«Penalizzati dai troppi problemi societari»
Castor Tortolì, tutta un'altra musica; Capozzi: «Finalmente possiamo giocare con la giusta serenità»
La Castor Tortolì risorge dalle proprie ceneri: la squadra che ha inanellato la quarta vittoria consecutiva, l'1 a 0 inflitto in casa alla Gemini Pirri, sembra una lontana parente della compagine che sino a qualche settimana fa si trovava in grossa difficoltà, nelle zone basse della classifica.
Questa metamorfosi, come spiega il tecnico dei granata, Pietro Capozzi, ha molteplici motivi: il più importante è la ritrovata solidità societaria, dopo mesi di incertezza che hanno irrimediabilmente compromesso i risultati e le prestazioni.
Capozzi analizza l'importantissimo successo strappato dai suoi nell'ultima uscita.
«La gara era piuttosto contratta, bruttina se vogliamo dirla tutta, perché il risultato in palio era importantissimo per entrambe le squadre.
Sia noi che loro abbiamo giocato buona parte della partita molto coperti, aspettando il momento per sfruttare il varco giusto.
Per fortuna siamo stati bravi a trovare per primi il gol, poi abbiamo amministrato il risultato, anche se in contropiede potevamo fare qualcosa in più, ma nel complesso è andata bene così; cercavamo i tre punti e ci siamo riusciti».
La Castor ha letteralmente cambiato marcia, dopo un avvio di campionato decisamente stentato.
«I problemi più grandi li abbiamo avuti ad inizio stagione: in realtà nel precampionato abbiamo costruito la quadra con l'obbiettivo di disputare un campionato tranquillo, poi alla vigilia dell'esordio abbiamo dovuto affrontare alcuni problemi di natura dirigenziale, che hanno comportato la perdita di qualche pezzo grosso in squadra.
Questa situazione incerta si è protratta per un mese e mezzo, e anche la squadra in campo ha subito questa eccessiva tensione, considerando che alcuni giocatori fanno parte anche dell'organigramma societario.
Siamo arrivati al punto di non ritorno con le dimissioni in massa del precedente direttivo: nella partita contro il Girasole, per intenderci, sono rimasto da solo con i ragazzi, una situazione sicuramente non facile».
Eppure siete riusciti a venire fuori da un momento delicatissimo: un bel segnale da parte vostra.
«Ci siamo guardati in faccia nello spogliatoio e abbiamo cercato di sistemare tutte le cose che non andavano; la differenza l'ha fatta sopratutto l'arrivo di alcuni dirigenti e di un nuovo presidente che ci hanno dato la giusta tranquillità per lavorare serenamente».
Il peggio sembra alle spalle, la squadra al momento sta bene; vi siete fatti un'idea su che ruolo potrete giocare da qui alla fine del campionato?
«Non è cambiato niente nei nostri obbiettivi, perchè questa squadra nasce da una situazione difficile: non abbiamo risorse economiche da investire, quindi stiamo lavorando solo con i ragazzi di Tortolì e qualche piccolo innesto; l'obbiettivo è assolutamente quello di mantenere la categoria».
A parte la ritrovata tranquillità, nelle ultime gare avete praticamente blindato la vostra porta.
«Abbiamo migliorato tutta la fase difensiva: dal punto di vista tecnico si è lavorato tanto in tal senso e i risultati fortunatamente sono arrivati».
L'unica eccezione in questo senso è rappresentata dalla trasferta contro i decimesi della 07: i vostri avversari, tra le altre cose, non hanno preso affatto bene alcune decisioni del direttore di gara.
«A Decimo abbiamo fatto una brutta partita dal punto di vista difensivo; è vero, loro hanno contestato alcune decisioni arbitrali, ma se tutti dovessimo elencare i torti subiti non si finirebbe più. Credo che gli arbitri siano adeguati alla categoria: sbagliano i giocatori, sbagliano anche i direttori di gara, mi sembra normale».
La Castor è una squadra che sino a questo momento non conosce le mezze misure: o vince, o perde.
«Noi scendiamo in campo cercando di vincere sempre: capita quindi che spesso si venga puniti alla prima disattenzione; in effetti qualche partita che abbiamo perso, con un briciolo in più di attenzione, si sarebbe potuta anche pareggiare, ma non rimprovero niente alla squadra: mi piace che si punti sempre all'intera posta in palio».
Nel prossimo turno affronterete il Barisardo, che non naviga in buone acque, visto che ha incassato quattro sconfitte nelle ultime cinque gare: state vivendo due momenti diametralmente opposti.
«Non è un vantaggio per noi, nella maniera più assoluta: conosco bene i giocatori del Barisardo, sono una squadra molto forte, ancora di più ora che si sono rinforzati tantissimo.
Sono assolutamente competitivi, con un allenatore molto bravo ed esperto.
Bisogna sempre stare attenti quando si affrontano squadre in crisi, perchè la reazione, come è capitato a noi, può arrivare da un momento all'altro».
Ci sono tutte le premesse affinchè si assista ad una gara entusiasmante.
«Penso che i ragazzi abbiano tutte le motivazioni per far bene: molti avversari sono ex compagni di squadra, quindi c'è un discorso importante anche da questo punto di vista, ma la motivazione principale sono i tre punti in palio, che ci consentirebbero, tra le altre cose, di tenere il Barisardo dietro di noi in classifica».