Le gare di ritorno dei quarti danno le 4 semifinaliste
Coppa Italia, Latte Dolce, Budoni e Carbonia rispettano i pronostici, la Tharros passa ai rigori
Saranno Latte Dolce e Budoni, nella parte alta del tabellone, e Tharros e Carbonia, in quella bassa, a giocarsi l'accesso alla finale di Coppa Italia di Eccellenza. Questi sono i verdetti delle gare di ritorno dei quarti di finale della manifestazione tricolore regionale con pronostici quasi tutti rispettati: il Latte Dolce ha concesso il bis contro l'Ossese, Budoni e Carbonia hanno battuto in casa Taloro e Monastir dopo aver pareggiato i match dell'andata mentre la Tharros ha restituito l'1-0 alla Villacidrese per poi spuntarla ai rigori. Il 16 e 30 novembre le date per le sfide di semifinale nelle quali sono approdate tre delle prime quattro in classifica coi sulcitani che, invece, portano a due le squadre retrocesse dalla serie D che sono approdate al penultimo atto.
Anche se nel calcio tutto è possibile veniva difficile pensare che il Latte Dolce potesse dilapidare il vantaggio costruito al “Walter Frau” battendo 0-3 l'Ossese, anche se dalla detentrice del trofeo c'era d'aspettarsi che avrebbe cercato di mettere in discussione una qualificazione quasi persa nel match dell'andata. Ma, al Vanni Sanna, parte bene la squadra di Giorico con il colpo di testa di Cabeccia ribattuto dall’ex Patacchiola in angolo. Al 14' ci pensa un ex a parti invertite, Luca Scognamillo, a firmare il vantaggio con una incornata su calcio d’angolo di Olivera. Prima dell'intervallo Patacchiola ci prova su punizione ma Panai tiene l'1-0. La ripresa parte con un tocco di mano in area sassarese e Madeddu realizza il calcio di rigore. I biancocelesti non tremano e si riportano avanti al 9’: Celin calcia e Cherchi respinge ui piedi di Grassi, atterrato dall'estremo difensore bianconero, il consegeunte rigore viene trasformato da Celin. La squadra di Loriga non si dà per vinta, Chelo viene fermato da Cabeccia a pochi passa dalla linea di porta ma, al 16', arriva il terzo rigore del match e Madeddu realizza la doppietta personale dagli undici metri. Match sul 2-2 a mezzora dal termine, le due squadre si affrontano ancora a viso aperto e, se Chelo manda alta la palla a porta vuota, poco dopo non sbaglia Grassi insaccando la palla respnta dal palo sul tiro di Piga. In pieno recupero il classe 2005 Sanna colpisce il palo esterno. Non cambia il punteggio e non cambia l'esito della qualificazione.
Il Budoni tiene vivo uno degli obiettivi stagionalei proseguendo l'avventura in Coppa Italia. Dopo l'1-1 dell'andata i galluresi avevano il vantaggio dello 0-0 ma, contro il Taloro, non si accontentano e chiudono i conti alla fine del primo tempo grazie alle reti di Santoro e Lancioni. Nella ripresa i gavoesi avrebbero dovuto segnare due reti per sovvertire il pronostico ma, in cousura di gara, arriva anche il sigillo di Scioni per un 3-0 definitivo che manda in finale la squadra di Cerbone. Nel giro di due settimane le due squadre si sono affrontate tre volte, ai rossoblù di Fadda resta il successo in campionato.
Anche il Carbonia partiva dal pareggio esterno per 1-1 ma pur sempre pericoloso da gestire nella sfida di ritorno contro un Monastir riaccesosi in campionato col successo sulla Ferrini. E, infatti, i ragazzi di Madau sfiorano il gol con Sylla che, incredibilmente, non centra con un destro ravvicinato lo specchio della porta difesa da Idrissi. Poi Milia vince un contrasto sull'uscita a terra di Idrissi ma calcia sull'esterno della rete da posizione defilata. La replica dei sulcitani arriva con due staffilate radenti di Mastino e Muscas a fil di palo. Alla mezzora la squadra di Mingioni hanno la sblocca con una veloce transizione di capitan Serra che allarga e Porru il quale serve in area il liberissimo Monteiro, controllo palla del brasiliano e interno destro con sfera sotto l'incrocio dei pali. Il tempo si chiude con un destro di poco fuori di Porcheddu e la ripresa si apre con un bello scambio Monteiro-Porcheddu a libera in area Muscas che centra la traversa alza troppo la mira di fronte al portiere Atzori. Il quale, a pochi minuti dal termine, interviente in ritardo sul cross basso di Fabio Mastino, bravo ad accelerare a destra, e così diventa troppo facile per Monteiro appoggiare a porta vuota. In pieno la soddisfazione per Carollo di battere Idrissi con un destro in area sul tacco smarcante di Rinino.
L'unica sfida dei quarti terminata ai rigori è stata quella tra Villacidrese e Tharros, giocata al Santa Sofia di Arbus, e che ha visto premiato l'inseguimento degli oristanesi che, sul campo, sono riusciti a pareggiare lo 0-1 subito all'andata e poi dal dischetto hanno fatto la differenza il portiere Feltrin che ha parato le esecuzioni di Fenu e Palermo mentre, a fronte dell'errore di Lasi (sinistro incrociato alto sulla traversa) i centri di Andrea Sanna, Lai, Fadda e Atzori hanno permesso alla matricola di centrare le semifinali. Nei 90' regolamentari c'è stato un equilbrio di fondo con maggiore spinta esercitata dalla squadra di Murru che doveva segnare un gol per pareggiare i conti. I mediocampidanesi, però, cercano di sfruttare gli spazi, Aru calcia in diagonale ma Feltrin è attento e Bruno ci prova su punizione ma la palla è deviata in angolo. Si infortuna Perilli e Murru manda in campo il difensore Boi spostando a centrocampo Lasi. Al 21' Calaresu si libera al limite e spara un destro a fil d'incrocio dei pali. Poco dopo, Lai su punizione defilata, centra l'esterno della rete. Alla mezzora è strepitoso l'intervento d'istinto di Quiriti sul geniale colpo di tocca sottoporta di Calaresu che stava trasformando in oro il traversone rasoterra di Atzori. I verdi di Mannu si appoggiano spesso su Palermo ma certe soluzioni offensive mancano anche per le assenze pesanti di Piras, Lilli e Muscas. Nella ripresa Murru si gioca la carta Andrea Sanna dopo 7' ed è quella vincente perché al 24' il bomber, sugli sviluppi di un angolo, si libera di Pittau con un sombrero e calcia in diagonalo sulla linea c'è Medda che devia la sfera in rete pressato dai falchi Calaresu e Boi. La gara si apre perché entrambe vogliono risolverla senza passare dai rigori. La squadra di Mannu ha il match-ball all'ultimo secondo ma, sulla punizione di Bruno, incorna bene Medda ma non centra lo specchio di porta a pochi metri da Feltrin. Il doppio confronto si risolve dagli undici metri e prevale la Tharros.