Domenica sfide proibitive con P.Corallo e Muravera
Cagliaritane in crisi, per Sant'Elia e La Palma 5 ko di fila e problema del gol
Accumunate nelle sconfitte ma La Palma Monteurpinu e Progetto Sant'Elia sono fortemente desiderose di interrompere la striscia negativa. L'ottobre nero delle due squadre cagliaritane è sconfinato anche in questo mese di novembre iniziato con l'ennesima sconfitta, la quinta di fila seppur di misura, per i ragazzi di Bebo Antinori e quelli di Andrea Clarkson: i primi sono andati ko ad Alghero per 2-1 e i secondi sono stati battuti in casa 1-0 dal Fertilia. Amarezza tanta e classifica deficitaria ma la voglia di riemergere non manca in entrambi i club benché i numeri siano impietosi.
Il Progetto Sant'Elia, ad esempio, ha smesso di segnare. L'ultima marcatura risale al 28 settembre ed è di Tommaso Brignone al 43' della ripresa nell'anticipo vinto 8-0 contro la Juniores del Calangianus nella quale i cagliaritani furono addirittura in vetta solitaria per un giorno. Una scorpacciata di reti che è stato il preludio ad una paurosa astinenza, quasi fosse arrivata puntale la legge del contrappasso. Da cinque gare non si esulta più in casa biancoblù, Alessandro Basciu - capocannoniere del torneo con 9 centri - è assente da due turni ma nelle precedenti tre partite c'era, cioè nel 2-0 di Sanluri contro il suo ex mister di Carbonia Graziano Mannu, nello 0-1 in casa contro il San Teodoro nel quale si fece parare il rigore da Corsi e nello 0-4 ancora in casa contro il Serramanna. Nel 4-0 di Castiadas è stato Riccardo Ibba a farsi parare il rigore da Cinus mentre domenica contro il Fertilia la rete del clamoroso pari è stata sfiorata nel finale da Lugas e Serreli. Proprio la sfida contro i giuliani - affrontata in dieci uomini dopo 20' e in nove nell'ultimo quarto d'ora - ha restituito un po' di certezze alla squadra di Clarkson, apparsa di nuovo più determinata e compatta che non nelle due precedenti uscite. Andrea Loi e compagni stanno faticosamente cercando di tornare ad essere la squadra che, ad inizio stagione, ha sorpreso Muravera e Samassi. Che fosse una stagione di sofferenza lo sapevano sia il presidente Franco Cardia che il neo-tecnico Andrea Clarkson, il forte ridimensionamento dopo la retrocessione dalla serie D aveva portato ad un mercato low-cost, di sicuro avevano illuso i 9 punti nelle prime 4 giornate e probabilmente i giocatori stessi avranno pensato che il cammino si stava facendo meno arduo. L'ottobre all'asciutto e l'attuale quart'ultimo posto in condominio col Muravera hanno riportato i fantasmi del pre-campionato, la prossima sfida contro il Porto Corallo non è certo la migliore per arrestare la striscia di sconfitte e tornare al gol dopo 452' ma il prossimo match in casa contro il Tempio diventerà un crocevia importantissimo per il proseguo del girone d'andata che vedrà la squadra di Clarkson affrontare Nuorese, Taloro, Valledoria e La Palma.
Il La Palma Monteurpinu è in deficit di punti in relazione alla mole di gioco che produce. La prova evidente è la sconfitta di domenica ad Alghero giunta in 1' quando Serra su rigore e Fabrizio Nuoto hanno rimontato il gol di Suella. Nella ripresa Sarigu per tre volte e Michele Medda hanno sfiorato il meritato pari. Manca un bomber, pur essendoci in rosa attaccanti di qualità come Davide Farci (2 gol), Sarigu (2), Alessandro Medda (1) e Suella (1). Sette gol (c'è pure quello di Damiano) in nove gare sono pochi (peggio ha fatto solo il Calangianus) ma il terzultimo posto con 7 punti è troppo penalizzante per una squadra che ha mostrato anche nelle sfide impossibili contro Porto Corallo e Nuorese di mettere alle corde avversari di rango. Il 4-1 di Serramanna, benché la sconfitta abbia assunto contorni vistosi solo nel finale, è stata forse la gara peggio interpretata dai ragazzi di Bebo Antinori che comunque devono far tornare il campo Cras il fortino che è sempre stato negli anni in Promozione e dove sono caduti squadroni come Pula, Porto Corallo e Samassi. Nei 4 incontri casalinghi Damiano e compagni hanno battuto il Castiadas e perso contro Porto Corallo e Nuorese, due sconfitte preventivate ma non quella col Valledoria che il 20 ottobre scorso assumeva i contorni dello scontro-diretto. Ci si aspettava magari che la matricola del presidente Sandro Murtas ricoprisse il ruolo di sorpresa del torneo, non tanto ai livelli del Latte Dolce dello scorso anno, ma non si può sottovalutare il fatto che non abbia inciso l'infortunio del portiere Arrus nonostante la buona - e per certi versi sorprendente - sostituzione fatta per 5 gare con il preparatore Atzei (classe 1970), così come non aver usufruito, rispetto ai cugini del Sant'Elia, del jolly-Calangianus che per due gare si è presentato in campo con la Juniores. Domenica i cagliaritani ospitano il Muravera, uno scontro diretto solo per ciò che dice la classifica e non certo raffrontando i due organici. La squadra di Antinori può fare risultato così come nelle restanti gare del girone d'andata quando dovrà essere messo fieno in cascina nelle sfide contro Samassi, Calangianus, Sanluri, San Teodoro e Sant'Elia. Nel derby all'ultima giornata i biancazzurri vorranno ribadire la supremazia cittadina dopo le due vittorie in Coppa Italia di inizio stagione.