«Potevamo fare qualcosa di più, troppi infortuni nel girone di andata»
Bittese a caccia del secondo posto, Orunesu: «Posada ormai imprendibile, noi ci teniamo a chiudere la stagione il più in alto possibile»
Nel frattempo che il Posada cannibalizza letteralmente il campionato, il primo posto sembra ormai un affare privato ed esclusivo, alla luce dei 12 punti che separano la battistrada dalla diretta inseguitrice Oschirese, alle avversarie non resta che accontentarsi delle briciole, a partire proprio dal secondo gradino del podio; un piazzamento che, se non sarà utile in fase di ripescaggio, rappresenta comunque un traguardo importante in termini di onore e prestigio. In questo senso, la Bittese di Giovanni Orunesu è ancora in piena corsa: con 29 punti all'attivo, che valgono per il quarto posto, i granata possono ancora togliersi diverse soddisfazioni, a patto che riescano a mantenere una certa costanza nei risultati, come sta peraltro accadendo nell'ultima parte di stagione.
«Penso proprio che si sarebbe potuto fare qualcosa di più – ammette il tecnico -, la squadra è di buon livello, peccato per gli infortuni che ci hanno tartassato sin dalla prima giornata. All'inizio faticavamo troppo a trovare il gol, un problema che ci è costato qualche punto di troppo, ma nonostante tutto siamo a ridosso del secondo posto, che è abbondantemente alla nostra portata, a differenza della vetta, per la quale non c'è più nessuna speranza; il Posada ormai è in fuga». Il tecnico non si aspettava un divario così netto tra la capolista e le inseguitrici. «Già dall'anno scorso avevano costruito un ottimo gruppo, per questa stagione si sono assicurati le prestazioni di due attaccanti fortissimi, i migliori del girone. Con queste premesse i risultati sono una diretta conseguenza, anche se non pensavo che il discorso per la Promozione potesse prendere una piega così netta, e penso proprio che nemmeno loro si aspettassero di fare così bene. C'erano altre due o tre squadre che puntavano alla vittoria del campionato, compresi noi, ma loro si sono rivelati in assoluto i più continui sul piano del gioco e dei risultati; tutti quei punti non si ottengono certo per caso. Ormai penso che, se si escludono catastrofi naturali, il discorso sia chiuso». In palio rimane il secondo posto. «Non so quanto potrà servire in vista del salto di categoria, ma sicuramente è un traguardo che regalerebbe ai ragazzi un po' di soddisfazione».
La Bittese nell'ultima uscita ha rialzato la testa battendo a domicilio la Folgore; una vittoria importante, arrivata dopo il ko interno rimediato nel turno precedente.
«A Mamoiada non è stato affatto semplice; loro hanno bisogno di punti in chiave salvezza, come se ciò non bastasse la pioggia ha complicato la situazione, appesantendo il terreno di gioco che comunque ad inizio gara era in condizioni ottimali. E' stata una vera e propria battaglia, come dev'essere. Il risultato ci soddisfa, peccato per quel passo falso con l'Oschirese; se avessimo vinto saremmo stati secondi, ma non è andata così».
Ora sotto con la Fanum, prossimo avversario in calendario. «L'ennesima sfida insidiosa contro una squadra affamata e vogliosa di risalire in classifica. Non possiamo commettere passi falsi, ma sono decisamente fiducioso: la condizione generale è discreta, così come l'entusiasmo. Anche contro l'Oschirese abbiamo disputato un'ottima gara, pagando a caro prezzo alcune disattenzioni. E' da diverso tempo che ci gira così, ma loro sono la nostra bestia nera quest'anno: ci hanno preso sei punti, meno male che non dobbiamo più incontrarli (ride). Sarà comunque importante non abbassare la guardia, possiamo giocare con tranquillità e mente sgombra, rilassati e senza pressioni; un vantaggio notevole».
Tra le armi migliori a disposizione della Bittese c'è sicuramente Calvisi, che con il centro realizzato domenica è salito a quota 15 nella classifica marcatori. «Sta segnando con buona continuità, speriamo che anche Olzai e Sanna aumentino presto il loro bottino. Gli attaccanti soffrono particolarmente quando non riescono a trovare la via del gol, e se non segni ovviamente non vinci. Adesso va decisamente meglio, la seconda parte della stagione sembra decisamente più positiva rispetto alla prima».
Con una classifica così corta però, dieci squadre appaiate nell'arco di dieci punti, basta un piccolo passo falso per precipitare nelle parti basse. «Considerando poi che dietro spingono tantissimo: la Folgore centrerà sicuramente qualche altra vittoria, sono una squadra niente male; il Buddusò si è ripreso piuttosto bene, discorso che vale anche per la Corrasi».
Tra le grandi sorprese c'è sicuramente il Telti, capace di espugnare il “Comunale Peddu Burrai” con un sonoro 3 a 0. «Una delle sconfitte più dure, assieme al 5 a 1 maturato all'esordio in casa dell'Oschirese; non nascondo che brucia ancora, anche perché nel primo tempo avevamo tenuto molto bene il campo, senza però riuscire a concretizzare le buone occasioni create. Meritavamo di andare al riposo in vantaggio, ma dopo il gol ci siamo disuniti, quasi come se non ci aspettassimo di poter finire sotto. In quell'occasione abbiamo commesso troppi errori, una volta che loro hanno trovato il 2 a 0 poi, la sfida si è definitivamente compromessa. Peccato, venivamo da un periodo positivo, ma quella sconfitta paradossalmente ci ha aiutato a crescere: ora gestiamo meglio la partita, riusciamo a mantenere la concentrazione alta sino alla fine». Uno degli aspetti su cui Orunesu ha lavorato con più attenzione, ma non è sicuramente il solo. «Ci stiamo concentrando sugli aspetti tattici, sull'ordine, sulle posizioni da mantenere in campo. A livello psicologico e caratteriale abbiamo raggiunto buoni risultati, i ragazzi dimostrano maggiore fiducia nei loro mezzi, a partire proprio dagli attaccanti. Il cambio di modulo ha richiesto un po' di tempo, ora possiamo crescere ancora».