gruppo perché è stato fantastico»

In ogni caso il diesse Ibba sta costruendo una squadra forte perché ha già preso Cotza e Cordeddu e farà altri acquisti importanti in attacco, che campionato farete?

«Speriamo di fare un campionato tranquillo e vediamo se possiamo arrivare ai playoff, d'altronde abbiamo grandi giocatori»

Cosa ti è piaciuto dell’ambiente Sant’Elia?

«A Sant Elia mi sento come a casa, al società è seria. Grazie a loro mi sono fatto conoscere meglio visto che a Selargius non ho passato bene alcuni mesi»

Con quali compagni hai legato di più?

«Sono legato con tutti, eravamo un bellissimo gruppo, poi è chiaro che con quelli coi quali ho vissuto assieme come Martinez, Recano, Frongia, Cherchi e Peana ho legato maggiromente. Con loro ho vissuto tanti bei momenti cose»

La serie D l’hai già fatta col Selargius per qualche mese, ora ti senti più pronto per affrontare questo campionato difficile?

«Sicuramente sono pronto, come ho detto prima a Selargius non sono stati i miei mesi migliori perché ero appena arrivavo dalla Argentina ed era la mia prima esperienza, tutto per me era nuovo. Ma se non fosse stato per il mister Perra che ha creduto in me adesso non sarei stato al Sant’Elia. Spero di fare un bella stagione di nuovo sia a livello di squadra che personalmente»

Ora sei a casa in Argentina, è bello stare con la famiglia e rivedere gli amici di infanzia?

«Sì, è una felicità immensa, io quando sono a Cagliari parlo tutti giorni con la mia famiglia, gli amici e la fidanzata, ma vederli ed essere con loro è bellissimo. Quando sono impegnato in campionato mi dispiace tantissimo essere lontano da loro ma ho deciso di fare questa vita per crescere nel mondo calcistico. Speriamo che tutto questo sacrificio sia ripagato in futuro perché non è facile essere da solo a 11000 km di i miei cari. Ma, ripeto, è un sacrificio che voglio fare»

Però ti stai perdendo l’estate in Europa e il mare di Cagliari, quando torni in Sardegna?

«Tornerò verso il 20 luglio in tempo per vivere un po’ di estate, ma ora sto bene al freddo perché sono vicino a tutta la gente a cui voglio bene»

Con chi ti stai tenendo in contatto in questo periodo?

«Parlo via Facebook con quasi tutti i miei compagni, di più parlo con Giacomo Chessa che mi racconta le novità Sant'Elia poi leggo i giornali quindi so tutto quello che succede»

Fabio Salis

In questo articolo
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Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
Intervista