Il tecnico però pensa ancora alla salvezza
Frassinetti, parla Filippi: «Fa piacere sfatare certi pronostici»
Nove risultati utili consecutivi, tra cui sette vittorie e soltanto due pareggi: i numeri parlano da soli e fotografano alla perfezione il momento attuale dell'Anspi Frassinetti di Michele Filippi, una delle più belle realtà del girone A, sicuramente tra le squadre più in forma del campionato.
Dopo aver attraversato un momento di leggero appannamento, nella prima parte del torneo, i cagliaritani hanno trovato la forza di crescere e migliorarsi, attraverso il lavoro, la costanza e la determinazione, sino a diventare una delle più belle sorprese del 2012.
Il nuovo anno è incominciato nel migliore dei modi, con la vittoria in trasferta sul campo dell'Atletico Cortoghiana e con l'importante successo, l'ultimo in ordine cronologico, sulla Libertas Barumini, altra mina vagante del torneo.
Le ambizioni della Frassinetti, come ammette peraltro il tecnico, sono sempre le stesse, dall'inizio della stagione; il primo obbiettivo è raggiungere la salvezza matematica, ormai ad un passo; il secondo è quello di maturare ancora, possibilmente nel più breve tempo possibile, sotto il profilo dell'esperienza, aspetto fondamentale per un gruppo così giovane.
Il terzo posto in classifica, al momento, è un dato relativo: dopo le prossime 4 sfide si comprenderà meglio quale potrà essere il ruolo dei ragazzi allenati da Filippi, perchè chi non ha nulla da perdere non si pone limiti.
Mister Filippi, la vittoria per 2 a 0 contro il Barumini conferma lo splendido momento di forma che state attraversando; come hai visto i tuoi ragazzi domenica?
«E' stata una partita tosta come tutte quelle che abbiamo giocato in questo periodo; per l'ennesima volta abbiamo incontrato una squadra molto preparata, molto forte sul piano fisico.
E' la dimostrazione del fatto che questo girone è altamente competitivo e non ci sono incontri facili, c'è sempre il rischio di incappare in una sconfitta, insomma.
La partita, nello specifico, ci ha visto prevalere a mio avviso meritatamente, non senza difficoltà comunque; così come la domenica precedente contro il Cortoghiana, abbiamo affrontato un avversario tosto».
Cosa è cambiato dal girone d'andata ad oggi? Contro il Barumini, ad esempio, avevate perso per 5 a 3 e da quel momento in poi avete attraversato un periodo non proprio brillantissimo.
C'è qualche spiegazione particolare per questa vostra metamorfosi, considerando che avete inanellato nove risultati utili consecutivamente?
«Non abbiamo cambiato sostanzialmente niente; è passato solamente del tempo, in cui abbiamo continuato a lavorare.
Come suggeriscono i risultati e le prestazioni di quest'ultimo periodo stiamo trovando i giusti equilibri, aspetto che ci sta permettendo di fare così bene; è normale che ci voglia un pizzico di pazienza per far sedimentare determinati concetti e per far funzionare al massimo determinati meccanismi tattici; in questo momento le cose ci stanno andando bene da questo punto di vista, ma siamo consapevoli di essere in piena fase evolutiva, per cui c'è ancora da lavorare».
Dove stanno secondo te i margini di miglioramento più grandi nell'immediato futuro?
«E' difficile dirlo, noi continuiamo a lavorare sempre nello stesso modo, cercando di rispettare quelli che erano gli obbiettivi prefissati assieme alla società ad inizio stagione; vogliamo creare un gruppo giovane che possa mettere le basi per ottenere dei risultati a medio e lungo termine.
Ho la possibilità, e ci tengo molto a sottolinearlo, di avere a disposizione un gruppo di giocatori dotati di una serietà e una professionalità davvero eccezionali, soprattutto per questa categoria; questa è la mia più grande fortuna.
I margini di miglioramento non li so individuare con precisione e probabilmente sarebbe anche ingeneroso nei confronti di questo gruppo; non voglio mettere dei limiti ne fissare degli obbiettivi precisi in questo senso, sarà il tempo a parlare per noi».
C'è stato un momento particolarmente difficile dove c'è stata un pizzico di preoccupazione in più da parte tua, magari per i risultati che faticavano ad arrivare?
«Ho sempre avuto grande fiducia nel nostro lavoro; mi sono sempre reso conto del fatto che la squadra durante la settimana si allena al massimo e la domenica puntualmente mi arrivano le risposte giuste, soprattutto sul piano della determinazione, della grinta e dello spirito in generale.
Ero consapevole che, come in qualsiasi ambito, quando si intraprende un percorso come il nostro non tutto può andare sempre liscio; sono sempre stato sereno, ho sempre avuto fiducia nel nostro gruppo.
Non ho mai avuto preoccupazioni particolari, ma il merito va alla squadra che è riuscita a lasciarsi alle spalle questo piccolo momento difficile».
Al momento siete a due punti dalla Decimo 07 e a quattro lunghezze dalla vetta: in base a quanto mi dicevi prima, probabilmente voi non pensate a questi traguardi anche se immagino sia un po' difficile fare finta di niente e non pensare alla posizione in classifica che occupate.
«Non ho cambiato opinione rispetto a dieci, dodici partite fa: siamo partiti con l'obbiettivo di salvarci e ci siamo praticamente quasi riusciti, ci mancano pochi punti dalla salvezza matematica.
Detto questo, continuiamo a vivere la settimana come l'abbiamo sempre vissuta: domenica intanto ci aspetta una partita tostissima, forse la più difficile del campionato, perchè andiamo ad affrontare una squadra forte, la meno battuta in assoluto; dopo che ha cambiato la guida tecnica ha messo assieme davvero numeri molto importanti.
Siamo consapevoli che incontriamo compagini, come l'Iglesias, che in un certo senso hanno l'obbligo di centrare il salto di categoria; noi facciamo il nostro: andremo a giocarci la nostra gara in qualsiasi campo, cercando di dare il massimo e cercando di fare emergere le nostre qualità, esprimendoci come sappiamo.
Al momento per noi, non avendo particolari assilli di classifica, è molto più importante la prestazione che il risultato».
Pensi che questa tranquillità potrebbe essere la vostra arma in più in un torneo in cui pare proprio che le squadre al vertice si stiano logorando reciprocamente in questo testa a testa che dura praticamente dalla prima giornata?
Il fatto di vestire i panni, in un certo senso, degli outsider potrebbe essere un vantaggio?
«Si, potrebbe essere.
Una cosa di cui siamo assolutamente sicuri è che in questo girone ci sono squadre che per gli investimenti fatti in sede di campagna acquisti e per il blasone hanno l'obbligo di fare bene; non riuscire a centrare i primi tre posti rappresenterebbe per loro un fallimento totale.
Dal canto nostro non abbiamo questo problema, ecco perchè ti dicevo che siamo molto sereni al momento e allo stesso tempo molto orgogliosi di sfatare, con i fatti, certi pronostici che, conoscendoli, i miei giocatori digeriscono a fatica.
A loro dico che alla fine i punti non si fanno con il blasone, con i grossi investimenti o con i pronostici della vigilia, ma si fanno sul campo, dando tutto e indossando orgogliosamente questa maglia, come abbiamo fatto dal primo giorno di preparazione sino ad oggi.
Può essere che questa tranquillità alla lunga possa fare la differenza e regalarci qualcosa in più; ma viviamo così bene questo momento perchè siamo consapevoli degli sforzi che stiamo facendo durante la settimana e poi la domenica in partita».
Siete attesi da una serie di partite probabilmente decisive per il campionato, contro, nell'ordine, Monteponi Iglesias, Decimo 07, Carloforte, Su Planu; come sta la squadra a livello atletico?
«Arriviamo a queste sfide abbastanza bene, dal punto di vista fisico non abbiamo particolari problemi; siamo stati fortunati, sino ad ora, a non aver avuto infortuni gravi.
Non stravolgeremo la preparazione delle partite in base all'avversario che incontreremo, anche se magari studieremo qualche accorgimento particolare; cerchiamo di affrontare l'ultima in classifica con la stessa concentrazione con cui affrontiamo la prima, andiamo a giocarci la partita contenti di poter rappresentare, in un certo senso, la sorpresa del campionato visto che nessuno ci dava tra le favorite o come minimo tra le squadre che sarebbero state nelle zone alte della classifica in questo momento del campionato: se siamo arrivati sin qui, credo, ce lo siamo meritati».