Il tecnico: «Il ko di Olbia non ci ridimensiona»
Castiadas pronto a ripartire nel derby, Piras: «Col Muravera è uno spareggio playoff e da ex ci tengo»
Ci sono tanti motivi per non perdere Castiadas-Muravera. È un derby molto sentito nel Sarrabus, è uno spareggio playoff essendo entrambe al sesto posto con 34 punti, in campo ci sono tanti ex da una parte e dall'altra come Concas, Usai e Nicola Vacca tra i gialloblù e Mirko Onano, Puggioni e Mastio (squalificato) tra i biancoverdi. Ma anche in panchina, l'allenatore Marco Piras, c'è chi ha è stato un portacolori della squadra che ora è avversaria: «Dopo tre campionati ritrovo il Muravera - dice il tecnico del Castiadas - sarei un ipocrita se dicessi che per me è una gara come tutte le altre. A Muravera ho giocato e vinto un campionato di Promozione, poi anche in Eccellenza fino ad arrivare ad allenarlo. Il rammarico è che tre anni fa potevamo contrastare il Porto Torres fino alla fine, c'era un bel gruppo e giocatori forti, poi mi dimisi per motivi che col calcio non c'entrano niente».
Allora Lulù Oliveira era il capitano del Muravera
«Subentrò a me dopo che diedi le dimissioni, non lo conosco come allenatore ma i risultati che sta ottenendo parlano chiaro. Posso però dire che da giocatore è stato un esempio, un trascinatore e, seppur a fine carriera, molto spesso decisivo in partita»
Non si sbaglia a definire questo match spareggio playoff?
«A questo punto direi di sì, non c'è certo da nascondersi. Al gruppetto di squadre che sta lottando per quell'obiettivo, con il possibile inserimento del Samassi, ne resteranno fuori due o tre ma siamo tutti allo stesso livello. Eccetto l'Olbia che ha un qualcosa in più di tutte e che vincerà il campionato per il resto sarà una lotta fino alla fine, noi dovremo essere bravi a rimanere attaccati al treno per giocarci le nostre carte nella volata finale»
Uno snodo cruciale per il Castiadas reduce dalla sconfitta di Olbia dopo quattro vittorie di fila
«Mi aspetto delle risposte importanti da tutti e questo a prescindere dal risultato che andremo a fare. Questa è la gara ideale per dimostrare quanto valiamo, incontriamo la squadra del momento che, dopo aver vinto la Coppa Italia, ha battuto Fertilia e Taloro. Vincere il derby ci darebbe una bella iniezione di fiducia»
Punti di forza del Muravera?
«Il collettivo. Nella finale di Coppa Italia ho visto una squadra ben messa in campo, con giovani molto bravi e una colonna centrale di giocatori esperti fortissima, dal portiere Toro al capitano Chessa, passando per i centrocampisti Concas e Marci fino alle punte Piludu e Corona. Questa è una squadra partita per disputare i playoff, non mi sorprende che sia lì a dir la sua»
Il Castiadas che non avrà Mastio ma che recupera Meloni su cosa si baserà per questa sfida?
«Sul gruppo e sull'organizzazione di gioco, abbiamo un'anima e un'identità che nella gara con l'Olbia si è vista meno ma la sconfitta di domenica non deve ridimensionarci, dalla capolista non possiamo che imparare. In difesa abbiamo perso Mastio per squalifica ma sta ritrovando la condizione Recano dopo l'operazione al ginocchio, un giocatore importante e generoso che ho sempre stimato e che ci permette anche di variare il gioco avendo un bel calcio
A Olbia avete protestato per l'operato dell'arbitro Mosconi di Perugia, per il derby c'è il cagliaritano Deiana
«Ribadisco che sono convinto che la classe arbitrale sarda sia all'altezza e Deiana è un giovane emergente che farà bene. Domenica l'arbitro di Perugia ci ha danneggiato specie nel momento in cui ha dirottato la seconda ammonizione di La Rosa a Pozzebon che era distante dalla zona dove è avvenuto il fallo, tant'è che lui ha protestato e Giorico, da tecnico esperto, ha subito sostituito La Rosa che stava giocando molto bene. Eravamo sotto 1-0 e mancavano 40', sicuramente avremmo perso comunque ma poteva anche finire diversamente se l'Olbia fosse stata costretta a giocare con l'uomo meno»