«Serve una gara intensa come contro Porto Rotondo»
Buddusò a caccia di conferme, mister Canu: «Derby con la Bittese occasione giusta per rilanciarci, aspettiamo la sfida da tanto tempo»
Continua il momento controverso del Buddusò, a cui manca ancora evidentemente un pizzico di continuità per riconquistare le prime posizioni della classifica: dopo il colpo grosso piazzato nella sfida d'alta quota contro il Porto Rotondo, sconfitto per 3 a 1, la compagine guidata da mister Libero Canu si è dovuta accontentare, per così dire, di un punticino raccolto sul campo di un coriaceo Monti di Mola: la tripletta di Pintore non è bastata per portare a casa l'intera posta in palio, così il riscatto dei bianco-celesti resta, almeno per il momento, in stand by. Eppure, le premesse per fare bene ci sono tutte: basti pensare che a metà novembre, dopo la vittoria casalinga contro il Posada che valeva per il quarto successo di fila, il Buddusò era secondo in classifica, a tre lunghezze dalla vetta; le ultime due sfide di dicembre e la prima del nuovo anno contro il Golfo Aranci hanno portato, contrariamente alle attese, soltanto un punto; un periodo di magra che ne ha condizionato sensibilmente il cammino.
Il confronto in programma nel prossimo turno contro la Bittese ha tutto il sapore dell'ultima spiaggia: un confronto da non fallire, soprattutto se si vuole davvero vendicate la sconfitta, cocente, rimediata all'andata.
«Dobbiamo assolutamente ritrovare la concentrazione in vista di un derby importante e sentitissimo; i giocatori ci tengono a fare bene e vincere per tornare in alto in classifica, anche se ad inizio stagione nessuno ci chiedeva così tanto. Eppure siamo li e chiaramente puntiamo a starci più tempo possibile». Tra le altre cose, c'è da vendicare l'1 a 0 subito all'andata. «A Bitti abbiamo perso immeritatamente: la sfida è stata decisa da una papera tra il portiere ed il nostro difensore centrale, il classico autogol dettato da un'incomprensione. Per il resto, si è giocato ad una sola porta per tutti i 90', ma non siamo riusciti a pareggiarla, anche perchè ci sono stati negati rigori evidentissimi. I ragazzi hanno faticato a ingoiare quel boccone amaro, stanno aspettando da diverso tempo questa sfida e credo proprio che non la sbaglieremo».
Il Buddusò arriva al big-match dopo il controverso pareggio rimediato con il Monti di Mola, un piccolo passo indietro rispetto a quanto fatto vedere nelle uscite precedenti. «Non possiamo essere soddisfatti, anche se le attenuanti comunque non ci mancano: ci sono stati fischiati contro due penalty, di cui uno inesistente; nonostante tutto, abbiamo avuto la forza di pareggiare e portarci in vantaggio per ben due volte, ma non è bastato. Peccato perchè nel finale potevamo concretizzare meglio alcune palle importanti, ma non siamo stati bravi a sfruttarle a dovere». Rimane un pizzico di rammarico: «Volevamo dare continuità all'impresa messa in piedi nel match contro il Porto Rotondo, anche per capire dove possiamo puntare. Speravo che avremmo potuto cavalcare l'entusiasmo ed invece probabilmente siamo arrivati scarichi alla sfida di domenica, ma non c'è tempo per piangerci addosso: il confronto contro la Bittese ci dirà definitivamente chi siamo».
Il tecnico ritorna sul colpo grosso piazzato ai danni della capolista. «Una vittoria voluta a tutti i costi, siamo entrati in campo con la giusta concentrazione, decisi e combattivi su ogni palla e in ogni azione, consapevoli di affrontare una signora squadra, che merita la posizione che occupa e che andrà comunque a stravincere il campionato». Marini e soci non perdevano dalla quarta giornata. «Un motivo in più di orgoglio, le motivazioni hanno fatto la differenza».
A metà novembre il Buddusò sembrava pronto per spiccare il volo, con il secondo posto in classifica a tre lunghezze dal primo gradino, ma la piccola flessione accusata a cavallo del nuovo anno ha compromesso i piani. «Ho avuto serie difficoltà a mettere in campo la formazione ideale, tra infortuni e squalifiche varie; contemporaneamente, siamo scivolati in una piccola crisi a livello fisico e mentale. Gli obbiettivi di inizio stagione erano quelli di fare un campionato dignitoso e contemporaneamente far crescere i nostri giovani, grazie all'aiuto dei senatori Pintor, Talanas, Lai e Cattide; forse l'alta quota ci ha fatto venire le vertigini, così sono arrivate le sconfitte con Bardia e La Caletta, ultime in classifica, mentre con il Golfo Aranci abbiamo raccolto appena un punto; peccato, perchè con il bottino pieno in tasca staremmo commentando un'altra situazione». Non tutto è perduto però: «Ora cercheremo di sfruttare al massimo gli impegni casalinghi, tentanto di piazzare qualche colpo importante in trasferta. Vogliamo giocarci tutte le nostre chance».
Per farlo sino in fondo, servirà probabilmente subire qualche gol in meno: «La squadra ha una chiara vocazione offensiva, segniamo tanto ma ci capita allo stesso tempo di concedere qualcosa di troppo agli avversari. In realtà, non ho a disposizione nessun difensore di ruolo, sono costretto ad adattare i centrocampisti, ma è una scelta rischiosa, che non sempre può andare bene. Devo ringraziare i ragazzi per il loro sacrificio, di più non si può proprio chiedere».