Bocche cucite all'Alghero, il presidente Sanna: «È un momento delicato»

«È un momento delicato, dobbiamo restare tutti uniti e cercare di capire alcune situazioni che si stanno venendo a verificare attorno all’Alghero Calcio». Stringato ma esaustivo il commento del presidente giallorosso Corrado Sanna, coda di un comunicato che annuncia un silenzio stampa a tempo indeterminato da parte dell’intera squadra e dello staff tecnico algherese, non polemico ma riflessivo, un gesto di solidarietà nei confronti del tecnico Ninni Corda, che, dopo la mazzata da sette giornate rimediata per il post Alghero-Legnano, viene ora ulteriormente punito dalla Commissione Disciplinare perché a Villacidro, da squalificato dava indicazioni alla squadra dalla tribuna.

Un’infrazione del regolamento, certo, inquadrata in una norma però scarsamente applicata sui campi della Lega Pro, di contro ad una “pratica” largamente diffusa. Il ricorso contro la prima sanzione attende gli sviluppi della burocrazia calcistica, mentre questo nuovo provvedimento, che potrebbe portare Corda, in caso di conferma di tutte le squalifiche, a rientrare in panchina solamente agli albori del 2010, assume i contorni del monito per il tecnico barbaricino ed il team catalano. Il messaggio è chiaro: non sono ammessi errori sulla Riviera del Corallo.

L’Alghero rifiuta l’etichetta di cattivo della classe, riconosce e pagherà per gli errori commessi ma non per un dippiù che la società ha già reiteratamente definito eccessivo. Pesano probabilmente sulla vicenda e successivi strascichi, più che le due espulsioni a testa rimediate in stagione da allenatore e vice in stagione, e le sei complessive di giocatori in campo (Cocco, Farrugia, Borghese, Sentinelli e due volte Cau), le tensioni maturate dopo verdetti e dichiarazioni successive alla partita con il Legnano.

Non sono ammesse digressioni sul tema per i giallorossi, che dovranno ora fare dell’assoluto rispetto delle regole del campo una necessità, perché l’occhio di bue è puntato sull’Alghero. Le partite però si vincono sul campo (confermato che la gara di domenica si giocherà al “Mariotti”), e solo al campo la squadra dovrà guardare per riprendere una marcia che i fatti extracalcistici hanno minato e, forse, rallentato. Giovanni Dessole