«Bove è stato decisivo nel momento più difficile»
Carbonia epico a Guspini, Ollargiu applaude i suoi: «Una delle migliori partite della stagione»
Tra i risultati più eclatanti della ventiquattresima giornata, spicca senza dubbio il quattro a uno rifilato a domicilio dal Carbonia al lanciatissimo Guspini, il quale si presentava alla sfida forte di quattro vittorie consecutive, un dato che rende, se si vuole, ancora più epica l'impresa messa in piedi dai ragazzi guidati da Maurizio Ollargiu che, incassati i tre punti in palio, assolutamente vitali, possono ora affrontare le ultime sei gare della stagione con la sufficiente dose di serenità: il Narcao, quartultimo, è staccato di ben otto lunghezze, mentre una sola separa i bianco-blu dal duo composto proprio dal Guspini e dal Pula.
Nella prossima sfida interna contro un Arbus ormai tranquillo, il Carbonia avrà la possibilità di piazzare l'ennesimo tassello per completare il proprio mosaico salvezza, ma sarà necessario bissare l'ottima prestazione offerta domenica.
«Siamo decisamente molto soddisfatti, è ovvio – ammette Ollargiu -; ci stiamo allenando con grande intensità, è l'unica ricetta a nostra disposizione per uscire da questa situazione critica, in cui ci siamo ficcati con le nostre mani.
E' stata una stagione problematica sotto diversi punti di vista, ma soprattutto sul piano degli infortuni: strada facendo abbiamo perso tanti elementi e siamo stati costretti ad attingere a piene mani dal settore giovanile, catapultando letteralmente in Prima Squadra dei ragazzi provenienti dagli allievi».
Il tecnico spende parole importanti per i giocatori più giovani del suo gruppo:
«Stanno facendo un lavoro straordinario, parliamo pur sempre di due ragazzi classe '99 (Nicola Serra, Daniele Bratzu) e di un classe '98 (Fabrizio Degradi, Marco Saidu): hanno saputo ritagliarsi il loro spazio e guadagnarsi la fiducia dei compagni, diventando indispensabili. Sono tra le notizie più liete, è una soddisfazione avere a che fare con una rosa così affiatata».
I risultati, assolutamente incoraggianti, raccolti nelle ultime settimane, sono una conferma inequivocabile, in questo senso.
«C'è grande fiducia, ma ciò che conta è che riusciamo a prepararci bene in settimana per la sfida della domenica.
Sapevamo che avremmo incontrato una delle squadre più in forma, basta guardare il loro ruolino di marcia per rendersene conto: il Guspini vinceva da quattro giornate di fila, ed è riuscito a spuntarla contro avversarie di livello, come ad esempio la Monteponi, disputando peraltro, nell'occasione, un'ottima partita. Hanno risorse importante, possono contare su tanti giocatori che possono vantare esperienze in Eccellenza, Promozione e Serie D».
Ma nonostante questo, il Carbonia non si è fatto intimorire, anzi.
«Il nostro approccio alla gara è stato ottimo: nei primi 15', equilibratissimi, siamo riusciti a tenere bene il campo nonostante loro ci abbiano messo tanto ritmo, pressing e belle trame di gioco».
Al 18' però, è arrivato il gol del vantaggio dei padroni di casa.
«Subito in maniera, per così dire, anomala, considerando che il nostro centrale difensivo era fuori dal campo per un problema.
Il Guspini avrebbe potuto tranquillamente chiudere l'incontro: hanno creato tantissimo, mettendoci alle corde. Ci siamo salvati con un pizzico di fortuna, ma il nostro portiere, Bove, merita un applauso, anche se non lo scopriamo di certo oggi: ha letteralmente tenuto a galla la partita».
Incassata la botta, il Carbonia ha saputo reagire da grande squadra.
«Una volta effettuata la sostituzione, in undici contro undici, abbiamo iniziato a proporci con maggiore personalità, costruendo due occasioni limpidissime per il pareggio, tra cui il gol annullato che secondo me era assolutamente regolare.
Nella ripresa, dopo essermi confrontato con i giocatori negli spogliatoi – spiega l'allenatore – ci siamo presentati con un assetto differente, perchè a centrocampo stavamo soffrendo troppo.
Ho rinunciato ai laterali alti, e optato per un centrocampo a tre, con una mezza punta e due attaccanti; dovevamo osare, e il risultato ci ha premiato: nella seconda parte della gara non c'è stata storia, il punteggio poteva essere ancora più rotondo.
Non so se ci sa stato un crollo psicologico o atletico dei nostri avversari, io so solo che i miei sono rientrati in campo con una grinta decisamente diversa. Devo fare i miei complimenti a tutti, sono stati magnifici, una delle migliori partite della stagione».
Tra l'altro, avete realizzato ben quattro reti: non vi era ancora capitato quest'anno di trovare la via del gol con così tanta facilità.
«Più che altro, è stata una delle poche volte in cui ho avuto a disposizione contemporaneamente Marini, Demontis, Foddi e Degradi, un altro fuori quota, classe '98. In queste condizioni, è più facile concretizzare tutta la mole di gioco creata dalla squadra: sono elementi che in avanti possono tranquillamente fare la differenza».
Nel prossimo turno ospiterete l'Arbus, che naviga in acque decisamente tranquille: potrebbero risultare decisivi i vostri grandi stimoli.
«Sarà necessario, prima di tutto, mantenere i piedi per terra e giocare con il massimo della concentrazione. In palio ci sono tre punti essenziali, ma il successo ottenuto nell'ultimo turno ci regala una buona dose di fiducia. Vogliamo ripartire proprio dallo spirito messo in mostra nell'ultima uscita: per noi si tratta dell'ennesima finale».