Il presidente dopo il ko in casa del Palestrina
Cardia passa all'attacco: «Sant'Elia insultato e De Santis ha condizionato l'arbitro»
La sconfitta contro il Palestrina brucia perché doveva segnare la riscossa del Progetto Sant'Elia, ultimo in classifica con un punto, ma il modo con la quale questa sia venuta non è stata digerita dal presidente Franco Cardia il quale ha sì elogiato la prestazione della squadra e, soprattutto, il suo comportamento alla luce di alcuni episodi accaduti fuori e dentro il campo che gettano ombre sull'1-0 nella trasferta di domenica a Guidonia.
La presenza dell'ex arbitro De Santis - «La terna arbitrale è stata accolta all’arrivo al campo dall’ex arbitro Massimo De Santis, attualmente dirigente del Palestrina, il quale si è intrattenuto amichevolmente con gli stessi per almeno 20 minuti facendo gli onori di casa. Niente di irregolare se non fosse che De Santis è stato protagonista negativo nel recente passato dello scandalo di Calciopoli e per quella vicenda condannato dalla giustizia sportiva a 4 anni di inibizione (squalifica scontata) e rinviato a giudizio dal Tribunale di Napoli per il reato di associazione a delinquere finalizzato alla frode sportiva. Almeno per motivi di opportunità un personaggio del genere di tutto si dovrebbe occupare tranne che dei rapporti con gli arbitri per conto di una Società di calcio, con il tentativo evidente di volerne condizionare l’operato».
Le sviste del direttore di gara - «Nel corso della partita il direttore di gara e i suoi collaboratori hanno danneggiato vistosamente la nostra squadra, ignorando due falli di mano netti in area di rigore e bloccando un’iniziativa dell’attaccante Riccardi solo davanti al portiere per un off side inesistente».
Gli insulti e le offese degli avversari - «A fine gara un giocatore e un dirigente del Palestrina hanno indirizzato insulti e offese pesanti nei nostri confronti, apostrofandoci con termini irripetibili per via della nostra provenienza dalla Sardegna. Pensavo che queste forme di retaggio culturale contro il nostro popolo fossero abbondantemente superate, era da tanto tempo che non assistevo nei campi di calcio a manifestazioni di razzismo che nulla hanno a che vedere con la sana contrapposizione tipiche delle manifestazioni sportive».
Giocatori corretti e prova di carattere - «Nonostante tutto i nostri giocatori si sono ben comportati, non sono caduti nella trappola delle pesanti provocazioni (abbiamo subito soltanto una ammonizione) e hanno reagito con una prova di carattere nonostante la sconfitta».
La protesta alla Lega e all'Aia - «Non escludo di lamentarmi formalmente per quanto si è verificato a Guidonia con una lettera indirizzata alla Lega Nazionale Dilettanti e all’Associazione Arbitri, per tutelare il Progetto Calcio Sant’Elia da un punto di vista sportivo e della dignità che nessuno si può permettere di calpestare».