Il tecnico: «Messo in pratica il lavoro sul campo»
Ferrini, vittima illustre per la 1ª vittoria in Eccellenza e Giordano frena: «Bravissimi col San Teodoro ma l'esame sarà a Tonara»
Ha ricevuto i complimenti da più parti per la vittoria della sua Ferrini Cagliari e per come l'ha ottenuta ai danni del San Teodoro, capolista detronizzata dell'Eccellenza. Ma Franco Giordano gira ai suoi ragazzi tutti i giudizi positivi ricevuti: «Hanno applicato alla lettera tutto quello che avevamo preparato in settimana, faccio a loro tantissimi complimenti perché si sono meritati la vittoria contro una grande squadra come il San Teodoro». Il tecnico dei cagliaritani spiega quali sono stati gli aspetti tattici della prova della sua squadra: «Per batterli dovevamo impedire che il gioco loro passasse nei piedi di Cristian Sias, che è un grande giocatore capace di saltare l'uomo, dettare l'ultimo passaggio o andare alla conclusione in modo pericoloso. E poi dovevamo giocare col corto-lungo (una serie di tocchi sul breve per poi fare il lancio, ndr) per mandare nello spazio sia Fabio Argiolas che Podda».
Così è nata l'azione del vantaggio della Ferrini con il lancio di Caddeo per Gianluca Podda, fermato fallosamente in area da Bazzu, difensore del San Teodoro poi espulso, con Argiolas che ha trasformato il rigore. Così è arrivato il raddoppio sul lancio di Diana per Argiolas che ha costretto Corsi alla parata a terra respingendo la palla sui piedi del solissimo Podda puntuale nell'insaccare comodamente. «Lavoriamo tanto su queste situazioni tattiche - continua Giordano - e sono contento quando il lavoro che facciamo coi giocatori in allenamento porta dei frutti importanti la domenica anche in una categoria come l'Eccellenza».
Dopo tre giornate la Ferrini è imbattuta sembra si sia calata benissimo nel massimo campionato regionale. «Ma l'esame vero e proprio per capire se la squadra può fare la sua figura anche in questo campionato ce l'avremo domenica prossima. Affronteremo il Tonara col morale alto per la vittoria di Tortolì, in un campo ostico e in un ambiente caldo, contro una squadra di temperamento ma dotata di elementi tecnici come Atzori e Sanna che ho avuto al Progetto Sant'Elia. Ecco, lì vorrò vedere i miei giocatori come si comporteranno». Anche perché mister Giordano evidenzia un aspetto importante: «Noi non perdiamo dall'ultima giornata del girone d'andata dello scorso campionato (2-0 a Siliqua l'11 gennaio scorso, ndr) ma finora abbiamo giocato contro il Ghilarza e il San Teodoro avendo l'uomo in più già nei primi minuti di gioco mentre la gara di mercoledì scorso col Monastir non era un test attendibile per capire a che punto siamo perché è un avversario che abbiamo affrontato in Promozione facendo sempre delle ottime prestazioni, perciò avevamo già la consapevolezza di poterci confrontare con un certo piglio». Il tecnico cagliaritano, che vanta un'esperienza trentennale in panchina, sta cercando di trovare soluzioni alternative in mezzo al campo vista l'assenza del regista Dessì: «Cristian è il fulcro del nostro gioco, l'anno scorso quando mancava potevo utilizzare Virgili che aveva caratteristiche diverse ma la personalità per farsi dare la palla dai difensori. Ora in mezzo al campo sta giocando Sigismondo, che è un '95, e sta migliorando di gara in gara mentre l'arrivo di D'Agostino mi permette i cambi gioco che avevamo con Dessì. Poi in fase offensiva dobbiamo sfruttare le caratteristiche di Fabio Argiolas, attaccante veloce e tecnico».