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Cerbone va oltre la salvezza: «Se il Budoni batte l'Aprilia cambiano gli scenari»
Il tecnico: «Ma ora guardiamo a chi ci sta dietro»

Cerbone va oltre la salvezza: «Se il Budoni batte l'Aprilia cambiano gli scenari»

Diciassette punti nelle ultime sette partite fanno del Budoni una delle squadre più in forma del campionato. Un netto cambio di marcia così come invocato a dicembre dal tecnico Raffaele Cerbone. «Indubbiamente c’è stata un’inversione di tendenza nei risultati – conferma l’allenatore dei galluresi – anche se a me comunque interessava la prestazione sul campo, l’impegno e lo spirito di abnegazione che i ragazzi ci mettevano in allenamento. Ma già dalla sconfitta con la Viribus (8 dicembre, ndr) si vedeva che era cambiato qualcosa».

 

Aver battuto il Guidonia, rivale per non retrocedere, è stato perciò importante

«Molto, perché occorreva dare continuità ai risultati e, soprattutto, un segnale importante per la lotta alla salvezza. L’ottimo lavoro fatto dai ragazzi negli ultimi due mesi di lavoro ha prodotto questi bei risultati»

A quota 30 punti il Budoni guarda verso il 5° posto, distante 6 lunghezze, o dietro visto che i playout sono 5 punti sotto?

«Noi ci guardiamo dietro. Bisogna essere realisti e non andare oltre alla propria dimensione. Certo, sappiamo che stiamo giocando bene e che ci mancano 4 vittorie per la salvezza, dopo si vedrà»

Gli innesti di inizio gennaio hanno poi contribuito alla vostra scalata

«I nuovi acquisti hanno dato più equilibrio alla squadra. Amione era il centravanti che ci mancava. In attacco eravamo in difficoltà, lui ha forza fisica e centimetri, ora ho più soluzioni perché in rosa c’è anche Cubeddu. Mesina è un esterno del 93’ che conoscevamo perché era con noi l’anno scorso, mentre Pinna è un gran difensore che secondo me non ci sta a fare nulla in questa categoria»

Parliamo di Cubeddu, che è stato utilizzato finora poco. Andrà al Viareggio?

«Mario è un giocatore importante il cui rendimento è stato condizionato dall’infortunio alla caviglia. Ha forzato il rientro ed ha avuto una ricaduta nell’ultimo raduno della Rappresentativa. È un ’91 che a me fa molto comodo, spero di riaverlo presto a disposizione. Lui è uno che non molla mai e io faccio giocare chi dimostra voglia in allenamento a prescindere dall’età. È forte fisicamente, abile di testa ma anche rapido di gambe, se recupera bene può senz’altro guadagnarsi un posto per il Viareggio»

Il prossimo avversario è di quelli tosti, l’Aprilia vice-capolista è la squadra più in forma

«Per me è la più forte in assoluto. Già nel 2-0 per noi all’andata si intravedeva le qualità di una squadra importante. È vero che vengono da 5 vittorie di fila ma anche loro faranno i conti guardando al nostro ruolino di marcia (guarda la classifica del girone di ritorno) e non si sentiranno tanto tranquilli. Noi possiamo mettere in difficoltà qualsiasi avversario»

Questo confronto può servire a capire la vera dimensione del Budoni?

«Se otterremo un risultato importante è chiaro che crescerà la nostra autostima in modo significativo e potremo guardare al finale di campionato in un’ottica diversa. Ma stiamo sereni e coi piedi per terra perché basta poco per cadere e farci male di nuovo»

Nell’ultimo turno il Budoni è stata l’unica squadra sarda a vincere, con Castiadas e Sanluri che hanno fallito i due scontri diretti casalinghi

«È stato un peccato per Castiadas e Sanluri, sono state sfortunate e più che portare dentro la lotta salvezza Anzio e Astrea, vincere serviva a loro. Il Castiadas avrebbe avuto la spinta giusta per evitare la retrocessione diretta mentre il Sanluri cercava i tre punti per cancellare il periodo-no. Adesso i passi falsi pesano, mancano solo 12 partite»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
5 Ritorno
Girone G
Intervista