«Sarà determinante, ma solo per il morale»
Caniga, Gigi Meloni suona la carica: «Contro l'Uri vogliamo vincere»
La prima gara disputata dal Caniga nel 2013, in trasferta contro la Monserrato, ha regalato ai ragazzi allenati da mister Gigi Meloni un'importantissima vittoria che ha permesso, da una parte, di interrompere una striscia di 4 pareggi consecutivi e dall'altra di rosicchiare due punti al treno di testa composto da Atletico Uri e Pietraia Alghero; un successo fondamentale, che arriva proprio nella settimana che porta al big-match contro la capolista, un confronto che potrà spostare in maniera determinante gli equilibri del campionato, non soltanto per quanto riguarda la classifica ma soprattutto sul piano del morale e dell'autostima.
Mister, il 2013 è iniziato nel migliore dei modi per voi, con la bella vittoria, 4 a 1, nella trasferta contro la Monserrato. Come giudica la prova dei suoi ragazzi? E' soddisfatto?
«Abbiamo avuto qualche difficoltà nei primi 10 minuti di gara, soprattutto per quanto riguarda l'impostazione tattica del centrocampo.
Siamo riusciti a correggere le posizioni e le qualità della squadra sono uscite fuori, è stata una vittoria tutto sommato netta.
A parte questo piccolo sbandamento iniziale, dove gli avversari facevano girare molto bene la palla, i ragazzi hanno rispettato tutte le consegne ed è andato tutto come previsto».
Cosa è successo in queste ultime 4 partite, dove avete incassato altrettanti pareggi consecutivi e avete perso le distanze dalla vetta della classifica?
C'è qualche motivo particolare dietro a questo calo o si tratta di un semplice incidente di percorso?
«In questo campionato capita un po' a tutte le squadre, e non solo al Caniga, di attraversare dei momenti meno brillanti, vuoi per gli infortuni, vuoi per uno scarso stato di forma di qualche pedina particolarmente importante, per le squalifiche o per qualche episodio sfortunato.
C'è da tenere presente poi che in campo scendono anche gli avversari (ride); è un torneo molto difficile ed equilibrato in cui tutte le formazioni che si vanno ad incontrare di volta in volta danno il massimo, soprattutto contro le squadre d'alta classifica come la nostra
Noi siamo partiti per vincere il campionato, abbiamo perso alcuni giocatori che hanno preferito cambiare aria e in questo momento stiamo cercando di recuperare qualche elemento della rosa che non era al massimo della condizione a causa di qualche acciacco, come ad esempio Schintu.
Spero ora di ritrovare la giusta continuità, ma non sarà facile, visto che anche domenica scorsa abbiamo subito un infortunio e nel prossimo turno mancheranno due ragazzi per squalifica.
Sono tutti aspetti che nel girone di ritorno possono risultare fondamentali, dobbiamo cercare di gestire queste emergenze nel migliore dei modi, puntando maggiormente sul contributo di coloro che magari di solito partono dalla panchina».
Quanto è stata importante la pausa, in questo senso?
«La pausa ci ha consentito di recuperare qualche pedina importante, ma a volte fermarsi per le vacanze può avere anche degli aspetti negativi.
Bene o male siamo stati fermi quasi 14 giorni: per una squadra come la nostra, che si allena 2-3 volte a settimana è un lasso di tempo decisamente breve, che comunque ha consentito ai ragazzi più stanchi di ricaricare le pile».
Intanto domenica siete attesi dalla difficilissima trasferta contro l'Atletico Uri.
«E' una partita difficilissima, contro la prima in classifica, che si è ulteriormente rinforzata nel mercato invernale con gli ingaggi di Derosas e Cuccu.
Erano una buona squadra già nel girone d'andata, immagino che per noi le cose saranno ancora più complicate.
E' un campionato molto difficile, dove ci sono 5 o 6 squadre che hanno qualcosa in più rispetto alle altre, ma tutte scendono in campo con l'obbiettivo di rendere la vita difficile agli avversari.
Anche le formazioni che non lottano per le prime posizioni in classifica meritano grande rispetto e hanno in organico elementi di valore, come ad esempio la Lanteri con Gavino Desole e altri giocatori che hanno giocato in categorie superiori»
Per i vostri avversari dell'Atletico Uri, la partita di domenica vale il 50% del campionato.
Secondo Lei può essere davvero così decisiva?
«E' soltanto la terza giornata di ritorno: ciò significa che punti in palio, da qui alla fine della stagione, ce ne sono tantissimi.
Può essere fondamentale sotto il profilo mentale: una vittoria può darti la giusta dose di forza e di autostima per affrontare al meglio poi il proseguo del campionato.
Nel girone di ritorno comunque le gare sono tutte fondamentali, a prescindere dal blasone della squadra che incontri.
Si tratta di uno scontro diretto, conterà più sul piano dell'entusiasmo che su quello della classifica secondo me».
Qual è l'errore che domenica non dovete assolutamente commettere, secondo Lei?
«Per queste partite non c'è bisogno di caricare i ragazzi, visto l'importanza del match e la posta in palio; i giocatori sanno alla perfezione come comportarsi e trovano gli stimoli in automatico, senza l'aiuto dell'allenatore.
Servirà grande umiltà e grande concentrazione; dovremmo essere bravi a lottare su ogni pallone in ogni zona del campo, senza concedere spazi agli avversari, perchè ci possono punire in qualsiasi momento.
In questo senso dovremo essere bravi ad evitare qualsiasi tipo di disattenzione, anche le più piccole, ma è un discorso che vale anche per i nostri avversari: secondo me vincerà chi riuscirà a rimanere concentrato per tutti i 90', perchè i giocatori in campo sono di assoluto valore e possono capitalizzare al meglio ogni singolo episodio».
Potreste accontentarvi anche di un pareggio?
«Io penso che una partita del genere si cerchi sempre di vincerla; sia il Caniga che l'Atletico Uri cercheranno la vittoria, anche perchè un pareggio potrebbe non servire a nessuno.
Dal canto nostro quindi, cercheremo di tornare a casa con il bottino pieno».